Carlo De Benedetti sceglie l'ironia per commentare i temi caldi dell'industria e della politica italiana, senza risparmiare battute a Fiat e Silvio Berlusconi. Conversando con Fabio Fazio a 'Che tempo che fa' l'ingegnere tocca questioni spinose come il licenziamento degli operai di Pomigliano e si toglie qualche sassolino su una vicenda che pur chiusa fa ancora discutere come il 'lodo Mondadori'.
''La sua allora e' stata la corruzione del millennio'', risponde De Benedetti a Fazio che gli chiede un commento sulla dichiarazione di Silvio Berlusconi sul Lodo Mondadori: ''I 564 milioni che ho dovuto dare'' a De Benedetti ''non sono la rapina del secolo, ma del millennio'', aveva detto l'ex premier. "La difesa di Berlusconi si basa sul fatto che dei tre giudici ne ha corrotto solo uno... vuol dire che ha risparmiato" aggiunge l'ingegnere.
De Benedetti commenta poi ironico la vicenda dei 19 dipendenti di Pomigliano: "Penso sia andata bene. Poteva fare uno ogni dieci come i tedeschi. Trovo sia inaccettabile". E' una storia "talmente assurda e non capisco che logica possa esserci".
Per l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, il presidente del gruppo L'Espresso ha però anche parole di stima: lo definisce "un grande ristrutturatore, con il merito di aver ristrutturato sia Fiat che Chrysler". Fiat e l'Italia possono ancora stare insieme? Chiede Fazio e De Benedetti risponde che "dipende dalla Fiat. L'Italia quello che poteva fare per la Fiat l'ha fatto 4-5 volte negli ultimi 50 anni". "Quel che bisogna fare - conclude - è fare automobili".
Alle primarie, annuncia infine l'ingegnere, "voterò Bersani: lo conosco, lo stimo è una persona per bene". "Mi dà un senso di tranquillità e stabilità più di qualsiasi altro", spiega. Su Luca Cordero di Montezemolo invece dice: "Credo non scenderà in campo lui ma benedirà una qualche formazione di centro". De Benedetti non si attende novità da Italia Futura: "Due anni che aspettiamo...", sottolinea ironico.
Su una cosa non mi trova d'accordo: la stima che ancora nutre verso Bersani che non ha fatto una seria opposizione nè al governo Berlusconi e nè all'attuale, permettendo che si varassero leggi che danneggiano il lavoro ed i lavoratori.