martedì 28 aprile 2009

G8 in Abruzzo.




Terremoto, Abruzzo/ Lontano dai riflettori, il G8 all’Aquila: esibizione e umiliazione
di Luigi Zanda
L’idea di Silvio Berlusconi, il nostro primo ministro, di non tenere più la riunione del G8 in Sardegna, alla Maddalena, ma a l’Aquila, è certamente affascinante e suggestiva, è quel che si dice un colpo di genio. Porta i potenti del mondo dove l’Italia ha più sofferto negli ultimi tempi. Il messaggio, sotto elezioni, è forte e chiaro: I care, sembra voler dire. Tradotto, Berlusconi dice: ora che ci sono io, qualcuno si occupa di voi.
Gli abruzzesi sanno bene come stanno le cose, specie quei terremotati che vivono nelle tende, dimenticati da tutti. Ma il resto degli italiani, per i quali il terremoto è ormai un lontano ricordo, provano sollievo nel pensare che ora loro non si devono più preoccupare, perchè c’è lui che provvede.
Ma se vogliamo ragionare in termini non di colpi di teatro e di campagne elettorali ma di buona e sana amministrazione del paese, allora servono spiegazioni precise, perché i conti non tornano.
Fino all’altro ieri governo e protezione civile invitavano tutti - parlamentari compresi - a non andare in Abruzzo per non intralciare i soccorsi e la risistemazione provvisoria del territorio dopo il disastro. Adesso sappiamo che tra qualche settimana arriveranno alla periferia dell’Aquila otto capi di stato e di governo, tremila delegati, tremila giornalisti e sedicimila uomini delle forze dell’ordine.
In questa decisione, c’è qualcosa che non quadra.
Intanto sul piano dei costi, perché è difficile credere che garantire la sicurezza di tutta quella gente sia più facile e meno costoso tra le tendopoli che non su un’isola, dove peraltro, molto di quel denaro che si asserisce di volere risparmiare è stato nel frattempo speso.
Poi sul piano dell’immagine e della solidarietà. Gli abruzzesi sono gente seria e orgogliosa, come i sardi. Non amano mettere in piazza i loro sentimenti. Sono riservati e misurati. Hanno creduto nelle promesse del governo e aspettano che Berlusconi ora le mantenga. Non si aspettavano certo di essere esibiti, nel disagio che vivono ogni giorno, nelle tante piccole umiliazioni che subisce chi vive in modo precario e provvisorio.
Molto di quel che dice Berlusconi è pura immagine, perché lontano dai riflettori della tv la cose stanno diversamente e la gente sta male, c’è da chiedersi cosa proveranno gli abruzzesi quando vedranno che il frenetico vai e vieni di capi di stato e ministri e attendenti comporterà un ulteriore aggravio del ritardo e dell’abbandono.
25 aprile 2009 17:53

lunedì 27 aprile 2009

L'informazione distorta





Febbre suina/ I governi cercano di placare la psicosi.
Giù le Borse, bene i titoli farmaceutici, Oms verso massima allerta.Il panico per il diffondersi della febbre suina cresce e la Ue insieme ai governi nazionali cerca di calmare la psicosi ma anche di dare qualche consiglio. Il primo è quello di non andare in Messico e Usa: il commissario europeo alla Salute Androulla Vassiliou ha sconsigliato i viaggi non necessari, ai cittadini europei, nelle zone colpite dall’influenza suina. Stessa raccomandazione è arrivata dalla Farnesina.
Un altro suggerimento anti-psicosi è quello di non andare all’assalto delle farmacie. Secondo i virologi ci vorranno almeno due mesi prima di trovare un vaccino. Consigliato, nel caso di una diffusione dell’epidemia, è invece l’uso della mascherina che riduce di quattro volte il rischio di contagio (il virus, come l’influenza, si diffonde anche per via aerea).
Nel frattempo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), pur non raccomandando restrizioni di spostamenti, non esclude la possibilità di alzare il livello di allerta direttamente dalla fase tre alla fase cinque su un totale di sei fasi.
La febbre suina non poteva non “contagiare” anche i mercati. Le Borse vanno tutte giù, i titoli delle compagnie aeree soffrono più di tutti, ma per contro le uniche a “godere di buona salute” sono le azioni delle case farmaceutiche.
FONTI INFORMATIVERepubblica Sole 24 Ore Adnkronos
Non siamo più in grado di capire se questi continui allarmi siano dovuti ad una vera notizia di epidemia, o sono creati ad hoc dalle case farmaceutiche.
Potrebbero essere anche notizie create per coprire altre notizie più gravi, come la crisi economica che ci sta investendo.........
Abbiamo i mass media così poco attendibili, qui in Italia, che non ci è dato sapere neanche se è il caso di allarmarsi e premunirsi o continuare a vivere la nosra vita tranquillamente.
Come nella favola di Esopo.

sabato 25 aprile 2009

25 aprile, festa della liberazione.





EDF è accusata di spionaggio ai danni di gruppi anti nucleari in Europa. EDF è la società francese del nucleare. Sarkozy è il suo piazzista internazionale. La notizia è stata riportata dal sito Mediapart e dal Financial Times. Pierre Francois, ex responsabile della sicurezza di EDF, ha dichiarato di aver organizzato servizi di sorveglianza su Greenpeace in "Francia e in Europa". Secondo l'accusa, Francois avrebbe usato degli investigatori per violare il computer di Yannick Yadot, direttore di Greenpeace in Francia. Mail, dati, files copiati e trasmessi. L'operazione sarebbe stata condotta da Thierry Lhoro, in precedenza agente segreto. L'editore del sito Intelligence Online, Philippe Vasset, ha detto:"La domanda è quanto fossero a conoscenza di questo lo Stato francese e la sua Intelligence". Pierre Francois è stato sospeso dopo un'indagine interna dall'EDF che ha negato ogni addebito.Il nucleare è anti economico e pericoloso, anche per chi lo denuncia. Il blog seguirà l'indagine. Per tutelare gli italiani. EDF è infatti la società esportatrice di nucleare in Italia con il supporto logistiico dello psiconano.Greenpeace Italia ha fatto un blitz a Scanzano Jonico, in Basilicata, in un sito che dovrebbe ospitare scorie nucleari. Ha chiuso i pozzi di salgemma con dei tappi di cemento. Ha trasformato l'area in un campo giochi. Sono loro i nuovi partigiani. Entro un mese sarà disponibile il dvd: "No Nuke!" sul blog."Gli obiettivi europei per le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica al 2020 valgono il triplo del piano nucleare del governo e occuperebbero almeno 200 mila persone. 10-15 volte l’occupazione indotta dal nucleare." Greenpeace



Ottimo il post di Beppe, ed ottima anche la scelta del giorno in cui postarlo e per ben due motivi.
Il primo è che ci viene "imposto" di festeggiare una ricorrenza della quale non siamo stati partecipi noi, ma i nostri avi: loro sono gli eroi, non noi.
Ma poi di quale liberazione andiamo parlando?
Io non mi sento affatto libera, e penso che chi ha lottato e dato la vita per la liberazione dal nemico, oggi si rivolti nella tomba vedendo il risultato del proprio sacrificio: ci siamo liberati del fascismo per finire nelle mani di un'altra dittatura più soffice, ma altrettanto cruenta, perchè lesiva del fondamentale diritto di pensiero e di parola.
Il secondo motivo è che, se si vuole festeggiare adeguatamente una liberazione dalle catene della schiavitù lo si deve fare continuando a lottare per ottenere più spazio: quale scelta migliore se non quella di opporci al nucleare che vogliono imporci con la forza?
Mi chiedo: che senso ha festeggiare una liberazione accettando imposizioni?
Non ha alcun senso, è questo che intende dire Beppe, ma mi sa che nessuno abbia captato il segnale ed il profondo significato del post di oggi, pubblicato in occasione della ricorrenza odierna.

venerdì 24 aprile 2009

Quando non si hanno le idee chiare




La diocesi: «Pronti ad agire contro il sacrestano con svastica al braccio»
Monsignor Claudio Baggini ha già contattato il parroco di San Dionigi per prendere provvedimenti
NOTIZIE CORRELATE
Il sacrestano mette la svastica al braccio
Il sacrestano Angelo Idi (Sacchiero)MILANO - Dopo la pubblicazione sul Corriere della notizia riguardante il sacrestano di una chiesa di Vigevano ripreso davanti alla chiesa con una svastica al braccio, la diocesi di Vigevano informa, con una nota pubblicata sul suo portale web, che il parroco è stato contattato dal vescovo mons. Claudio Baggini e che sono già stati presi provvedimenti. Il sacrestano, il laico Anglo Idi, lavora nella parrocchia di San Dionigi in Francesco e martedì scorso, nel giorno in cui Israele commemora le vittime della Shoah, aveva accolto i fedeli davanti all'ingresso della chiesa con una svastica al braccio.
«LESA L'IMMAGINE DELLA DIOCESI» - «In merito alla vicenda del sacrestano della parrocchia di San Dionigi in Francesco di Vigevano, che si è fatto fotografare con al braccio una fascia con il simbolo che richiama al nazismo - si legge nella nota del portavoce della diocesi, mons. Emilio Pastormerlo - si rende noto che il vescovo di Vigevano, mons. Claudio Baggini, ha da subito avuto un incontro con il parroco, mons. Paolo Bonato, dalla cui parrocchia dipende il signor Angelo Idi e lo
Mons. Claudio Baggini, vescovo di Vigevanostesso parroco ha assicurato che sono già stati presi i provvedimenti del caso per il signor Idi». «Il vescovo Mons. Baggini e il parroco Mons. Bonato - prosegue la nota - si dissociano da simile gesto, e valuteranno anche come salvaguardare l'immagine della diocesi, lesa da questo dipendente che comunque è sottoposto alle norme del diritto del lavoro».
IL 25 APRILE - «Il vescovo di Vigevano - afferma ancora la diocesi - auspica che simile gesto, dovuto ad un caso isolato e personale, non condizioni le celebrazioni del 25 Aprile, che richiamano quei valori di pace, di libertà e di democrazia che devono essere sempre difesi e testimoniati nella loro attualità, anche nel ricordo e nel rispetto di quelle persone che hanno offerto la loro vita per il bene comune della nostra Nazione».

Molta confusione tra gli uomini della chiesa.

Essere un un ministro religioso che presiede il culto, guida la comunità cristiana, e annuncia la parola di Dio, contrasta con l'appartenere ad un'ideologia politica.

Oltretutto la croce uncinata è simbolo sacro in alcune religioni come l'Induismo il Buddismo ed il Giainismo ed è stata utilizzata come simbolo della Germania nazista.



Maddalena si o Maddalena no?

http://www.youtube.com/watch?v=FYonhX2_5J0

Ma meglio Maddalena no, e non per paura dei no global o per salvaguardare le sue proprietà, ma per "immagine".
L'immagine è una sua prerogativa, è un suo modo di presentarsi, il suo "protagonismo", il protagonismo di un'eroe maldestro, ma sempre eroe agli occhi increduli di una popolazione afflitta, privata della casa, dei propri affetti, dei propri piccoli ricordi rappresentati dal piccolo oggetto, magari senza alcun valore economico, poggiato sul quel mobile............posto a destra del salotto;
della poltroncina acquistata nel tale negozio a basso prezzo, ma tanto graziosa,
della trina lavorata a mano dalla zia,
del tegame malconcio che però aveva sopperito alle preparazioni dei pranzi di Natale.

E durante il G8, con i potenti della terra, lui mostrerà, ancora una volta di essere l'eroe senza tempo, l'eroe che con spregio delle calamità naturali, sa essere al suo posto strategicamante, efficientemente.

Efficientemente solo attraverso i giornali che riporteranno le sue prodezze, ma che oscureranno le verità nascoste, quelle da non mostrare.

Un G8 da dimenticare, sotto tutti i punti di vista, perchè i temi che tratteranno niente avranno a che vedere con i problemi e la disperazione dei terremotati, ancora senza acqua calda, sotto le tende, al freddo.

Spero solo che i "grandi" della terra abbiano buon intuito e cerchino di vedere con i propri occhi, senza veli, la realtà e che non si lascino abbindolare dai fasti che, con i nostri soldi, metterà loro a disposizione.

Sarà la saga dello spreco e della sontuosità in una terra martoriata dalla disperazione.

L'acqua, sorgente di vita.




Il problema dell'acqua è un serissimo problema: l'acqua è indispensabile per la vita dell'uomo che è composto per l'80% di acqua.
Comprendo che chi costruisce, anche se con i nostri soldi, le reti idriche per trasportare l'acqua dalle sorgenti e/o bacini di raccolta, alle singole abitazioni, abbia diritto ad essere risarcito almeno per quanto riguarda la manutenzione delle reti stesse, ma l'acqua non dovrebbe farla pagare, perchè è di tutti.
Nessuno ha stabilito che l'acqua è una proprietà privata di qualcuno, chiunque sia, comune o privato.
Capisco anche che il comune o chi per lui faccia pagare una tassa sull'acqua reflua per la manutenzione della rete fognaria.
Quindi, escluse le spese di manutenzione "per" e "da", per un bene comune non si dovrebbe pagare altro.
Ma siamo in Italia, dove il lecito non esiste, si predilige l'illecito, illecito guadagno anche sui beni comuni.
Illecito guadagno anche sulle reti di trasporto e veicolazione, molto spesso fatiscenti e dispersive.
Chissà se in un prossimo futuro, come hanno fatto con le spiagge naturali, affidandole in concessione a privati, non decidano di mettere una tassa per le ore di sole che si vorranno prendere al mare o in montagna.
Il pericolo, visto l'andazzo, c'è, svegliamoci, non facciamoci defraudare ancora una volta.
Pagare, paghiamo, ed anche profumatamente, tutto, chiediamo di avere riconosiuti i nostri diritti, chiediamo rispetto alla nostra dignità di cittadini di prima categoria, l'acqua è nostra, non dei pochi.
Ricordate Alitalia? Era nostra, costruita con i nostri soldi, ma per colpa di managers di bassissimo livello, invece di intascare i guadagni, in quanto soci, a noi, sempre in qualità di soci, hanno appioppato i debiti.
Per questo, ancora una volta: grazie governo ladro!

libertà

Stasera ad "annozero" un po' di vero giornalismo c'è stato:
- la notizia della "stagista" che è stata arrestata per detenzione di 8 Kg di cocaina;- quello che veramente è successo ai poveri extracomunitari lasciati a patire 5 giorni in mare aperto;- della povera donna incinta morta con la speranza di salvarsi;
- del problema dei lampedusiani che vorrebbero tornare a vivere dell'unico sostentamento che hanno, il turismo.
Per poter apprendere qualche notizia si deve approdare alla rete informatica oppure attendere che in qualche sporadica trasmissione televisiva se ne faccia menzione.
Basterebbe soltanto che ci fosse un po' più di libertà di pensiero, che si fosse un po' più distacco dal dio danaro, che ci fosse solo un po' più di "amor proprio".
Ma, forse, l'uomo ha perso la propria dignità, ha chinato il capo all'opportunismo ed al menefreghismo: meglio vivere in pace con le tasche gonfie di benessere, e non doversi peoccupare dei tanti problemi che affliggono l'umanità.
I Montanelli sono morti, anche i Biagi, a quelli rimasti hanno tarpato le ali.....