Colpisce 600 mila italiani, da infarto, fibrillazione o ipertensione.
''Lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero in tutti gli ospedali per i pazienti sopra i 65 anni. E' un problema di salute pubblica che riguarda 600 mila italiani, soprattutto dopo i 65 anni. A soffrirne e' fra il 10 e il 12% degli anziani'': e' il presidente dell'Anmco, l'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, Michele Gulizia, a spiegare quali sono le caratteristiche della malattia che ha portato nuovamente Silvio Berlusconi in ospedale.
''Lo scompenso e' una patologia legata ad una insufficiente contrazione del cuore. Si diventa scompensati dopo un infarto per occlusione di una coronaria che fa morire una parte del muscolo cardiaco che diventa meno capace di mandare il circolo il sangue di cui c'e' bisogno'' ha spiegato Gulizia. Altra categoria a rischio e' quella dei pazienti con fibrillazione atriale, soprattutto quando e' permanente. ''Berlusconi mise una pacemaker (si parlava proprio di problemi di fibrillazione)'' ricorda Gulizia nel 2006. Si sottopose ad un intervento negli Stati Uniti.
Lo scorso anno a dicembre la necessita' di sostituirlo (intervento definito di routine) lo porto' nuovamente in ospedale al San Raffaele di Milano. Ma anche diabete e ipertensione sono responsabile della malattia. Fondamentale e' la terapia con i farmaci, ai quali si aggiungono i diuretici per eliminate i liquidi che si creano a causa di questa insufficienza, che in fase acuta ha una mortalita' che puo' arrivare al 40%. I sintomi sono diversi: si va dalla incapacita' di svolgere azioni fino alla sensazione di mancanza di aria (dispnea), palpitazioni ma anche pallore.