Immagine: Perimeter Institute for Theoretical Physics.
Un’équipe di astrofisici ha ricostruito un’enorme mappa tridimensionale dell’Universo. Per mettere insieme tutte le immagini che la compongono ci sono voluti vent’anni
4 milioni di galassie, che comprendono svariati miliardi di stelle, quasar, pulsar, buchi neri, sistemi solari lontanissimi e chi più ne ha più ne metta. C’è di tutto nella mappa dell’Universo appena messa a punto da un’équipe di scienziati affiliati a oltre 30 istituzioni di tutto il mondo: si tratta infatti della mappa più grande e dettagliata mai realizzata finora, il cui completamento ha coronato uno sforzo iniziato ben vent’anni fa. Il contributo più grande è arrivato dalle osservazioni dello Sloan Digital Sky Survey (Sdss) e in particolare dall’esperimento extended Baryon Oscillation Spectroscopic Survey (eBoss) che ha raccolto dati da un telescopio ottico terrestre posizionato nel New Mexico.
“Si tratta”, ha spiegato Will Percival, esperto della University of Waterloo in Ontario, Canada, “di una carta che racconta la storia completa dell’espansione dell’Universo. Nella mappa sono racchiuse le misure più accurate dell’espansione dell’Universo su tempi molto lunghi, i più lunghi mai analizzati finora”. In questo senso, è come se la mappa riempisse un “buco” di 11 miliardi di anni – non poco, se si considera che l’Universo è nato circa 14 miliardi e mezzo di anni fa – e riassumesse tutte le conoscenze attuali sulla posizione e distribuzione della materia nello spazio. Sono visibili, per esempio, sia i filamenti di materia che i grandi “vuoti” in base alla posizione dei quali è possibile tornare indietro nel tempo e definire con precisione quale fosse la struttura dell’Universo nei primi momenti della sua vita. Esaminando stelle, quasar e galassie della mappa i ricercatori hanno compreso che l’espansione dell’Universo ha iniziato, per qualche ragione, ad accelerare in un certo momento della sua storia: una possibile spiegazione del fenomeno potrebbe essere legata all’effetto dell’energia oscura, un’entità elusiva e misteriosa la cui esistenza è tutt’altro che confermata. Come spesso accade nella scienza, le domande sono sempre molto più numerose delle risposte. E forse è bene che sia così.
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