venerdì 29 giugno 2012

Nuovo aumento per le bollette a partire dal primo luglio. Per il gas l'incremento deciso dall'Autorità dell'energia è del 2,6% con un aggravio annuo di spesa di 32 euro.

Bollette, da luglio
nuova stangata


Nuovo aumento per le bollette a partire dal primo luglio. Per il gas l'incremento deciso dall'Autorità dell'energia è del 2,6% con un aggravio annuo di spesa di 32 euro, mentre per la luce (dopo l'impennata del trimestre scorso) si tratta di un mini-rincaro dello 0,2%, pari ad appena 1 euro in più.

Le variazioni stabilite dall'Authority non coincidono quindi con le previsioni di Nomisma che, appena una settimana fa, aveva indicato un rincaro del 2% per il gas e dell'1-1,5% per la luce. Il positivo dato riferito all'energia elettrica, specifica l'Autorità per l'energia, si spiega in particolare con le più favorevoli previsioni di andamento del prezzo sulla borsa elettrica (PUN) nel 2012, per effetto della diminuzione delle quotazioni del petrolio. Infatti, dopo i massimi di oltre i 125 dollari al barile registrati in marzo, il greggio ha registrato un progressivo calo, attestandosi su valori inferiori ai 100 dollari. Il quadro ribassista dei prezzi degli idrocarburi, accompagnato da una riduzione della domanda elettrica, è confermato nelle aspettative per il secondo semestre dell'anno. Nonostante lo sfavorevole andamento dell'euro, la diminuzione del petrolio ha comportato una riduzione dello 0,1% della componente materia prima per la famiglia tipo. Tale riduzione, prosegue l'Autorità, è tuttavia controbilanciata dalle necessità di copertura tariffaria di alcuni oneri generali di sistema quali la promozione dell'efficienza energetica, i regimi tariffari speciali (A4) e le compensazioni economiche per le comunità che vivono in territori con impianti nucleari, che hanno comportato un incremento dello 0,3%. Quanto all'incentivazione alle rinnovabili (componente A3 della bolletta), le tariffe sono rimaste invariate, senza alcun incremento, nell'ipotesi che i decreti ministeriali sulla futura incentivazione di queste fonti tengano conto delle osservazioni avanzate dall'Autorità in maggio. Per il gas, invece, i prezzi di riferimento vengono aggiornati sulla base di indicatori legati alle quotazioni medie sui mercati internazionali di petrolio, olio combustibile e gasolio nei nove mesi precedenti, fatto salvo l'ultimo mese, al fine di attenuare e diluire nel tempo l'incidenza dei periodi di picco dei prezzi degli idrocarburi. Per questo motivo, i recenti cali del greggio non hanno ancora un impatto significativo sui prezzi: il 2,4% dell'incremento complessivo del 2,6% si riferisce all'aumento dei costi della materia prima. Il restante incremento dello 0,2% è riferito alla copertura del fabbisogno dei sistemi di perequazione per la distribuzione e degli oneri per la qualità dei servizi inclusi nelle tariffe di distribuzione.

Eurogruppo, raggiunto l'accordo Draghi: soddisfatto delle decisioni.

Angela Merkel, Mario Draghi e Mario Monti


Bruxelles - (Adnkronos) - Dopo 13 ore di maratona negoziale arriva l'intesa su Patto per la crescita, ricapitalizzazione diretta delle banche e meccanismo antispread. Ci sarà un meccanismo di vigilanza che coinvolgerà la Bce. Monti soddisfatto: "Ci siamo battuti per queste misure ma non abbiamo intenzione di avvalercene. E' un meccanismo utile in linea di principio".Merkel: "Buona decisione". Effetti sulle Borse di tutta l'Europa, Milano +3,03 in apertura, Madrid +4,05%. Crolla il differenziale a 427 punti.


Bruxelles, 29 giu. - (Adnkronos) - Accordo a Bruxelles. Dopo una maratona negoziale durata oltre 13 ore e dopo le riserve poste da Italia e Spagna, i Paesi membri dell'eurozona hanno raggiunto un accordo sul Patto per la crescita, la ricapitalizzazione diretta delle banche ed il meccanismo antispread.
Oggi sarà il secondo giorno di lavori. Il presidente del Consiglio Mario Monti è giunto al palazzo del Consiglio europeo. Dopo la nottata negoziale è slittato di un'ora l'inizio della seconda parte del vertice Ue, al termine del quale verranno formalmente adottate le conclusioni sulla crescita su cui Italia e Spagna avevano messo la loro riserva, caduta dopo l'intesa su meccanismo anti-spread e ricapitalizzazione diretta delle banche.
Entro la fine dell'anno, ha annunciato dopo l'intesa il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, si creerà un meccanismo di vigilanza che coinvolgerà la Bce e permetterà di ricapitalizzare le banche direttamente attraverso i fondi salva-stati, così come richiesto dalla Spagna, che nei giorni scorsi ha presentato domanda di aiuti a sostegno del suo settore bancario.
"Quando questo sarà pronto, l'Esm potrà avere la possibilità di ricapitalizzare le banche", ha detto Van Rompuy, che parla di una "svolta" grazie alle intese raggiunte, dopo che Italia e Spagna avevano posto una riserva sull'approvazione del Patto per la crescita, condizionando il via libera ad un pacchetto complessivo di misure che comprendesse anche interventi a breve termine per stabilizzare i mercati. Tra cui il cosiddetto scudo antispread, ottenuto, secondo il presidente del Consiglio europeo, facendo un uso più "elastico" dei fondi salva-stati per "rassicurare i mercati e ottenere la stabilità sulle obbligazioni sovrane dei Paesi membri".
"Abbiamo raggiunto un accordo su qualche misura di breve termine. Nonostante la difficolta' del momento, siamo riusciti a dare un messaggio ai mercati finanziari", ha commentato dal canto suo il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, secondo il quale, "se diamo una spiegazione coerente, unita e forte delle decisioni che abbiamo preso, voglio credere che i mercati saranno rassicurati".
L'Eurogruppo dovrà attuare le decisioni prese sulla ricapitalizzazione diretta delle banche e sul meccanismo antispread entro lunedì 9 luglio, quando si terrà la prossima riunione dei ministri delle Finanze dell'eurozona, si legge nella dichiarazione conclusiva dei leader dei 17 diffusa a Bruxelles. "E' imperativo rompere il circolo vizioso tra banche e debiti sovrani", per questo è necessario creare un "meccanismo di supervisione unico" che la Commissione dovrà presentare "a breve" e che il Consiglio europeo dovrà "prendere in considerazione in modo prioritario entro la fine del 2012".
Quando questo meccanismo, a cui parteciperà la Bce, sarà stato creato, "l'Esm, dopo una regolare decisione, potrà avere la possibilità di ricapitalizzare le banche direttamente" e questo sulla base di un'"adeguata condizionalità" che dovrà essere "specifica per un'istituzione, un settore o relativa a tutta l'economia", e formalizzata in un "memorandum d'intesa", si precisa nel documento dei 17.
L'Esm e l'Efsf dovranno anche essere utilizzati "in modo flessibile ed efficiente per stabilizzare i mercati" per quei paesi che rispettino le raccomandazioni della Commissione Ue, il Patto di stabilità e la procedura per squilibri macroeconomici eccessivi. Anche in questo caso l'intervento dei fondi salvastati in funzione antispread dovrà essere formalizzato da un memorandum d'intesa, si specifica nella dichiarazione dell'eurosummit.
"L'Italia è soddisfatta" per l'accordo raggiunto in nottata al vertice dei Paesi dell'eurozona ha detto Mario Monti. "L'Italia si è battuta per queste misure - dice il presidente del Consiglio - ma non abbiamo intenzione di avvalercene, tuttavia ritenevamo che fosse un meccanismo utile in linea di principio. La zona euro ne esce rafforzata".
"Abbiamo avuto l'accordo su tre cose - dice Monti ai giornalisti, al termine del vertice dell'eurozona alle 4,30 del mattino - il Patto per la crescita, le prime linee di lavoro sul futuro dell'Unione economica e monetaria, con il rapporto dei quattro presidenti, e misure a breve termine per stabilizzare la zona euro".
Il premier parla di "soddisfazione duplice dal punto di vista dei contenuti, perché nel Patto per la crescita abbiamo tutte le cose che volevamo", rivendica, e poi, perché, "su richiesta dell'Italia, è stata introdotta una disposizione per un meccanismo di stabilizzazione dei mercati per quegli Stati membri che rispettano le raccomandazioni specifiche, il Patto di stabilità ed una serie di vincoli come l'Italia rispetta".
Di buona decisione parla il cancelliere tedesco Angela Merkel: "Abbiamo preso una buona decisione, in particolare per quanto riguarda la crescita: continueremo a lavorare per raggiungere risultati di lungo termine".
Come riporta la tv pubblica Zdf, ai microfoni dei cronisti la cancelliera - che è apparsa poco provata dalla lunga maratona negoziale - ha sottolineato come i risultati raggiunti "su Efsf ed Esm sono una buona base su cui lavorare". "Credo che raggiungeremo buone conclusioni" al termine della sessione odierna del vertice. Quella della Merkel è peraltro una corsa contro il tempo, dal momento che nel primo pomeriggio è attesa a Berlino per impegni istituzionali.
All'arrivo al palazzo del Consiglio europeo, Mario Draghi si è detto "molto soddisfatto dalle decisioni prese questa notte". "Avremo un altro scambio di opinioni più tardi, nel corso della giornata di oggi", ha aggiunto il governatore della Bce.


http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Eurogruppo-raggiunto-laccordo-Draghi-soddisfatto-delle-decisioni_313454806225.html

“La compagnia dello sfascio”, di Curzio Maltese



Sulla scena cupa della crisi europea s’avanza da qualche giorno in Italia un nuovo e vecchio partito dello sfascio che gioca con gli scenari del possibile disastro
La disfatta dell’Unione europea? Il fallimento della missione di Monti e la caduta del governo tecnico? La bancarotta di Stato e l’uscita dall’euro? Sarebbero tragedie senza rimedio per milioni di cittadini. Ma per un pugno di oligarchi, l’occasione di tornare alla ribalta e forse al potere. C’è sempre uno che ride dopo un terremoto. Ed è contro questo partito dello sfascio che il presidente Napolitano oggi è intervenuto con un paio di chiari messaggi.
Non esiste in Parlamento, prende atto Napolitano, il clima, lo spirito costituente e il coraggio di fare vere riforme. Ma questo non impedisce che i partiti lavorino al programma minimo di riforme, in particolare a una legge elettorale decente. Il secondo messaggio è a chi vuole le elezioni a ottobre, ovvero Berlusconi. Il Quirinale, cui spetta il compito di sciogliere le Camere, farà il possibile per evitare la caduta anzitempo del governo Monti e il conseguente, prevedibile bagno di sangue sui mercati internazionali del Paese.
È il contrario di quanto vuole il partito dello sfascio, che ha affidato infatti a Fabrizio Cicchitto una querula replica. L’asse Pdl e Lega, che ha dominato il decennio, è rinato negli ultimi giorni proprio intorno alla volontà di boicottare le riforme, accorciare il più possibile la vita al governo Monti e impedire il ricambio dei vertici Rai. Questo fronte del “no” oggi conta un quarto dell’elettorato, ma è ancora maggioranza in Parlamento e intende usare fino alla fine il diritto di veto sul cambiamento. Su qualsiasi cambiamento. I gruppi dirigenti di Pdl e Lega non hanno anzitutto alcun interesse a riformare le istituzioni, sulle quali mangiano benissimo così come sono, e tantomeno a cambiare la legge elettorale. Negli incontri con Napolitano, Berlusconi e la Lega hanno sempre ribadito la volontà di cambiare il Porcellum. Ma nei fatti e con l’aria che tira, restituire ai cittadini la possibilità di scegliersi i rappresentanti significherebbe mandare via i gruppi dirigenti di quasi tutti i partiti, a cominciare da quelli del centrodestra. Il Porcellum conserva invece ai capibastone la facoltà di nominare in Parlamento le rispettive bande. L’altro vantaggio dell’attuale sistema elettorale è di produrre maggioranze fragili e quindi ben disposte a trattare con l’opposizione. Un vantaggio, s’intende, per gli sfascisti e soltanto per loro.
Sulla questione Rai la strategia di Berlusconi è altrettanto ovvia. Le aziende televisive del Cavaliere nell’ultimo decennio hanno campato del fatto di esprimere il presidente del consiglio e ora sono in caduta libera sul mercato, in Borsa e nella raccolta pubblicitaria.
Manca soltanto che il governo nomini alla concorrenza Rai un vertice capace e indipendente. Senza contare il puro panico scatenato nel sottobosco televisivo dalla possibilità che uno come Gherardo Colombo possa mettere il naso nel favoloso mondo degli appalti.
Berlusconi ha deciso di uscire dall’angolo con l’unica cosa che ha dimostrato di saper fare bene, un’altra lunga e spregiudicata campagna elettorale. Accada quel che deve accadere. La bancarotta, lo spread a mille, l’uscita dall’euro e dall’Europa. Può sembrare una strategia disperata di morti che camminano, il berlusconismo, i rimasugli di bossismo, l’asse del Nord. Ma nella terra dell’eterno ritorno tutto è possibile. Conforta l’esito del voto in Grecia, dove gli elettori sono tornati a premiare 
Nuova Democrazia, il partito di centrodestra che ha le maggiori responsabilità del fallimento nazionale. Quello che con Kostas Karamanlis aveva governato dal 2004, portando in soli cinque anni la percentuale del debito dal 100 al 170 per cento di Pil, truccando i bilanci di Stato, imbrogliando l’opinione pubblica sull’entità della crisi. Hanno abboccato i greci, possono ricaderci anche gli italiani, pensano ad Arcore e dintorni. Tanto alla fine, pure se italiani e greci hanno votato per anni leader impresentabili e truffatori, sarà sempre colpa della Germania.

La repubblica 29.06.12

giovedì 28 giugno 2012

ChasingUfos, tweet-invito per ricevere la visita degli extraterrestri. - Vladimiro Bibolotti


Mentre sembra stia per chiudere il Seti (Search Extra Terrestrial Intelligence), il gruppo di scienziati che tramite radiotelescopi ha cercato per anni segnali intelligenti di natura extraterrestre, e mentre la sua direttrice Jill Tarter polemizza con il fisico Hawking sulla missione e natura più o meno pacifica degli alieni, ecco che il National Geographic, lancia una incredibile iniziativa tramite i social networks: il programma ‘ChasingUfos’. Tramite questo social network sarà infatti possibile inviare messaggi verso civiltà stellari che verranno poi spediti il prossimo 15 agosto dal radiotelescopio del Seti ad Arecibo, in Portorico.
Il progetto del N. G. sembra coincidere con una lunga serie di anniversari.
La notizia dell’iniziativa viene infatti lanciata nel giorno del 65° anniversario di quello che si ritiene il primo avvistamento di dischi volanti fatto da Kenneth Arnold il 24 giugno del 1947, non solo ma il 1977 è anche il lancio del film di Spielberg “Incontri ravvicinati del terzo tipo” e del trentennale dell’altro suo film E.T. l’extraterrestre.
Ma il motivo ufficiale rimane quello del cosiddetto “segnale Wow”, poiché 35 anni prima il Prof. Jerry R. Ehman dell’osservatorio della Ohio State University, esattamente il 15 agosto del 1977 aveva captato un impulso radio di 72 secondi proveniente dalla costellazione del Sagittario, passato alla storia come ‘segnale Wow!’.
In realtà, non è stato il solo segnale misterioso ricevuto.
Il Prof. Paul Horowitz tramite il Project Beta (Seti), il 10 settembre 1988 dopo che un rumore di oltre 750 volte lo “standard” fu intercettato, affermo dell’esistenza di altri 37 segnali ricevuti e non identificati. Sempre al Seti nel marzo del 2003 e annunciato sul New Scientist per ben tre volte fu ascoltato un segnale non identificato nello spettro dell’idrogeno.
In realtà anche noi terrestri abbiamo inviato messaggi nello spazio. Il più noto è il cosiddetto Arecibo Message, inviato il 16 novembre del 1974 da Arecibo sede del radiotelescopio Seti, verso l’Ammasso Globulare di Ercole M13. Nel messaggio erano contenute tutte le informazioni riguardanti il nostro sistema solare, il nostro pianeta e l’uomo.
L’esperimento considerato poi pericoloso, fece sospendere l’attività di inviare messaggi nello spazio.
Poi grazie all’astronomo Russo Alexander Zaitsev, del Seti “attivo” o Meti, dal radiotelescopio di Evpatoria in Ucraina, con una parabola di oltre 70 metri furono inviati diversi messaggi agli extraterrestri. Zaistev sostiene infatti che “per ricevere la visita di qualcuno, bisogna prima mandargli un invito..”
Ma forse il più importante evento del genere fu realizzato proprio dalla Nasa quando nel 2008, per celebrare l’evento del 45° Deep Space Network e del 50° del lancio del satellite Exporer 1, con l’occasione del 40° della registrazione della canzone dei Beatles “Across the Universe”, fu inviata tale canzone, verso la stella Polare a 431 anni luce di distanza. L’evento seppur in sordina, colpì molti addetti ai lavori, in quanto la posizione prudenziale degli scienziati era (ed è ancora) quella di non inviare messaggi per non essere poi identificati e diventare facile preda di civiltà ostili. Tale dibattito vede ancora accese discussioni tra il Prof. Hawking che crede nella presenza di civiltà extraterrestri ma ostili che distruggerebbero al loro passaggio quelle più deboli, parafrasando e comparando la fine degli indios americani di fronte all’arrivo di Colombo. Di opposto parere Jill Tarter, che sostiene e forse a ragione, che se dovessimo un giorno venire a contatto con una civiltà aliena, questa avrebbe risolto da tempo i problemi e le paure che attanagliano la nostra civiltà. Quindi niente paura con il progetto del National Geographic.
Un ultima riflessione. Il progetto è stato nominato Chasing Ufos a caccia di Ufo. Ma l’esistenza degli Ufo non vanificherebbe proprio il concetto della utilità di contatti radio se questi oggetti si palesassero ufficialmente? Oppure …..

Ritrovato il tesoro dei Celti, uno dei più grandi della storia.

Ritrovato il tesoro dei Celti, uno dei più grandi della storia


Nell’isola di Jersey due amanti dell’archeologia hanno rinvenuto uno dei più grandi tesori della storia europea. L’agenzia di informazione britannica Press Association ha reso noto che sono state rinvenute migliaia di monete d’oro e d’argento, per un peso pari a 3-4 tonnellate. Il tesoro potrebbe valere da 5 a 16,5 milioni di dollari. Secondo gli esperti sono state nascoste più di duemila anni. Le monete trovate risalgono alla metà del primo secolo avanti Cristo e sarebbero appartenuto alle tribù celtiche che vivevano nella parte nord dell’attuale Bretagna.


http://italian.ruvr.ru/2012_06_28/79501316/

Inflazione, a giugno sale al 3,3%. Il carrello della spesa costa il 4,4% in più.




Roma - (Adnkronos/Ign) - E' quanto rileva l'Istat, secondo le stime preliminari dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività. Registrato un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente. Codacons: carrello più caro di 642 euro a famiglia.
Roma, 28 giu. (Adnkronos/Ign) - A giugno l'inflazione registra un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 3,3% nei confronti di giugno 2011 (era +3,2% a maggio). E' quanto rileva l'Istat, secondo le stime preliminari dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), comprensivo dei tabacchi.
L'Istat rileva inoltre che il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di tre decimi di punto rispetto al mese di maggio. Infatti, rispetto a un anno prima il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale al 4,2% dal 4,0% del mese precedente e quello dei prezzi dei servizi si porta al 2,0% (era +2,1% a maggio).
A giugno, il principale effetto di sostegno alla dinamica dell'indice generale deriva dall'aumento congiunturale dell'1,5% dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati, che determina una sensibile accelerazione del loro tasso tendenziale di crescita (2,6% dallo 0,8% di maggio). Per contro, un rilevante effetto di contenimento si deve alla flessione su base mensile dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-2,6%), spiegata dal ribasso dei prezzi di tutti i carburanti.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori, rileva ancora l'Istat, aumentano su base mensile dello 0,2% e il tasso di crescita tendenziale sale al 4,4%, con un'accelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto a maggio 2012 (+4,2%).
Tradotto in termini di costo della vita, spiega il Codacons, significa che una famiglia di 3 persone spenderà per la spesa quotidiana 594 euro in più, mentre per una famiglia di 4 persone la stangata sarà di 642 euro all'anno.
Per il Codacons è particolarmente grave l'aumento dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza, dato che colpisce indistintamente ricchi e poveri. "Ha dell'incredibile - commenta il Codacons - il rialzo dei prezzi della frutta fresca, che su base mensile spiccano il volo con un +9,6%. Una speculazione bella e buona, considerato che a giugno ci sono molte meno primizie rispetto a maggio e, quindi, i prezzi avrebbero dovuto semmai scendere".
La stima di Adusbef e Federconsumatori è che la ricaduta complessiva dell'inflazione per le famiglie sarà di +2.474 euro a famiglia nel 2012, sempre che il tasso di inflazione si fermi a questi livelli. "Senza interventi determinati per arginare le speculazioni in atto, soprattutto nel settore alimentare, il tasso di inflazione a fine anno rischia di schizzare anche al 4-5%" conclude la nota.


Droga, trafficanti infiltrati in Mediaset Maxi operazione nella notte, 22 arresti. - Gianni Santucci



MILANO - L’albanese si presenta con mezzo chilo di cocaina e un kalashnikov modificato sul sedile della macchina, una Golf. Dice: «Sai, oggi è un po’ movimentata la zona». Succede in pieno giorno, periferia di Milano. L’acquirente è un grosso trafficante, arrestato nella notte tra mercoledì e 
Uno dei 22 arrestati (Fotogramma)Uno dei 22 arrestati (Fotogramma)
giovedì su ordine della Procura di Milano (pm Antonio Sangermano, ordinanza del Gip Fabrizio D’Arcangelo). Marco Damiolini, 35 anni: era lui che riforniva di droga tre dipendenti di Mediaset che si facevano consegnare la cocaina e in parte la spacciavano all’interno degli uffici di Cologno Monzese, bloccati insieme ad altre nove persone lo scorso novembre, nella prima tranche dell’inchiesta. Con i nuovi arresti (22), giovedì i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano sono risaliti al livello superiore dei trafficanti, gruppi in grado di importare a Milano quintali di droga.
Droga a Mediaset, l'operazione dei carabinieriDroga a Mediaset, l'operazione dei carabinieri     Droga a Mediaset, l'operazione dei carabinieri     Droga a Mediaset, l'operazione dei carabinieri     Droga a Mediaset, l'operazione dei carabinieri     Droga a Mediaset, l'operazione dei carabinieri
L'INTERCETTAZIONE - In una conversazione un capo rimprovera il suo braccio destro perché sta smerciando cocaina troppo pura. E l’altro si giustifica: “Ma non posso dargli neanche la merda a quelli di Mediaset... io lo so già come son fatti quelli... quelli mi portano via trenta grammi a botta…”. In un passo dell'ordinanza, Marco Damiolini parla con Raffaele Laudano: «Mò ti dico una cosa, guarda che Mediaset.... se ti blindano se la cantano. È normale. Lo rivelano... Non gli puoi neanche dare dell'infame. L'amico mio ha preso 12 anni di galera perché lavorava con Maurizio Costanzo. Davide Caffa, lui gli dava la barella... (cocaina) alla Barale, a Costanzo, ad ogni Buona Domenica... gli dava due etti e mezzo. gliela pagavano profumata proprio... è successo... e ha preso dodici anni». La Procura, in assenza di riscontri, non ha ritenuto di dover sentire i personaggi citati. E il pm Sangermano spiega: «Mediaset è completamente estranea alle indagini».
LA REPLICA DI COSTANZO - «Non so di cosa si stia parlando, le cose non mi riguardano in nessun modo, di tutte le persone citate conosco solo Paola Barale. Ancora una volta devo dire "un colpo del sole africano!"». Maurizio Costanzo smentisce così le frasi intercettate.
I CONTAINER - Le indagini hanno individuato un gruppo di ecuadoriani che ha fatto arrivare la cocaina via mare (su container), per via aerea (grazie a corrieri) e con spedizioni postali, recapitate direttamente in una pizzeria di via Gaudenzio Ferrari, vicino ai Navigli milanesi.
Tre dei trafficanti arrestati: da sinistra, Wilmer Alfonzo Aufiero, Marco Damiolini e Raffaele LaudaTre dei trafficanti arrestati: da sinistra, Wilmer Alfonzo Aufiero, Marco Damiolini e Raffaele Lauda
LE COSCHE - E poi i fornitori albanesi. Al centro della trama, il trafficante italiano che aveva una «fame» continua di cocaina: perché il mercato del capoluogo lombardo «assorbe» droga senza fine e allora Marco Damiolini è arrivato prima a mandare un suo corriere direttamente in Bolivia, e poi ha progettato di entrare «in società» con un finanziatore per acquistare alcuni chili di cocaina, per poi uccidere l’uomo e tenere per sé tutti i guadagni. E se qualcuno nella malavita avesse collegato l’episodio, la giustificazione (che il trafficante ha confidato a un suo complice) sarebbe stata: «Cosa ci posso fare io... se lo hanno ammazzato è colpa mia?». Se era un fornitore per ambienti della Tv e dello spettacolo (i vertici Mediaset sono sempre stati ignari, parte lesa), il trafficante ha parlato a lungo anche di affari con la ’ndrangheta: per i «paesani», diceva in un’intercettazione, «me ne prendo cinque, dieci chili a settimana». E poi spiegava la delicatezza degli affari: «Tu devi capire che i calabresi sono gente particolare. Loro ti dicono... "voglio pagarla a 36 e 5 per dire"... se tu gli fai 36 e 51, un centesimo... ti dice.... "no, non la voglio"... perché c’è quel centesimo in più».
CONTROLLI DOGANALI - Indagato anche un dipendente della Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, che «nella sua qualità di... responsabile del "Reparto Security" dell’aeroporto di Linate... — come scrive il gip D’Arcangelo — si adoperava per garantire l’elusione dei controlli doganali sui bagagli in arrivo presso il suddetto scalo, all’interno dei quali era celata la sostanza stupefacente». Immediata la reazione di Sea: «In riferimento alle notizie di stampa, per le quali risulta che un dipendente di Sea, G.A., sarebbe indagato per un’operazione anti droga condotta oggi dai carabinieri, Sea ha provveduto immediatamente a sospendere a titolo cautelare il dipendente sollevandolo da qualsiasi incarico aziendale».