domenica 10 giugno 2012

Elezioni legislative in Francia, al via voto primo turno, aperti seggi.



Hollande ha votato a Tulle, Sarkozy con Carla a Parigi.


PARIGI - Tasso di partecipazione in calo in Francia per il primo turno delle legislative e previsione di un numero inferiore al previsto di "triangolari" (scontri a tre candidati) al ballottaggio di domenica prossima. I francesi, dopo aver scelto un mese fa il loro presidente, eleggono oggi i 577 deputati dell'Assemblea nazionale. Con il loro voto, i 46 milioni di iscritti si esprimeranno sui 6.603 candidati (il 40% sono donne) e decideranno se dare al presidente socialista Francois Hollande la maggioranza parlamentare. Le urne, che chiudono oggi alle 18 nella maggior parte dei Comuni e alle 20 nelle grandi città, saranno nuovamente aperte domenica prossima per il ballottaggio. Fra i primi a votare, Francois Bayrou, leader centrista del MoDem che dopo aver sostenuto Hollande nella corsa all'Eliseo rischia di perdere e restare fuori dal Parlamento. Prima di mezzogiorno ha votato a Tulle, il suo feudo in Correze, il presidente Hollande, arrivato al seggio da solo, senza la compagna Valerie Trierweiler. Sempre elegante al braccio dell'ex presidente Nicolas Sarkozy, invece, è andata al seggio parigino Carla Bruni.
La partecipazione - 21,06% - è in calo rispetto a quella già bassa della stessa ora del 2007 (22,56%) e le previsioni della vigilia dicono che voteranno soltanto 6 francesi su 10 degli aventi diritto. Astensione alle stelle anche nei territori d'Oltremare dove si è andati alle urne già ieri, il 30% ha votato in Guyana, il 33,1 in Martinica, fra il 30 e il 42% nelle circoscrizioni della Guadalupa. Per andare al ballottaggio, i candidati devono ottenere come minimo il 12,5% dei suffragi degli iscritti. Con un'astensione alta, il numero delle "triangolari" al ballottaggio - elezioni fatali ai candidati della destra (Fronte nazionale contro Ump) - sarà inferiore. Il Ps punta ad ottenere la maggioranza assoluta dei seggi, 289 su 577, ma è molto difficile che ci riuscirà da solo, senza almeno l'appoggio dei Verdi, che potrebbero avere una ventina di deputati grazie all'accordo politico concluso con il Ps. Nella peggiore delle ipotesi, i socialisti avranno bisogno anche del Front de Gauche di Jean-Luc Melenchon. Quest'ultimo si confronta in una sfida all'ultimo sangue con la leader dell'altra estrema, il Fronte nazionale, Marine Le Pen. Chi perde, rischia un rovescio politico interno al proprio partito. Hollande ha chiesto agli elettori "una maggioranza ampia, solida e coerente": "Riuscirò a guidare il cambiamento che i francesi mi hanno chiesto di operare soltanto se disporrò di una maggioranza all'Assemblea nazionale", ha avvertito.
Proprio per questo, la destra spera di fare uno sbarramento e di conquistare quanti più seggi possibile, anche per evitare che alla sinistra vadano i 3/5 dell'Assemblea. Questa cifra consentirebbe a Hollande di procedere speditamente ad alcune riforme costituzionali che ha in mente, senza ricorrere al referendum. La destra vorrebbe evitare innanzitutto la riforma che darebbe il voto agli stranieri extracomunitari. Elezione importante anche per il governo guidato da Jean-Marc Ayrault e nel quale 24 ministri rischiano il posto candidandosi: se non saranno eletti, la regola vuole che lascino il posto di ministro. A rischio ce ne sono almeno cinque o sei.

1 commento:

  1. In Francia si respira un'aria diversa. Lì, dopo aver scelto il Presidente, i cittadini scelgono anche i deputati dell'Assemblea nazionale che sono solo 577.
    In Francia la Sovranità è del popolo.

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