mercoledì 25 gennaio 2012

Mills, Berlusconi attacca i giudici "Mi vogliono condannare a tutti i costi".






L'ex premier è imputato  per corruzione in atti giudiziari: "E' un processo politico. Non riesco a capire come possano scrivere una sentenza di condanna quando quello che ha dato i soldi ha detto di averli dati, chi li ha presi ha detto che li ha presi e poi c'è il tragitto dei soldi. Ma questo è lo stato veramente preoccupante della giustizia italiana. Qui è tutto paradossale".  Mills: "Mai mentito a favore del Cavaliere".


ROMA -"Come si spiega la cancellazione di tutti i nostri testimoni e la fissazione di udienze in più rispetto a quelle previste a 72 ore dalla prescrizione, se non con un'intenzione negativa 1? Questo qui è un processo politico". Lo ha detto Silvio Berlusconi in una pausa dell'udienza del processo a carico dell'avvocato inglese David Mills 2 -  che, secondo la Procura, sarebbe stato corrotto da Berlusconi con 600mila dollari per rendere false testimonianze in due processi a suo carico - riferendosi all'eventualità di una sentenza di condanna nei suoi confronti da parte dei giudici milanesi che dovrebbero entrare in camera di consiglio il prossimo 11 febbraio. Il premier è imputato per corruzione in atti giudiziari, anche se i tempi della prescrizione sono ormai prossimi. 3

"Non riesco a capire come possano scrivere una sentenza di condanna quando quello che ha dato i soldi ha detto di averli dati, chi li ha presi ha detto che li ha presi e poi c'è il tragitto dei soldi. Non riesco a capire come possano. Ma questo è lo stato veramente preoccupante della giustizia italiana. Qui è tutto paradossale" continua il cavaliere.
Che Che comunque si dice disponibile ad essere interrogato nell'udienza della prossima settimana: "Se mi vogliono interrogare io non ho nulla da nascondere".

La testimoninza di Mills. "Ho un'emicrania lancinante e devo andare in farmacia a prendere un farmaco". David Mills, in collegamento da Londra, ha chiesto con queste parole ai giudici italiani di sospendere il processo per un quarto d'ora. In precedenza Mills aveva toccato alcuni temi particolarmente 'caldi', soffermandosi in particolare su una delle presunte testimonianze 'comprate' da Berlusconi, quella al processo All Iberian. "Non ho mai mentito per alleggerire la posizione di Fininvest o Berlusconi. Solo in un'occasione non risposi se ci fosse stato un incontro tra me e Berlusconi ad Arcore perchè invocai il segreto professionale. Non ho mai cercato di manipolare o nascondere i fatti". 

L'ira di Ghedini. 
Poco prima era andato in scena un duro scontro tra il legale dell'ex premier, Niccolò Ghedini, e i giudici milanesi. "Prendiamo atto che volete condannare Berlusconi", si era sfogato in aula l'avvocato minacciando di togliersi la toga e di abbandonare l'aula. Tutto era iniziato quando la difesa dell'ex presidente del Consiglio aveva anticipato l'intenzione di fare al teste domande sulle testimonianze rese dall'avvocato inglese nei processi 'incriminati' per i quali sarebbe stato corrotto (Gdf e All Iberian) del 1996. I giudici, sollecitati dal pm, avevano chiesto ai legali di sintetizzare le loro domande. 

A quel punto Ghedini era esploso: "State facendo un processo anomalo, questa è una corsa contro il tempo perché il tribunale teme la prescrizione e un tribunale non dovrebbe temere la prescrizione, ricordo che ci avete tolto tutti i testi". Immediata era arrivata la replica del giudice Francesca Vitale, presidente del collegio: "Credo che lei stia esagerando, potrà impugnare i provvedimenti a lei non graditi in Corte di Cassazione".




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