Di David Brewster - originally posted to Flickr as Squircled Pilaster Capital, 400-700 AD, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9697143 |
Il fiore a sei petali[1][2] o esafoglio (detto anche: fiore della vita, hexafoil, rosa dei pastori, rosa carolingia[3], rosa celtica, stella-fiore, stella rosetta, fiore delle Alpi, stella delle Alpi, sole delle Alpi o degli Appennini), è una figura geometrica avente simmetria esagonale.
Il "fiore della Vita" è un simbolo geometrico che si può ottenere intersecando solo 7 cerchi (un'unità di senso compiuto), come nella tradizione cristiana simboleggiando i giorni della Creazione. Il nome "fiore della vita" del motivo geometrico in cui si possono inscrivere alcuni fiori a sei petali è moderno, diffuso da pubblicazioni del movimento New Age e comunemente attribuito a Drunvalo Melchizedek che iniziò a usarlo nei seminari che anticiparono la pubblicazione del suo libro The Ancient Secret of the Flower of Life (1999)[4][5][6], ma è un errore pensare che tutti i fiori a sei petali siano uguali. Alcuni come quelli del pavimento a mosaico della Domus dell'Ortaglia hanno un cerchio interno, a cui sono attaccati i sei petali, che li rendono diversi da altri fiori a sei petali che possono invece essere inscritti in una griglia di cerchi sovrapposti. Inoltre, anche se alcuni fiori a sei petali possono essere inscritti nel "Fiore della vita", esistono nei reperti archeologici romani e preromani fiori con numeri differenti di petali come quelli a otto petali del mosaico con fascia a girali di Libarna[7] che lasciano chiaramente intendere che la griglia di cerchi sovrapposti modernamente chiamata "Fiore della vita" non è l'origine prima di queste decorazioni.
Nella decorazione architettonica e plastica è nota la presenza di questa figura simbolica in molte parti del mondo, e in area Italica sin dall'VIII secolo a.C.; successivamente ha avuto larga diffusione dal Medioevo fino ai giorni nostri.