Lepore: 'A ispettori daremo caffe''.
Il pericolo che l'attivita' degli ispettori da lui inviati a Napoli e Bari vada a collidere con le inchieste giudiziarie, il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma lo esclude categoricamente: ''Non essendoci processi in corso, non c'e' nessuna possibilita' di interferenze'', replica di buon mattino dai microfoni di Radio 24. Senza immaginare che, di li' a qualche ora, l'Associazione nazionale magistrati avrebbe mosso l'affondo contro il capo degli ispettori ministeriali, Arcibaldo Miller, il cui nome compare nelle carte dell'inchiesta romana sulla P3.
E' sera, infatti, quando il sindacato delle toghe annuncia di aver avviato un procedimento disciplinare a carico di Miller, che come il magistrato-parlamentare Alfonso Papa, finito in galera per l'inchiesta P4, rischia ora di essere cancellato dalla lista degli iscritti all'Anm. Palma va su tutte le furie. In una dichiarazione all'ANSA non manca di far notare la ''smisurata attenzione'' riservata a Miller a distanza di pochi giorni dalla sua decisione di mandare gli ispettori nelle procure che hanno avuto a che fare con le indagini sul giro di escort portate da Gianpaolo Tarantini nelle residenze del premier Silvio Berlusconi. Appena il giorno dopo - rileva il ministro - il Csm ha fatto sapere di stare valutando l'ipotesi di revocare il collocamento fuori ruolo di Miller.
Passati tre giorni si muove il sindacato delle 'toghe'. ''Se non avessi gia' presentato le mie dimissioni dall'ordine giudiziario - attacca Nitto Palma, ex pm a Roma - comunicherei oggi stesso la revoca della mia iscrizione all'Anm''. ''Sara' senz'altro una coincidenza, ma mi chiedo come mai non sia stata adottata tale iniziativa in tempi precedenti, se si vuole anche il giorno dopo che il procuratore generale della suprema Corte di Cassazione ha archiviato il procedimento disciplinare nei confronti di Miller, affermando l'inesistenza di qualsivoglia tipo di illecito disciplinare''. In un clima cosi' surriscaldato, gli ispettori arriveranno a Napoli tra lunedi' e martedi' della prossima settimana. Il procuratore capo Giovandomenico Lepore, che nei giorni scorsi aveva denunciato il tentativo di delegittimare i magistrati che ''toccano i fili'' della politica, si dice ora disponibile a dare la sua collaborazione agli ispettori e anche ad ''offrire loro un caffe'''.
Ne' a Napoli ne' a Bari, in ogni caso, si rechera' Miller in persona. Andra' il suo numero due, Gianfranco Mantelli, affiancato da due distinte squadre di ispettori. Anche su Lepore il ministro non risparmia una stoccata polemica: ''ho l'impressione che il procuratore Lepore esageri'' anche perche' - osserva - ''le indagini che lui ha compiuto mi pare che non abbiano avuto grandi apprezzamenti a Bari, dove il Pm ha addirittura richiesto la revoca del provvedimento cautelare nei confronti di Lavitola''. Ma quella richiesta di revoca, di li' a poche ore, sara' respinta dal gip di Bari Sergio Di Paola: Lavitola, latitante all'estero, deve essere arrestato perche' - sostiene il giudice - sono gravi gli indizi di colpevolezza a suo carico per il reato di induzione a mentire.
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