La finanza tra i Vip di Cortina d'Ampezzo per un'operazione di contrasto all'evasione fiscale. Controlli in alberghi e boutique di lusso, tra porsche e pellicce di visone.
Scovati diversi evasori totali, personaggi del tutto ignoti al fisco che non hanno mai pagato un euro di tassa in vita loro.
Eppure c'è una parte politica che invece di applaudire alle forze dell'ordine, protesta e condanna queste operazioni di contrasto all'evasione fiscale.
La prima palma d'oro dell'imbecillità della casta 2012 tocca a Fabrizio Cicchitto, capogruppo del PDL alla Camera, già deputato del Partito Socialista di Craxi fin dal lontano 1976 e membro della loggia massonica P2.
Cicchitto non si limita a condannare i controlli della finanza nel regno dei VIP di Cortina, ma addirittura minaccia i vertici dell'agenzia per le entrate e della Guardia di Finanza affinchè non si permettano più in futuro di mettere il naso nei conti e negli affari degli straricchi evasori e commercianti di Cortina.
Nel suo comunicato all'ansa di stamane il tono intimidatorio di Cicchitto è alquanto chiaro:
"coloro che sovrintendono alla lotta all'evasione fiscale e quindi tra essi in primo luogo il dottor Befera devono anche avere la consapevolezza che operazioni come quelle fatte ieri a Cortina con controlli a tappeto rispetto a tutta un'area perche' presumibilmente popolata in queste vacanze da ricchi sono del tutto inaccettabili e chiaramente ispirate a una concezione ideologica del controllo fiscale".
Qui di ideologia ce ne è ben poca, di soldi nascosti al fisco invece ce ne sono tanti.
E a pagare continuano ad essere sempre e solo gli onesti imprenditori, i lavoratori e i pensionati.
Insomma, a Cicchì, ma vaffanCortina...
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