mercoledì 8 settembre 2010

Beppe Grillo: “Terremoteremo il Parlamento” - di Ferruccio Sansa


E annuncia la "Woodstock della politica italiana" a Cesena. Invitato anche Schifani: "Il presidente del Senato deve dirci dove sono le nostre 350mila firme per le Camere Pulite

“Le contestazioni a Schifani? Noi lo invitiamo a Cesena. Però se viene deve rispondere su tutto. Deve dirci dove sono finite le 350 mila firme che avevamo raccolto per la legge sul Parlamento pulito. Se non ce lo dirà, andremo a prendercele noi”. Beppe Grillo sta preparando l’appuntamento del 25 e 26 settembre a Cesena. È un torrente in piena, fai fatica a infilarti tra i suoi pensieri.

Grillo, ha sentito il discorso di Fini?

No, non mi faccia parlare di quella gente. Parlano soltanto di strategie, alleanze, percentuali… vivono in un mondo virtuale. Se ti cacci in queste cose non ne esci più, come una mosca in una ragnatela. Poi mi chiedono di Vendola, Bersani e Berlusconi e sono fregato. Non c’entro con questa gente. Però…

Uno spiraglio si apre, però…

Il discorso di Fini mi ha ricordato quello di 15 anni fa di Berlusconi. Entrambi scendono in campo per il bene del Paese e rinnegano il loro protettore. Berlusconi rinnegò temporaneamente Craxi, oggi Fini rinnega Berlusconi che lo sdoganò dall’innominabile area post fascista proponendolo a sindaco di Roma (era il 1993). Entrambi, sembra incredibile, parlano di legalità… il primo Berlusconi era ammiratore di Mani Pulite e propose un ministero ad Antonio Di Pietro, Fini era nella ‘cabina di regia’ durante il G8 di Genova.

E le contestazioni a Schifani a Torino?

Guardate chi sono i ragazzi di Torino che vengono definiti mezzi terroristi. C’era
Davide Bono, consigliere regionale eletto con il MoVimento 5 Stelle. In aula ha combattuto termovalorizzatori, colate di cemento, espropriazione della nostra acqua.

Che cosa avrebbero di così speciale?

Confrontate i loro sguardi trasparenti con gli occhi di Schifani. Bono è uno che passa le notti a studiarsi le delibere, ma non ha smesso di fare il medico.

Ma non è un po’ troppo facile dire di essere “diversi”?

Macché dire, qui sono i fatti, i nostri programmi a parlare

Se voi foste in Parlamento che cosa fareste?

Non usi il condizionale. Alle prossime politiche candideremo i nostri ragazzi per il Parlamento. Sarà un terremoto in quel cimitero di elefanti.

Che cosa proporrete?

Più informazione e partecipazione: tre mesi prima di entrare in vigore le leggi dovrebbero essere pubblicate su Internet e sottoposte ai cittadini. Poi vogliamo referendum propositivi anche senza quorum. Vado avanti?

Perché no?

Noi siamo per il federalismo, quello vero, altro che la Padania. Sogniamo gli Stati Uniti d’Italia, che riuniscano le regioni con anime diverse. Poi addio alle province, basta doppi incarichi e doppie indennità. In economia via le stock option, sì a un tetto massimo e minimo per i salari di manager e operai. E poi l’industria. Napolitano parla di industria, ma in che Paese vive? Ha visto quante nostre industrie stanno in piedi solo con i soldi dello Stato? Se un’impresa va in malora deve fallire. Basta finanziamenti pubblici, cioè nostri. I soldi vanno dati agli operai e alle forze fresche.

Ci sono anche partiti, magari all’estero, con proposte simili.

Ancora con i partiti. Per capire chi siamo, lasciate i giornali e Minzolini… venite a Cesena, ci sono migliaia di persone che si stanno preparando con autobus e treni. Hanno perfino rinviato la partita con il Napoli.

Che cosa succederà davvero?

Sarà la Woodstock della politica italiana. I partiti si vedono in quei vecchi alberghi che sanno di rosolio davanti a quattro pensionati. Noi ci incontreremo all’aperto, di fronte a tutti. Ognuno varrà uno, io, gli ospiti e ciascun partecipante. Tutti potranno farsi sentire. Noi siamo l’Amuchina della politica, disinfettiamo dai microbi. E poi c’è il Web, che fa da poliziotto: massima trasparenza su tutto, chi sbaglia, anche noi, si prende le sue responsabilità.

Ma perché i giovani dovrebbero venire a Cesena e non alla festa del Pd, per dire…

Cesena è un urlo di liberazione dal sudario delle parole vuote. I giornali parlano di politici, di alleanze, dell’uomo nuovo… A Cesena si discuterà di politica, non di politici, di idee non di ideologie. I cittadini devono riprendersi il Paese che hanno delegato ad affaristi e gente che senza la politica sarebbe disoccupata, come
Fassino o Gasparri.

Bastano due giorni per cambiare un Paese?

È il segno, noi lavoriamo da anni e andremo avanti. Ma il Mo-Vimento 5 Stelle è diverso in tutto: chiede ai giovani di occuparsi di politica, del loro futuro, di entrare nei consigli comunali, regionali e in Parlamento. Questi ragazzi saranno sempre collegati con gli elettori attraverso la Rete, scriveranno assieme a loro le proposte di legge, renderanno trasparenti le istituzioni. Il MoVimento 5 Stelle vuole trasformare la politica in servizio civile, cancellare il politico di mestiere, il governatore a vita come Formigoni. Due mandati e poi si torna a lavorare. Basta la truffa del finanziamento pubblico trasformato in “rimborso elettorale”, i partiti vivono spartendosi quasi un miliardo… e se si scioglie il Parlamento cumuleranno i rimborsi della presente legislatura con quelli futuri. Ai partiti e ai parlamentari – che hanno raggiunto l’anzianità per la pensione – la crisi conviene. Senza i finanziamenti elettorali, bocciati da un referendum, i partiti non esisterebbero.

Facile a dirsi, ma voi come fate?

Non abbiamo preso contributi, abbiamo rifiutato 1,7 milioni di “rimborsi” per le regionali. In cinque regioni abbiamo avuto mezzo milione di consensi. Ogni voto ci è costato 0,8 centesimi, pagati da contributi volontari. I nostri consiglieri regionali si sono ridotti lo stipendio a 1.500 euro al mese. Il Mo-Vimento 5 Stelle è il ritorno dei cittadini alla politica, in prima persona, con l’elmetto.

Da
Il Fatto Quotidiano del 8 settembre 2010


9 commenti:

  1. GRILLO NON MI CONVINCE PIU'. SEMBRA VOLER RIPROPORRE L'ESPERIENZA DE "L'UOMO QUALUNQUE" DI GUGLIELMO GIANNINI, CHE RIUSCI' A PORTARE 30 DEPUTATI NELL'ASSEMBLEA COSTITUENTE. IL PROGRAMMA: "Il Fronte dell'Uomo qualunque concepisce uno Stato non di natura politica, ma semplicemente amministrativa, senza alcuna base ideologica. Uno stato tecnico che funga da organizzatore di una folla e non di una nazione. Secondo Giannini per governare: "basta un buon ragioniere che entri in carica il primo gennaio e se ne vada il 31 dicembre. E non sia rieleggibile per nessuna ragione".

    Da questa visione deriva che lo Stato deve essere il meno presente nella società. L'economia deve essere lasciata totalmente ai privati in un sistema totalmente liberista. Se ciò non fosse lo Stato diverrebbe etico, e secondo Giannini da questa eticità deriverebbe l'oppressione del libero pensiero del singolo, fino ad arrivare ad una visione imperialista dell'organizzazione centrale.

    I punti cardine sono quindi:

    Lotta al comunismo
    Lotta al capitalismo della grande industria
    Propugnazione del liberismo economico individuale
    Limitazione del prelievo fiscale
    Negazione della presenza dello Stato nella vita sociale del paese."(WIKIPEDIA). IL SUCCESSO DI QUESTA FORMAZIONE POLITICA DECLINO' QUANDO SI AVVICINO' ALLA D.C., GLI ELETTORI DELUSI NON LO VOTARONO PIU'. ALLE POLITICHE DEL 1947 LA FORMAZIONE CONFLUI'NEL "BLOCCO NAZIONALE" DI CENTRO-DESTRA, SCOMPARENDO DEFINITIVAMENTE.
    GRILLO LO SA ED EVITA OGNI CONTAMINAZIONE COL PD
    CHE SEGNEREBBE UN DECLINO INESORABILE. INOLTRE, L'ISTRIONISMO DI BEPPE GRILLO A ME PARE DECISAMENTE ECCESSIVO.

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  2. Il concetto espresso da Grillo è molto difficile da digerire.

    Come ogni nuova filosofia di fare politica è ostica da comprendere.

    La sua è un'idea apparentemente irrealizzabile nel nostro contesto, ma valida e utilizzata da pochi stati molto più avanzati del nostro.

    Io voglio crederci, è l'unica alternativa, non ne vedo altre all'orizzonte.

    Una buona notte.

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  3. PER ME NON BISOGNA CREDERE MA ESSERE CONVINTI DA UN PROCESSO LOGICO-RAZIONALE. INOLTRE, NON MI PARE ESATTO CHE NON CI SIA ALTRO NEL PANORAMA POLITICO ITALIANO: C'E' ANTONIO DI PIETRO, NICHI VENDOLA. SONO POCHINI MA INSOMMA NON DIMENTICHIAMO CHE NOI NON SIAMO UN POPOLO MA UNA ACCOZZAGLIA DI DI ETNIE STRATIFICATESI NEI SECOLI DI DOMINAZIONI STRANIERI, CHE L'UNITA' D'ITALIA E' STATA FATTA 150ANNI FA, ANCHE CON L'USO DELLA FORZA MILITARE DI REPRESSIONE DEI PIEMONTESI NEL SUD, CHE GLI ITALIANI NON SONO STATI ANCORA FATTI. CI MANCAVA AL CATALOGO DEI GIULLARI OGGI, OLTRE BOSSI, BEPPE GRILLO. BUON GIORNO.

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  4. Vendola mi piace, e ammiro Di Pietro che si è dimostrato l'unico oppositore di Berlusconi, ma hanno un neo anche loro: fanno parte del PD.

    E nel PD ci sono personaggi come D'Alema, Fassino ed altri che io aborro e che dettano legge.

    Per riacquistare una sinistra credibile che faccia gli interessi della cittadinanza, bisognerebbe allontanare dal PD questi scomodi ed inquietanti personaggi.

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  5. Non segui con attenzione la politica nazionale, giorno per giorno, anche se sono certo che avrai un gran daffare in famiglia.
    Enrico letta qualche giorno fa (l'altro ieri sera) ha detto alla festa del PD a Torino che l'IDV, alleata con PD, di Di Pietro è INCOMPATIBILE col PD! Nichi Vendola addirittura appartiene ad un altro partito politico. Leggi: " Il 21 gennaio 2009, Vendola lascia il partito e dichiara di volersi impegnare in un percorso, mirante alla costituzione di un nuovo soggetto politico che riunisca le diverse anime del centro-sinistra italiano in un'ottica di rinnovamento che porti ad uscire dalla situazione di irrilevanza politica e sociale nella quale è precipitata la sinistra radicale. Questo progetto ha lo scopo di portare la sinistra a confrontarsi con le nuove idee per lo sviluppo della società in modo tale da poter affrontare i problemi del mondo del lavoro, dell'ambiente, degli immigrati, e, più in generale, del futuro, senza che uno neghi l'altro, ma, al contrario, valorizzandosi uno per l'altro. Il primo passo è rappresentato dalla costituzione di un gruppo politico per le Elezioni Europee: "Sinistra e Libertà".(WIKIPEDIA). Adesso si è candidato a guidare il PD alle primarie, se le faranno, in opposizione a Pierluigi Bersani e a tutta la nomenklatura del PD, compreso Rosy Bindi.
    Questi due sono il futuro prossimo della politica della sinistra!

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  6. Ho letto e seguito gli avvenimenti che hai elencato e auspico che Di Pietro e Vendola riescano a portare a termine ciò che hanno in mente di fare.

    Il problema è che i loschi figuri, D'Alema & c., hanno molti accoliti, molti seguaci, tipo cupole mafiose, per cui il percorso intrapreso da Vendola e Di Pietro sarà irto di ostacoli.

    La speranza, per fortuna, è sempre l'ultima a morire.
    Vedremo l'evolversi delle cose.

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  7. Non dubito che tu segui e hai letto, però hai affermato: "fanno parte del PD".
    Non è esatto, Nichi Vendola e Antonio Di Pietro non fanno parte del PD, il quale li snobba forse perché li teme più dell'avversario-nemico politico formale, e questo è ciò che intendevo rimarcare.

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  8. Sono o non sono alleati del PD?
    Alleanza è anche quella del PdL con la Lega.
    Debbono liberarsi "definitivamente", senza "alleanze", e senza delle quali Vendola non si potrebbe candidare alla presidenza del PD!
    Luigi, guardiamoci negli occhi, da vecchi volponi che hanno vissuto la politica in Italia, tu, forse più di me in un certo senso, ed io più di te in altro senso, chi ti piacerebbe portare avanti come "TUO" rappresentante in parlamento?

    Pensaci bene, ma moooolto bene.

    Io un'idea ce l'ho.

    La ua qual'è?

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  9. Inizia tu col dire la tua. Io ti dico che Nichi Vendola non è alleato del PD, tanto è vero che in Puglia il PD candidò un altro tipo, perdendo le lezioni che per puro miracolo non furono vinte dal PDL.
    Antonio Di Pietro è stato alleato del PD alle politiche del 2008, adesso è un alleato 'atipico', perchè lo vogliono così come B. vuole i suoi: zitto e mosca! Si fa come dico io o fuori dalle balle! Di Pietro ovvio che non ci sta e quindi meno male che non si va a elezioni anticipate, che il PD perderebbe di nuovo. Il migliore di loro (PD) ha la rogna|

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