Beppe Grillo dice:
"Si dice che un Paese che perde la memoria del suo passato sia condannato a ripetere i suoi errori. L'Italia non ha questo problema. Non ha nulla da ricordare. Tutto quello che è avvenuto nella Prima e nella Seconda Repubblica sono fatti senza spiegazioni, mai accaduti veramente. Incidenti atmosferici. Nessuno si domanda perchè piove. Piove e basta. E così è per l'omicidio Falcone, l'omicidio Borsellino, la strage di Portella delle Ginestre, Piazza Fontana, la strage di Brescia, di Bologna, l'Italicus, la morte di Aldo Moro, Ustica, Gladio, Calvi impiccato sotto il ponte dei Frati Neri, l'assassinio di Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Pasolini, di Mattei, di Ambrosoli."
Io rispondo che:
La memoria l'abbiamo, invece, ricordiamo tutto di ciò che è accaduto.Ricordiamo soprattutto i grossi dubbi che si sono insinuati nelle nostre menti mentre leggevamo i giornali o ascoltavamo i tg.La verità la sappiamo su "quasi" tutto, ci mancano solo le prove per dimostrarne la veridicità.
Che la giustizia funzioni male non abbiamo dubbi, soprattutto quando si tratta di accertare "certi fattacci" che riguardano i politicanti da strapazzo collusi con la mafia e stretti nella morsa dell'obbedienza e del servilismo.
Abbiamo perso i migliori, c'è rimasto lo scarto, dobbiamo correre ai ripari se vogliamo più giustizia, dobbiamo correre ai ripari se vogliamo un'economia più solida che si basi sul reale.
Chi ci governa e chi ci ha governato ha già dato ampiamente prova di inefficienza e di mancanza di nobiltà d'intenti; è con la nobiltà d'intenti e spirito di sacrificio, infatti, che si governa una nazione.
E' ora di cambiare pagina, è ora di assumersi le proprie responsabilità, è ora di mandare a casa tutta questa pletora di inutilità vaganti.
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