domenica 16 ottobre 2011




Roma, 15 ottobre 2011 - E’ iniziata a Oriente la protesta globale degli indignados che, tra oggi e domani,diromperà in più di 900 proteste in oltre 80 paesi in tutto il mondo.

LONDRA - Alla protesta di Londra si è unito ancheJulian Assange. Il fondatore di Wikileaks, a cui la polizia ha impedito di indossare una maschera (come di solito fanno i manifestanti), è stato accolto trionfalmente dall folla che ha ripetutamente scandito il suo nome. Una dei suoi legali, Jen Robinson, ha commentato su Twitter: "Noi non possiamo indossare una maschera per renderci anonimi, mentre questo è consentito ai conti bancari in Svizzera".

MADRID - Gli indignados spagnoli, i primi che che dal 15 maggio hanno dato il via al movimento globale dalla Porta del Sol di Madrid, hanno invitato il principe delle Asturie ed erede al trono, Felipe, a unirsi alla manifestazione per le strade dellla capitale. Lo riferisce il britannico Guardian che ha pubblicato un video del momento dell’incontro tra Felipe e i manifestanti. A Madrid sono sei i cortei, tutti sono confluiti in Plaza de Cibeles.

GERMANIA - Migliaia di indignados sono scesi in strada anche in Germania. Oltre alla manifestazionedavanti alla sede della Bce a Francoforte, anche a Berlino e Monaco di Baviera si sono radunate migliaia di persone che protestano contro l’avidità delle banche. In 5.000 sono partita dalla Alexanderplatz nella capitale diretti alla Porta di Brandeburgo, attraversando il centralissimo Unter den Linden (creato nella Germania imperiale per far sfilare le truppe del Kaiser). Obiettivo degli indignados berlinesi il palazzo della Cancelleria. Un imponente schieramento di polizia in assetto antisommossa ha circondato i palazzi del Potere tra cui la sede del Parlamento, il Reichstag. Altre manifestazioni sono in corso a Colonia, Amburgo, Hannover e Stoccarda.

IL RESTO DEL MONDO - Ma la solidarietà con il movimento americano Occupy Wall Street è iniziata nella notte in Nuova Zelanda dove centinaia di manifestanti hanno marciato per le strade delle principali città. A Wellington 200 persone hanno sfilato per la città e occupato la Civic Square dove intendono rimanere per una settimana. Proteste di massa anche ad Auckland e nell’isola di Christchurch.

In protesta anche la capitale della Corea del Sud dove il movimento 'Occupa Seul' ha bloccato tutte le strade del centro finanziario della città.

La protesta è comunque entrata già nel vivo anche negli Usa dove nella notte sono iniziati gli scontri con la polizia che hanno portato all’arresto di una cinquantina di persone. Tre manifestanti sono stati fermati a Denver: erano accampati davanti al Capitol building, altri 10 a Seattle, Washington e San Diego. Tensioni anche a New York dove sono state arrestate, nei dintorni di Wall Street circa 14 persone.

A Sidney 2000 persone, inclusi i gruppi aborigeni, i comunisti e i sindacati, hanno protestato davanti la Banca centrale di Australia. In mille hanno occupato la città di Melbourne guidati dall’organizzazione OccupyMelbourne.org.

Sull’onda del 'No al nucleare' hanno marciato gli indignados di Tokyo. I manifestanti sono arrivati fino alla centrale di Fukushima, epicentro della crisi, per chiedere un’interruzione immediata delle attività nucleari.

A Manila, nelle Filippine un folto presidio ha affollato l’area antistante l’ambasciata Usa con striscioni e slogan contro l’’imperialismo americano’. Proteste anche a Taiwan dove la manifestazione è stata guidata da un imprenditore, il presidente della Semiconductor Manufacturing Corp, Morris Chang, in protesta contro il gap tra ricchi e poveri del Paese.

PLAUSI DA SEAN PEAN - "Un applauso allo spirito di quello che sta succedendo a Wall Street". CosìSean Penn, una delle star di Hollywood più impegnate sul fronte sociale e politico, ha espresso il suo sostegno al movimento di protesta degli indignati che oggi si sta mobilitando in tutto il mondo.

In particolare su ‘Occupy Wall Street', il premio Oscar ha espresso la speranza che la grande risonanzadata al movimento si accompagni "a una maggiore organizzazione, credo che sia necessario avere una certa pazienza prima che un movimento del genere sia organizzato".
Redazione

Chi sono gli ''indignati'' italiani: la scheda



http://tv.repubblica.it/dossier/crisi-italia-2011/chi-sono-gli-indignati-italiani-la-scheda/78196/76586?ref=HREA-1

''La violenza degli incappucciati in un paese disperato''.





http://tv.repubblica.it/dossier/indignados-italiani-indignati/la-violenza-degli-incappucciati-in-un-paese-disperato/78338?pagefrom=1&ref=HREA-1

Roma brucia: missione compiuta. di Vittorio Zucconi.

zucconi


Se fossi nei trombettieri del governo, andrei molto cauto nell’approfittare di questa catastrofe, come ha fatto puntualmente il solito TGUno, seguito poi dallo stesso Berlusconi con un comunicato ridicolo e offensivo, nel quale esalta proprio quelle forze dell’ordine alle quali il decreto stabilità appena varato dal Consiglio dei Ministri ha tagliato 60 milioni di Euro. Un governo che non sa garantire l’ordine e la sicurezza di una manifestazione autorizzata e pacifica nella propria capitale, che non sa prevedere e prevenire quello che tutti noi avevamo temuto, che permette a centinaia di professionisti dello sfascio di arrivare tranquillamente lungo il percorso annunciato della sfilata addirittura con “uniformi nere e maschere antigas” come dice una trafelata inviata del TGUno che si crede di essere a Kabul, dovrebbe dimettersi, invece di tentare di strumentalizzare le operazioni di questi spaccavetrine. Soprattutto se nello stesso giorno in nessun’altra capitale del mondo – nessuna – dove si sono svolte manifestazioni simili è accaduto nulla di lontanamente simile. Come ha detto il corrispondente da Londra dello stesso TGUno, Antonio Capranica, correttamente informando e involontariamente mettendo in stato d’accusa la città e il governo italiani, “Londra non si è fatta trovare impreparata”. Roma invece sì. Completamente impreparata, nella più benevola delle ipotesi. E Roma chi è, se non chi amministra la città e governa la nazione?


http://zucconi.blogautore.repubblica.it/2011/10/15/roma-brucia-missione-compiuta/



Black Bloc infiltrato

Russia: orfanotrofio-lager, 27 morti per denutrizione.

orfanotrofio russia


Decessi per soffocamento da cibo, un bambino di 11 anni pesava solo 10 kg. Aperta un' inchiesta.


MOSCA - Un orfanotrofio-lager, con una trentina di bambini morti in gran parte per denutrizione o soffocamento da cibo: l'istituto degli orrori è stato scoperto a Miski, nella regione siberiana di Kemerovo, dove sono ricoverati 400 bambini con malattie congenite che impediscono loro di muoversi e/o di mangiare. Negli ultimi due anni e mezzo ci sono stati 27 morti e sono spariti 670 mila rubli (16 mila euro) versati dallo Stato per l' assistenza ai piccoli una volta maggiorenni.
Ora la procura locale ha aperto un'inchiesta e il direttore dell'istituto, indagato per negligenza colposa e abuso d'ufficio, si è dimesso. Tutto è partito dalla morte per denutrizione di un bambino di 11 anni, che pesava solo 10 kg. "Abbiamo visto bambini in tali condizioni solo nei documentari sui campi di concentramento nazista", ha commentato indignato il procuratore Oleg Zaratovski, come riferisce il tabloid Komsomolskaia Pravda. Su 27 decessi, come accertato dalle autopsie, 11 sono stati causati da soffocamento da cibo: le infermiere, infatti, alimentavano per via orale anche i piccoli che dovevano essere nutriti solo con la flebo.

Roma 15 ottobre 2011, il videoracconto delle violenze.



Dopo i danneggiamenti degli incappucciati in via Cavour, con vetrine spaccate, negozi saccheggiati e auto date alle fiamme, le stesse scene si ripetono dalle parti del Colosseo. I manifestanti pacifici gridano “fascisti, fascisti” ai facinorosi cercando di allontanarlii. Ma loro rispondono lanciando fumogeni e sassi contro la maggioranza non violenta del corteo. Dopo ore che i violenti vengono lasciati agire indisturbati, alla fine, in via Labicana, intervengono le forze dell’ordine. Ma sono impotenti. La battaglia si sposta in piazza San Giovanni, dove è già arrivata la testa del corteo pacifico. Nella piazza è il caos e i manifestanti pacifici si trovano nella morsa della guerra fra il “blocco nero” e forze di polizia. E come spesso accade, sono loro i primi a farne le spese.  
di Lorenzo Galeazzi.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/15/roma-15-ottobre-2011-il-videoracconto-delle-violenze/164149/