domenica 8 luglio 2012

Como, dal prete quasi 1.500 sms in tre anni inviati alla ragazzina. - Anna Campaniello


Don Marco Mangiacasale

Il sacerdote si sedeva vicino alla 13enne con una coperta sulla ginocchia e poi la toccava.

COMO - Cinque capi d’imputazione. Altrettante ragazzine, tutte minorenni che frequentavano l’oratorio, vittime di violenza sessuale continuata. La Procura di Como ha chiuso le indagini su don Marco Mangiacasale, l’ex economo della Diocesi ed ex parroco di San Giuliano accusato di aver avuto «relazioni amorose» con almeno cinque adolescenti. Nei telefonini del sacerdote gli inquirenti hanno trovato quasi 1.500 messaggi sms inviati a una delle ragazzine, oltre a centinaia di mail e immagini inequivocabili.
La scorsa settimana, il pubblico ministero Simona De Salvo ha inviato alla difesa la notifica della chiusura delle indagini. I legali Renato Papa e Mario Zanchetti hanno tre settimane di tempo per presentare eventuali controdeduzioni prima della richiesta, quasi scontata, di rinvio a giudizio. Il sacerdote è stato arrestato il 7 marzo scorso. Come emerso nei giorni successivi, sono cinque le ragazzine che hanno subito violenze sessuali. La più giovane ha solo 12 anni.
L’episodio più eclatante è quello dell’adolescente che per prima ha trovato la forza di denunciare la situazione dopo un incubo iniziato nel 2008, quando aveva 13 anni, e proseguito fino all’arresto di don Marco Mangiacasale. A lei l’ex parroco ha inviato in tre anni quasi 1.500 sms che sarebbero, secondo gli inquirenti, del tutto analoghi a quelli di un adolescente innamorato.
In molti casi, il religioso si sarebbe seduto accanto alla ragazzina coprendosi con una coperta per poi toccare le parti intime della vittima. I contatti sarebbero stati poi via via più intimi, ma senza arrivare a rapporti sessuali completi. Nel fascicolo della Procura ci sono poi le testimonianze di altre due 13enni, la prima palpeggiata al seno più volte durante una vacanza in Piemonte e l’altra vittima di abusi continuati, in una sorta di morbosa relazione amorosa. Episodi di violenza sono stati poi denunciati da una 12enne e da una 15enne. Nel primo interrogatorio in carcere, dopo l’arresto, don Marco Mangiacasale ha già sostanzialmente ammesso tutte le responsabilità, chiedendo scusa alle vittime e alle loro famiglie. Tramite i suoi legali ha anche fatto sapere di voler risarcire le giovanissime.

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