Inflazione, a giugno sale al 3,3%. Il carrello della spesa costa il 4,4% in più.
Roma - (Adnkronos/Ign) - E' quanto rileva l'Istat, secondo le stime preliminari dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività. Registrato un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente. Codacons: carrello più caro di 642 euro a famiglia.
Roma, 28 giu. (Adnkronos/Ign) - A giugno l'inflazione registra un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 3,3% nei confronti di giugno 2011 (era +3,2% a maggio). E' quanto rileva l'Istat, secondo le stime preliminari dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), comprensivo dei tabacchi.
L'Istat rileva inoltre che il differenziale inflazionistico tra beni e servizi aumenta di tre decimi di punto rispetto al mese di maggio. Infatti, rispetto a un anno prima il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale al 4,2% dal 4,0% del mese precedente e quello dei prezzi dei servizi si porta al 2,0% (era +2,1% a maggio).
A giugno, il principale effetto di sostegno alla dinamica dell'indice generale deriva dall'aumento congiunturale dell'1,5% dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati, che determina una sensibile accelerazione del loro tasso tendenziale di crescita (2,6% dallo 0,8% di maggio). Per contro, un rilevante effetto di contenimento si deve alla flessione su base mensile dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-2,6%), spiegata dal ribasso dei prezzi di tutti i carburanti.
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori, rileva ancora l'Istat, aumentano su base mensile dello 0,2% e il tasso di crescita tendenziale sale al 4,4%, con un'accelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto a maggio 2012 (+4,2%).
Tradotto in termini di costo della vita, spiega il Codacons, significa che una famiglia di 3 persone spenderà per la spesa quotidiana 594 euro in più, mentre per una famiglia di 4 persone la stangata sarà di 642 euro all'anno.
Per il Codacons è particolarmente grave l'aumento dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza, dato che colpisce indistintamente ricchi e poveri. "Ha dell'incredibile - commenta il Codacons - il rialzo dei prezzi della frutta fresca, che su base mensile spiccano il volo con un +9,6%. Una speculazione bella e buona, considerato che a giugno ci sono molte meno primizie rispetto a maggio e, quindi, i prezzi avrebbero dovuto semmai scendere".
La stima di Adusbef e Federconsumatori è che la ricaduta complessiva dell'inflazione per le famiglie sarà di +2.474 euro a famiglia nel 2012, sempre che il tasso di inflazione si fermi a questi livelli. "Senza interventi determinati per arginare le speculazioni in atto, soprattutto nel settore alimentare, il tasso di inflazione a fine anno rischia di schizzare anche al 4-5%" conclude la nota.
E sarà sempre peggio....se continueranno ad assottigliarci le entrate.
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