domenica 3 luglio 2011

Manovra correttiva 2011: stretta su pensioni, aumento ticket e stop turn over in PA.



Berlusconi: non c'è alcuna necessità di manovra... di TMNews

(Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da Berlino rassicura il Paese: non ci sarà alcuna manovra correttiva per i conti pubblici italiani, come ventilato dai giornali. 13 gen 2011 - fonte: http://www.dailymotion.com/video/xgjtm4_berlusconi-non-c-e-alcuna-necessita-di-manovra-correttiva_news )

Invece:

È pari a 47 miliardi di euro la manovra che approderà domani al consiglio dei ministri. Di questi 2 miliardi serviranno al finanziamento delle spese di quest'anno, cinque per le spese del prossimo anno, 20 per la correzione dei conti per il 2013, E 20 per la correzione dei conti per il 2014. Si preanunciano strette sulle pensioni, stop al turn-over nel pubblico impiego con retribuzioni congelate per un anno, semplificazione del processo civile, liberalizzazione delle professioni e facilitazioni per la costituzione di mprese. Vediamo nel dettaglio le principali misure:

PENSIONI: Scatterà dal 2014 l'agganciamento dell'età pensionabile alle aspettative di vita. Inoltre per le donne ci sarà l'incremento di un anno Dell'età di pensione già a partire dal 1 gennaio 2012. Un altro anno scatterà dal 2014 e per ogni biennio successivo fino al 65 anni di età. Uno stop anche alla rivalutazione automatica delle pensioni d'oro. Il provvedimento riguarderà le pensioni che superano di cinque volte il trattamento minimo di pensione Inps. Per le pensioni di misura compresa tra 3 e 5 volte Il trattamento minimo di pensione Inps la rivalutazione sarà del 45%

BLOCCO DEL TURN OVER NELLA PA: Stipendi sospesi per un altro anno nella pubblica amministrazione e blocco del turn over nella PA. Il blocco dei trattamenti economici arriverà dunque fino al 31 dicembre 2014 (oggi è al 2013). Il blocco del turn over per un altro anno riguarda le amministrazioni dello Stato, ad esclusione dei Corpi di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per le agenzie fiscali, e gli entipubblici non economici.

PROCESSO CIVILE: In materia di processo civile sono in arrivo misure dirette a garantire una maggiore efficienza della giustizia. Viene fissato in sei anni il tetto della durata massima dei processi per ciascun grado di giudizio.

CONTENZIOSO INPS: I processi in materia previdenziale di valore non superiore a 500 in cui sia parte l'Inps e che risultano pendenti in primo grado alla data del 31 dicembre 2010 e per i quali a tale data non è intervenuta sentenza si prevede l'estinzione di diritto, con riconoscimento della pretesa economica a favore del ricorrente.

SANITA': Sulle ricette per prestazioni di specialistica ambulatoriale si dovrà pagare un ticket di 10 euro mentre è previsto il pagamento di 25 euro per i codici bianchi al pronto soccorso. Il provvedimento prevede anche 486,5 milioni di euro per il 2011 per il Ssn. Il finanziamento per il 2013 e' incrementato dello 0,5% rispetto al 2012 ed e' ulteriormente incrementato dell'1,4% per il 2014.

PROFESSIONI: Vengono abrogate alcune restrizioni per rendere più facile l'accesso alle professioni. Si stabilisce in particolare che le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle professioni previste dall'ordinamento vigente, diverse da quelle di avvocato, notaio, architetto, ingegnere, farmacista, autotrasportatore, sono abrogate quattro mesi dopo l'entrata in vigore del decreto legge.

SCUOLA: Novità anche nel settore scuola. Le materne, le elementari e le medie saranno raccolte in istituti unici e si prevede una riorganizzazione delle infrastrutture Per garantire continuita' didattica nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione. La scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado saranno aggregate in istituti comprensivi. Quanto personale scolastico, l'organico dovrà restare invariato nell'anno 2012-2013 rispetto all'anno appena terminato. Vanno mantenute inoltre per il prossimo biennio le disposizioni della legge 133 del 2008, che hanno portato all'aumento del numero di studenti per ogni professore e alla riduzione del personale Ata del 17%.

RICORSI FISCO: Si prevede che chi intende presentare ricorso presso le commissioni tributarie dovrà pagare fino al 1500 Euro. I costi sono suddivisi per scaglioni: 30 euro per controversie di valore fino a 2.582,28 euro; 60 euro per controversie da 2.582,28 e fino a 5.000 euro; 120 euro per controversie di valore superiore a 5.000 euro e fino a 25.000 euro; 250 euro per controversie di valore superiore a euro 25.000 e fino a 75.000 euro; 500 euro per controversie di valore superiore a 75.000 euro e fino a 200.000 euro; 1.500 euro per controversie di valore superiore a euro 200.000.

NUOVA ANAS: Si prevede la nascita dal gennaio 2012 dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali e con essa la 'nuova' Anas con una una profonda riorganizzazione nell'attuale assetto e 'mission' dell'Anas.

SPENDING REVIEW: Già a partire dal 2012 la Ragioneria generale dello Stato darà inizio a un ciclo di 'spending review' mirata alla definizione dei fabbisogni standard propri dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato. Se non vengono trasmessi i dati senza giustificato motivo entro il termine previsto, si prevede come sanzione una riduzione della retribuzione di risultato, dei dirigenti responsabili nella misura del 2 per cento.

ALTA VELOCITA': In arrivo anche un sovrapprezzo per gli operatori dell'alta velocità. Una misura che vuole consentire lo sviluppo dei processi concorrenziali nel settore dei trasporti ferroviari assicurando nel contempo la copertura degli oneri per i servizi universali di trasporto ferroviario di interesse nazionale che sono oggetto di contratti di servizio pubblico.

CROCE ROSSA: Privatizzazione della Croce Rossa Italiana dal 1 gennaio 2012. Diventando privata la struttura opererà in regime di diritto privato come associazione umanitaria a carattere volontario e di interesse pubblico.

PROTEZIONE CIVILE: Nuove risorse per la protezione civile saranno reperite attraverso l'otto per mille. Già dal 2011 viene autorizzata una spesa di 64 milioni di euro all'anno. La spesa sarà destinata alla gestione dei mezzi della flotta aerea del Dipartimento della protezione civile.

FONDI IMMOBILIARI PUBBLICI: È anche prevista la dismissione del patrimonio disponibile attraverso fondi immobiliari chiusi, promossi da Regioni, prvince e comuni e partecipati da una sgr costituita dal Tesoro.

MISSIONI INTERNAZIONALI: Vengono rifinanziate le spese in scadenza per le missioni all'estero con settecento milioni di euro.

FONDO LETTA: La dotazione del fondo strategico a sostegno dell'economia reale istituito presso il Consiglio dei ministri e' ridotta di 252 milioni di euro per l'anno 2012, di 392 milioni di euro per l'anno 2013, di 492 milioni di euro per l'anno 2014, di 592 milioni di euro per l'anno 2015, di 542 milioni di euro per l'anno 2016, di 442 milioni di euro per l'anno 2017, di 342 milioni di euro per l'anno 2018, di 292 milioni di euro per l'anno 2019 e di 242 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020.

http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_10431.asp


sabato 2 luglio 2011

Murdoch sbatte la porta a Silvio: via Mediaset Plus da Sky.


berlusconi murdoch 304

«Da oggi Mediaset Plus non è più distribuito da Sky a causa di gravi inadempimenti contrattuali di Rti». Con questa nota Sky Italia scarica il canale satellitare targato “biscione” dalla sua piattaforma, precisando che «il contratto stabiliva, tra i vari impegni che Mediaset Plus avrebbe incluso all'interno del proprio palinsesto, anche programmi particolarmente graditi al pubblico come Chi vuol esser milionario, La Corrida, Striscia la Notizia, Paperissima, Zelig. Questi programmi - conclude l'emittente satellitare - non sono mai stati inclusi». L'amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge, si è detto sorpreso che il «gruppo Mediaset rinunci ad una platea televisiva di oltre 13 milioni di italiani che accedono ai programmi Sky, dopo aver già rifiutato di accogliere le nostre campagne pubblicitarie sulle proprie reti, rinunciando così ai relativi proventi».

Mediaset, dal canto suo, ha fatto sapere che chiederà a Sky il risarcimento dei danni causati «dalla illegittima e inefficace risoluzione unilaterale di un contratto in vigore fino al termine del 2012». Non l'hanno certo presa bene, a Cologno Monzese. «La nuova azione legale - prosegue la nota dell'azienda - si va ad aggiungere alle ingiunzioni chieste da Mediaset al Tribunale di Milano per irregolari pagamenti da parte di Sky. La volontà, o la necessità, di non onorare i corrispettivi pattuiti non può esprimersi in atti arbitrari e pretestuosi, che vanamente si cerca di giustificare, come fa Sky, invocando l'adempimento di presunti impegni contrattuali in realtà inesistenti».

Che i rapporti tra Sky e Mediaset non fossero proprio idilliaci si è sempre saputo. Il Cavaliere e i suoi governi hanno sempre provato a mettere i bastoni tra le ruote della creatura del magnate australiano. E adesso la multinazionale restituisce il colpo.




Sanità in Sicilia: scarsa e costa un milione di euro/ora.



La Corte dei Conti della Regione Sicilia, dal proprio bilancio annuale, ha fatto sapere che la spesa per la sanità nel 2010 è stata di un milione di euro all'ora. Giovanni Coppola, procuratore generale d'appello della Corte dei conti, ha sottolineato che rimane sempre alta la spesa per le strutture convenzionate. Un miliardo e 96 milioni di euro il costo. Tuttavia emerge anche un dato positivo come la riduzione del deficit. Infatti sono stati risparmiati 98,6 milioni di euro con una riduzione del 62%. La Corte dei Conti ha sottolineato anche come la qualità dei servizi sanitari in Sicilia sia notevolmente scarsa al punto - ironizzano - che i siciliani preferiscono l'aereo come cura.


Saldi, la crisi fa salire l’attesa In un anno chiusi 400 negozi.


Via agli sconti, i veneti pronti a spendere 300 milioni. Ma i commercianti storcono il naso: «Troppo in anticipo»

Al via i saldi anche in Veneto (archivio)

Al via i saldi anche in Veneto (archivio)

VENEZIA—Conto alla rovescia per l’apertura dei saldi estivi, che in virtù dell’accordo sottoscritto in Conferenza delle Regioni lo scorso 24 marzo per la prima volta partono il primo luglio in tutta Italia (posticipa all’8 luglio solo Bolzano). Una novità che ne introduce una seconda: questa svendita di fine stagione, vuoi per la crisi vuoi per l’aumento di costi e bollette, è particolarmente attesa da un numero sempre crescente di veneti ormai rassegnati a comprare abbigliamento, calzature e pelletteria solo con i ribassi, ma anche dai commercianti. Per molti di loro potrebbe essere l’ultimaoccasione per sopravvivere. Nell’ultimo anno infatti nella nostra regione hanno chiuso i battenti 400 negozi tradizionali, strozzati dal calo degli introiti (-1,5% dall’inizio del 2011) e da spese di gestione e affitto schizzate alle stelle.

Lo rivela il dossier del Cescot, l’osservatorio economico di Confesercenti, il cui presidente Maurizio Francescon spiega: «Purtroppo in Veneto esiste un turn-over di vetrine velocissimo, che tocca il 20% degli operatori, ovvero 51 mila attività. Di queste, 9 mila trattano abbigliamento, 2 mila calzature e pelletterie e 1600 tessile e biancheria: ecco, ogni anno abbassa definitivamente le serrande tra il 4% e il 5% del totale delle tre categorie. A sparire sono gli esercizi di famiglia, i più antichi, sostituiti da realtà in franchising gestiti direttamente dalla catena madre, da servizi specializzati come la moda donna giovane o l’uomo, oppure da monomarca usati come promozione dalle grandi griffe, cui costa meno aprire un negozio piuttosto che comprare pubblicità. Il saldo tra abbandoni e nuovi arrivi è in attivo, ma con un duplice problema: muore il commercio di famiglia e si allarga il delta tra l’utile operativo, in crollo, e i costi, in crescita. Forbice alla base del continuo turn-over». Ecco spiegate le speranze riposte nei saldi dagli operatori di settore. «Nei primi tre giorni di sconti si realizza il 50% del fatturato legato al periodo (che si conclude il 31 agosto, ndr) —avverte Francescon—e nei primi quindici l’80%. Secondo le nostre proiezioni, ogni famiglia dovrebbe spendere tra 250 e 270 euro, per un importo regionale di circa 280/300 milioni ».

Proiezioni che tranquillizzano solo in parte le associazioni di categoria, scontente per un avvio troppo anticipato delle occasioni. Eppure l’anno scorso la maggior parte dei loro iscritti aveva contestato la partenza ritardata al 17 luglio. Mai contenti? «Siamo soddisfatti per la data comune a tutta Italia, che però andava spostata in agosto— rileva Maurizio Franceschi, presidente regionale di Confesercenti— non ha senso fissare le svendite di fine stagione ad estate appena iniziata. E solo per correre dietro alla grande distribuzione, che tende a voler partire sempre prima, in un’ottica di liberalizzazione degli sconti cui aspira da sempre. E invece i saldi tradizionali sono ancora l’unica opportunità per l’acquirente di vedersi realmente scontare un capo visto prima a cartellino intero. Devo però sottolineare che abbiamo i magazzini ancora pieni, cominciamo ora a vendere e farlo a metà prezzo è una perdita non da poco, anche se riusciremo a smerciare quasi tutto. Da qualche tempo, poi, vanno in saldo anche articoli non contemplati dalla normativa sui ribassi, applicata ad abbigliamento, calzature e pelletteria. Parlo per esempio di profumeria, occhialeria, elettrodomestici, settori liberi di praticare sconti tutto l’anno ma che si accodano alle occasioni estive».

Irritato Massimo Zanon, numero uno di Confcommercio Veneto: «Non parlo volentieri dei saldi, perchè a quelli estivi è stato tolto il significato originario. Partono troppo presto eppure sono regolamente "bruciati" da altre vendite promozionali, per di più pagano la crisi economica che ha lasciato ben poco nelle tasche della gente. Chi stabilisce il calendario dei ribassi deve mettersi in testa che svendere significa prima di tutto svuotare il magazzino al termine di una fase dell’anno, non scontare e basta». Di parere esattamente contrario l’Aduc (Associazione diritti utenti e consumatori): «I ribassi sono concepiti per favorire i commercianti, non gli acquirenti, quindi aspettiamo che il legislatore nazionale li cancelli. E consenta agli esercenti di lanciare promozioni quando e come vogliono, perchè almeno ne trarrebbero vantaggio il sistema economico nella sua globalità e, nel dettaglio, la qualità dell’offerta».

Michela Nicolussi Moro

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/1-luglio-2011/saldi-crisi-fa-salire-l-attesa-un-anno-chiusi-400-negozi-190993977540.shtml


Fisco, meno controlli nelle Pmi del 20% L'obiettivo resta recuperare 10,6 miliardi.




ROMA - Meno controlli su autonomi, piccole imprese e professionisti. Ma verifiche più efficienti per consentire al fisco di eguagliare quest'anno lo stesso recupero di evasione che nel 2010 ha fruttato 10,6 miliardi. L'Agenzia delle Entrate cambia strategia, non obiettivi.

La lotta all'evasione prosegue con maggiore preparazione, puntando agli obiettivi veri. Ma diminuendo i controlli. Venendo così incontro all'esigenza di un Fisco in grado di essere autorevole ma anche rispettoso dei contribuenti. Il direttore generale dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera nel recente passato aveva inviato gli uffici due lettere spiegando che avrebbe sanzionato i soprusi nel corso dei controlli giocando in anticipo rispetto alle proteste su Ganasce Fiscali ed Equitalia. Ora è tornato a prendere carta e penna per scrivere agli uffici che sul territorio conducono la lotta all'evasione, cambiando gli obiettivi numeri fissati nel budget contenuto nella circolare di maggio, quella con le indicazioni operative sui controlli, nella quale l'accento era stato posto sull'obiettivo strategico di ottimizzazione dell'efficacia delle singole attività da sviluppare nel 2011. Ora l'adeguamento.

«Si dispone - scrive nella direttiva inviata ieri sera agli uffici - la riduzione nella misura del 20% del target relativo all'indicatore accertamenti nei confronti di imprese di piccole dimensioni e professionisti, mantenendo invariato l'obiettivo monetario assegnato». Di conseguenza anche il numero dei controlli sul settore globale delle imprese cala del 15%. In pratica ci saranno 45.000 controlli in meno sul mondo dei lavoratori autonomi, dei professionisti e dei piccoli imprenditori, passando per l'esattezza da 221.831 a 177.340 verifiche. Ma non ci dovrà essere alcun taglio per i risultati attesi: i vertici dell'Agenzia non hanno mai nascosto che anche nel 2011 vogliono eguagliare e provare a superare il 2010, che ha gonfiato le casse dello Stato con più di 10,6 miliardi recuperati dall'evasione. La svolta non è estemporanea.

Una settimana fa Befera aveva preannunciato il provvedimento proprio durante un incontro con i direttori regionali, ai quali aveva però ricordato la mission dell'Agenzia: «Coniugare efficienza e correttezza; recuperare evasione, favorendo lo sviluppo della fiducia reciproca e della collaborazione tra fisco e cittadini; promuovere in questo modo la crescita della coscienza civica - ha detto - È questo l'obiettivo ultimo della nostra missione». Ora con la nuova direttiva l'attenzione viene richiamata in particolare su due aspetti, che valgono efficienza e correttezza. Befera chiede un'analisi approfondita per togliere i controlli che danno risultati poco significativi ma anche di evitare controlli che poi producono contestazioni di dubbia tenuta giuridica o di natura meramente formale, laddove l'analisi di rischio non sia stata appropriata ed il controllo non abbia consentito l'individuazione di violazioni sostanziali adeguatamente sostenibili. Come dire, meglio la sostanza che la forma.



Libia/ Altro che vittoria, in Libia ci siamo impantanati.




M.O.: autorita' greche arrestano capitano imbarcazione Freedom Flotilla.



Atene, 2 lug. (Adnkronos/Dpa) - La Guardia costiera greca ha arrestato il capitano della 'Audacity of Hope', una delle imbarcazioni della Freedom Flotilla dirette a Gaza. Lo ha riferito la radio greca. L'uomo, che comparira' davanti a un giudice lunedi', e' accusato di avere violato il divieto di salpare dai porti greci imposto dalle autorita' a tutte le navi dirette a Gaza. La 'Audacity of Hope' era stata intercettata ieri dalla Guardia costiera all'interno delle acque territoriali greche.