La Russa, Presidente del Senato e fondatore di Fratelli d'Italia, dichiara che inviterà i cittadini italiani a non andare a votare per il referendum che tutelerebbe maggiormente i lavoratori...
Una domanda sorge spontanea: dichiarandosi contrario ad una maggiore tutela dei lavoratori, da chi avrà preso voti per essere eletto in parlamento?
Sicuramente non dai lavoratori bistrattati, ma da chi li bistratta...
E questo individuo, purtroppo, è un nostro amministratore, decide come utilizzare i nostri soldi, mantenendo lo "status quo", quello prediletto da chi vive a spese altrui come lui, creando, pertanto, un ulteriore divario economico e giuridico tra chi lavora e fa crescere il paese e chi vuole solo rirmpirsi le tasche a spese altrui violando i capisaldi della nostra Costituzione che recitano:
Art.1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Basta vedere il numero degli emendamenti apportati all'art.3 per capire come vogliono bypassare ciò che fu stabilito da persone d'alto livello e altissima responsabilità.
Quelli erano Uomini, agognavano uguaglianza, dignità per tutti, solidarietà, perchè avevano capito che solo quando un popolo è tranquillo tutto procede nella norma e senza problemi.
Ora abbiamo uomini che per arrivare al potere venderebbero l'anima e se ne fregano altamente se tutto va male, tanto loro sono sempre al comando, sono i nuovi dei, vivono alle nostre spalle, sono i furbetti del quartiere a cui tutto è dovuto, tanto a pagare siamo noi, poveri imbecilli che dobbiamo vivere alla giornata e per sistemare un figlio dobbiamo mandarlo all'estero, fuori da questa patria matrigna dove, come disse un mio caro amico, "non cresce nè erba e nè lavoro"... e quel poco che c'è è appannaggio dei novelli Dei...
Cetta.