lunedì 20 febbraio 2012

Esperienze estenuanti all'INPS.





Di buona mattina mi reco all'INPS per motivi personali, prendo il mio bel numerino e siedo in attesa del mio turno.
Dopo un'ora circa, chiamano il mio numerino, entro e mi siedo di fronte alla mia interlocutrice.
Mezza età, capelli stopposi tinti biondi con una abbondante ricrescita bianca. 
Espressione arcigna: la premessa non è buona. 
Le spiego che voglio trasferire l'accredito della mia pensione dal c/c bancario in atto al libretto che ho appena aperto presso "poste italiane", e le porgo la documentazione cartacea.
Lei mi risponde che la documentazione è incompleta e, quindi, non può neanche protocollarmi la domanda perchè mancano i codice ABI e CAB.
Le spiego che un libretto non è un c/c e non prevede tali codici, ma lei insiste e si rifiuta categoricamente di prendere in esame e, quindi, di protocollare la mia richiesta.
Con molta pazienza, e trattenendo a stento la rabbia, mi alzo ed esco per ri-recarmi all'ufficio postale che si trova fuori città nella località montana dove abito.
Alle poste, naturalmente, il direttore mi dice che l'impiegata dell'INPS è una incompetente e mi da il suo numero di telefono consigliandomi, qualora la suddetta avesse insistito nella sua posizione, di chiamarlo perchè avrebbe provveduto lui personalmente a spiegarle che si sbagliava. 
Pazienza! Nel frattempo si è fatto mezzogiorno, giornata persa per colpa di una stupida ed ignorante impiegata che meriterebbe solo il licenziamento in tronco!




2 commenti:

  1. La tragedia nella tragedia è che questa incompetente è adibita allo sportello, quindi, dovrebbe soddisfare le richieste del pubblico che sappiamo essere molteplici!

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  2. Oggi, 21 febb. all'INPS, fortunatamente, c'era un'altra impiegata molto più preparata. Ho perso la mattinata, ero 77ma, ma alla fine ce l'ho fatta!

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