venerdì 7 settembre 2012

Sul fuori onda di Giovanni Favia. - Paolo Cicerone.



Non voglio entrare nel merito sul perchè o per come al nostro consigliere regionale dell'Emilia sia venuto in mente di dire certe cose, avrà le sue ragioni, ma di sicuro certe dichiarazioni che sembrano estrapolate con l'inganno, non le condivido per motivi molto semplici:
Sono una di quelle persone che si è attivata fin dal 2008 a creare gruppi meetup sul territorio di cittadini attivi in tutto il parco sud, ho contribuito a creare 3 liste civiche tra cui quella molto importante della Lombardia e mai ho avuto ingerenze da parte di qualcuno nè ho mai avuto l'impressione di avere alle spalle qualcuno che mi indicasse la via, ma entriamo nel dettaglio:

«Casaleggio prende per il culo tutti perché da noi la democrazia non esiste. Grillo è un istintivo, lo conosco bene, non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del genere. I politici, Bersani, non lo capiscono. Non hanno capito che c’è una mente freddissima molto acculturata molto intelligente dietro, che di organizzazione, di dinamiche umane, di politica se ne intende».

Beh buon per noi se abbiamo alle spalle una mente così che possa consigliarci meglio, ma non capisco cosa ci sia di preoccupante, semmai bisognerebbe specificare PERCHE' "Casaleggio prende per il culo tutti" e soprattutto specificare e fare esempi pratici sul perchè "da noi la democrazia non esiste", su questo non è stato affatto chiaro.

"Quindi o si levano dai c... oppure il movimento gli esplodera' in mano. Ma loro stavano gia' andando in crisi con questo aumento di voti''. Come si sono salvati?, incalza il giornalista: ''Con divieto di andare in tv. Io con Santoro me la sono cavata, ma applicando un veto. Ho preso anche l'applauso ma mi e' anche costato dire quello che non pensavo. Lui (Beppe Grillo, ndr) espellendo Tavolazzi ha soffocato nella culla un dibattito che stava nascendo in rete in contrapposizione alla gestione Casaleggio''

Qui invece semplicemente MENTE, a cominciare dal dibattito in rete su Casaleggio che c'è sempre stato, ma che riguardava una parte FRAZIONARIA di attivisti, solitamente quelli che pensavano più alla poltrona. Da sempre i partiti e gli arrivisti vogliono Casaleggio FUORI dal MoVimento, i primi per distruggerlo i secondi per diventarne i padroni perchè se c'è una cosa VERA che ha detto è che senza Casaleggio tutto questo (il MoVimento in primis) non sarebbe mai nato.
L'aumento di voti c'è stato e la strategia VINCENTE è stata proprio quella di non apparire in tv e sui media, decine di volte ho visto attivisti anche i più esperti fare figuracce in tv, non certo per colpa loro, ma per come sono strutturati i media che giocano secondo le regole dei partiti perchè dai partiti arrivano le licenze e concessioni.
Da Santoro infatti, Favia ha rischiato grosso per la trappolona riguardante la domanda a bruciapelo proprio su Casaleggio e la democrazia interna, c'è da dire che se l'è cavata bene, ma si è solo salvato in corner, Santoro è stata la dimostrazione pratica che non esistono "trasmissioni amiche", ma solo servi di partito, ergo andare in tv è controproducente per il MoVimento. Certo per chi vuole apparire tutto ciò è debilitante. come riuscirebbe mai sponsorizzare SE STESSO all'interno del MoVimento?

E qui arriviamo all'espulsione di Tavolazzi. La riunione di Rimini elaborata inizialmente come congresso nazionale (che avrebbe inevitabilmente trasformato il MoVimento in partito e decretato il suo "de profundis") fu messa in piedi proprio da parte di quella base emiliana che già più di una volta trasmise tramite i media la sua insofferenza alle regole oltre all'emergere di nuovi politicanti in erba che annunciavano nuove regole (fatte da loro), candidati già esperti alle politiche nazionali (ovviamente selezionati da loro), presunti laboratori di democrazia diretta e l'espulsione di Casaleggio e Grillo. Tale riunione nazionale a cui parteciparono un 150 iscritti circa (su oltre 100.000 attivisti in tutta Italia) venne messa in piedi nonostante il parere contrario di oltre il 90% della base del MoVimento, questo perchè Giovanni? Ci siamo posti in essere questa domanda fondamentale?

Forse semplicemente perchè nessuno era in grado di impedirglielo.

BELLA DEMOCRAZIA mi verrebbe da pensare.... e proprio da parte di coloro che si dicono paladini della demodiretta; in questo contesto l'intervento di Grillo a riguardo fu solo da GARANTE e a garanzia della maggioranza degli attivisti. Per chi ancora vuole contestare questi fatti si vada a leggere il post su Rimini sul blog, dove il miglior complimento nei confroti di questi soggetti è un insulto. Tavolazzi venne diffidato (non espulso perchè non faceva parte del MoVimento) dall'utilizzo del logo, non so dire se a torto o a ragione dato che i tavolazziani insistono nel dire che nulla c'entrava con l'incontro di Rimini e forse hanno anche ragione, ma certo è che il "dibattito in rete" a riguardo coinvolgeva solo l'elite emiliana e pochissimi altri.

Se lui, Gianroberto Casaleggio, ''non facesse il padre padrone io il simbolo glielo lascerei anche: adesso in rete non si puo' piu' parlare, neanche organizzare incontri tipo quello di Rimini che non usavano il logo del movimento.

Falso anche questo. Chi ha mai impedito ai gruppi locali di "parlare"? Certo se invece ti vuoi mettere a capo del M5S e te ne freghi dell'opinione della base, qualcuno ti dovrà fermare.

E veniamo al gran finale:

''Tra gli eletti ci sono degli infiltrati di Casaleggio, quindi noi dobbiamo stare molto attenti quando parliamo. Casaleggio e' spietato, e' vendicativo. Adesso vediamo chi manda in Parlamento, perche' io non ci credo alle votazioni on line, lui manda chi vuole''.

Come detto, ho contribuito alla creazione di 3 liste civiche in Lombardia tra cui quella regionale e non ho mai visto nè sentito Casaleggio, a differenza di tanti che sgomitano per apparire, io e tanti altri manco abbiamo il numero di cellulare di Grillo... NON CI SERVE! Io e tanti altri desideriamo solo lavorare sul territorio e cambiare il paese in meglio, Casaleggio ci è servito solo per la certificazione e l'utilizzo del simbolo, Beppe per i comizi che ci davano visibilità, non sono mai andato in tv, ho rilasciato solo 1 intervista a un giornale on-line locale durante le regionali ma solo perchè il giornalista è un mio amico. Non mi risulta esistano "spie" o candidati controllori anche se, vista la situazione dove una valanga di riciclati e arrivisti stanno cercando di entrare nel M5S ce ne sarebbe forse bisogno.
E proprio per questo motivo mi verrebbe da dire: MA MAGARI li scegliesse Casaleggio i candidati! Certo la democrazia interna ne risentirebbe, ma almeno avremmo la garanzia che non candideremo CIALTRONI come invece successo in alcuni casi nei comuni.
Per le politiche invece Grillo è stato chiaro: i candidati verranno selezionati dai gruppi meetup locali e poi votati sul portale, nulla di più democratico.
Ma forse è proprio questo il problema per coloro che sgomitano e vorrebbero tanto avere una corsia preferenziale.

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