giovedì 5 settembre 2013

Governo battuto al Senato sui giochi d'azzardo.

ROMA - Il governo e' stato battuto in aula al Senato nella votazione di una mozione della Lega Nord che vieta per 1 anno l'apertura di nuovi centri per i giochi d'azzardo elettronico on line e nei luoghi aperti al pubblico. Il sottosegretario Giorgetti rimetterà la delega. La mozione della Lega Nord è stata votata ad ampia maggioranza. Il sottosegretario all'economia Alberto Giorgetti, ha detto ai giornalisti che il documento in questione ''presenta aspetti di conflitto con i diritti dei gestori che già si sono aggiudicati la concessione e il problema del mancato gettito per sei miliardi di euro". Giorgetti ha annunciato che rimetterà la delega sui giochi. Felice Casson, senatore del Pd ha spiegato che ''tutto è avvenuto in un momento di grande confusione in Aula. In pratica si è trattato di un errore di votazione".
Nella mozione firmata dai senatori della Lega Nord si sottolinea che ''la ludopatia e' una delle principali cause di suicidio'', soprattutto dopo che la crisi economica ha spinto molte persone a ricorrere al gioco d'azzardo:''Il principale costo sociale generato dall'aumento esponenziale del ricorso al gioco d'azzardo e' il sovra indebitamento familiare. Il fenomeno e' considerato la maggiore causa di ricorso a debiti e usura in Italia''. Nel dispositivo della mozione si impegna il governo ''a varare in tempi rapidi una moratoria di 12 mesi sul gioco d'azzardo on line e sui sistemi di gioco d'azzardo elettronico in luoghi pubblici e aperti al pubblico''. Successivamente l'assemblea ha approvato un ordine del giorno (il governo si e' rimesso all'Aula) per precisare meglio il contenuto del documento del Carroccio: si impegna l'esecutivo a ''prevedere una moratoria per le nuove autorizzazioni in attesa della riorganizzazione e pianificazione dell'intero sistema''. Rispetto al testo della mozione leghista si sottolinea che la moratoria riguarda solo le nuove autorizzazioni. L'ordine del giorno e' stato approvato a vasta maggioranza.
Ma solo per errore....la dice lunga sull'onestà morale del nostro parlamento.
In Italia si permette anche la pubblicità del gioco d'azzardo, pubblicità nelle quali si concedono bonus di 600 euro di invito, il che lascia presagire che le previsioni di vincita, per chi casca nel tranello, siano pressoché nulle e che sia più probabile il contrario.

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