Il figlio di Salvini al mare sulla moto d'acqua della polizia. E gli agenti vietano le riprese.
ROMA - Non basta ammettere "l'errore da padre" per giustificare il giro sulla moto della Polizia compiuto dal figlio. Perché quella vicenda coinvolge anche il diritto di cronaca. E Salvini dovrebbe chiedere scusa soprattutto al giornalista minacciato mentre svolgeva il proprio lavoro. E' questa la posizione dell'Ordine dei Giornalisti sulla vicenda che ha coinvolto il videomaker di Repubblica Valerio Lo Muzio. "Anziché difendere la polizia da un suo errore di padre Salvini avrebbe dovuto stigmatizzare il comportamento di chi ha provato ad impedire il legittimo esercizio del diritto di cronaca. Su questo dal giornalista professionista e ministro dell'Interno ci aspettiamo delle scuse", dice il presidente Carlo Verna.
"Inaccettabile". Questa la definizione della Fnsi. Il presidente Beppe Giulietti dice a Repubblica: "Non possiamo far passare questi comportamenti. Nessuno può dire a un cronista che sta svolgendo il suo lavoro, che sta documentando un fatto di interesse pubblico, di abbassare la videocamera. Le videocamere non vanno abbassate. E non solo: chiedo formalmente che sia identificata la persona che ha intimidito e minacciato il videomaker di Repubblica".
E su Twitter l'Associazione Italiana Giornalisti Videomaker lancia l'hashtag #ministrosalvinisiscusi
Ci rivolgiamo al ministro, leader della Lega e giornalista Matteo Salvini. Ci aspettiamo che si scusi per le intimidazioni e le pressioni che il nostro collega ha dovuto affrontare mentre cercava di svolgere il suo lavoro. facebook.com/permalink.php? …#MinistroSalvinisiScusi
18 utenti ne stanno parlando
https://www.repubblica.it/politica/2019/07/31/news/moto_acqua_giornalista_minacce_salvini-232435434/?ref=RHPPLF-BH-I232396209-C8-P3-S1.8-T1
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