MILANO - Le regioni in deficit sanitario potranno anticipare al 2013 lo sblocco dell'addizionale Irpef, previsto per il 2014 (dell'1,1%). Lo prevede un emendamento al decreto legge spending review, approvato dalla commissione Bilancio del Senato. La proposta di modifica, presentata dai senatori Vicari, Tancredi, Bonfrisco ed Esposito, consente a otto regioni (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia, Calabria, Piemonte e Puglia) di incrementare l'addizionale irpef all'1,1% invece che allo 0,5% (come previsto dalla legge 68 del 2011).
L'ITER PARLAMENTARE - L'emendamento consente alle Regioni sottoposte a piani di stabilizzazione finanziaria di disporre, «con propria legge» l'anticipo al 2013 della maggiorazione dell'aliquota addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche, fissata per il 2014 dalla legge numero 68 del 2011. La norma dello scorso anno disponeva la possibilità di sbloccare, per quest'anno e per il prossimo, l'aliquota Irpef fino a un massimo dello 0,5%. Un ulteriore sblocco era previsto per il 2014 e consentiva di salire fino all'1,1%. Con l'emendamento approvato sará possibile anticipare di un anno l'incremento di 0,6 punti percentuali (differenza tra lo 0,5% e l'1,1%).
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