venerdì 5 novembre 2021

Di Maio, Di Battista, due metà della stessa mela.


Ho letto vari post che parlano dei dissensi sorti tra Di Maio e Di Battista, ma io, tranne che qua dentro, non leggo nulla in merito in altri posti. Ne deduco, pertanto, che le diatribe sono indotte da chi vuole, intenzionalmente, minare il m5s, perchè, è bene che si sappia, creare fazioni è il metodo più utilizzato da chi vuole cancellare un pensiero, un'ideale.

I due hanno caratteri diversi, ma hanno ideali simili.

Di Battista è l'irruento e, diciamocelo, si è messo da parte per un bel po' di tempo, durante il quale si è creato una famiglia, si è dedicato al sociale, ha girato il mondo, ha scritto libri, e non fa più parte del m5s, ora è un Indipendente.

Di Maio, è il più riflessivo, ha dato molto di se stesso al movimento, rinunciando anche alla laurea, sacrificando la sua stessa vita privata, rivestendo molte cariche governative, durante le quali ha dato il meglio di se stesso.

Sono diversi, non è possibile paragonarli, hanno due modi diametralmente opposti di interpretare e vivere la vita, pur sostenendo le stesse ideologie.

Pur essendo diversi, si compensano a vicenda, però, l'uno reattivo, strategico, l'atro riflessivo, spianatore, ma con le stesse idee di rispetto delle regole, del prossimo, idealisti.

Vestono anche in maniera diversa, ognuno con il suo stile di vita, ma con gli stessi colori...

Io smetterei di stuzzicare questa loro lotta interna e li inciterei, semmai, a lavorare insieme: sono le due metà di un'ideologia, una realtà unica, necessarie a far andare avanti, cambiandolo radicalmente, questo groviglio di indicibili caotiche manovre messe in pratica da irresponsabili fancazzisti che li hanno preceduti.

Fomentando le loro diatribe non facciamo altro che darla vinta a quelli che si sono impossessati del governo e non hanno alcuna intenzione di mollare la presa, perchè con quella presa ci campano alla grande; e conosciamo fin troppo bene i danni economici che hanno provocato, aumentando il debito pubblico a dismisura senza concludere nulla di buono. E, se non gli togliamo il giocattolino dalle mani, le nostre sorti peggioreranno economicamente con paghe sempre più basse, tasse sempre più alte, sanità a pagamento e chissà che altro.

Fomentando le diatribe in seno al movimento danneggiamo noi stessi, spero che lo abbiate capito.

cetta

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