sabato 4 maggio 2019

Il primo marcio del liberismo.

humantrafficissue

Mi chiedo con quale faccia l’informazione mainstream osi parlare del primo maggio quando ogni giorno si dedica all’umiliazione del lavoro e a creare una narrazione per stroncare ogni tentativo di uguaglianza nel mondo, anche a costo di esaltare mentecatti esecrabili come il golpista Guaidò che adesso fugge per ambasciate conniventi. Con quale faccia osi parlare di diritti e di libertà quando è complice di un sistema che li contempla solo come facciata ricreativa perché al cuore è strutturalmente incapace di concepirli se non sotto forma di diritto di proprietà e di sfruttamento. 
E infatti se solo si raschia la vernice fluorescente con cui viene coperta la realtà, viene fuori il marcio e colano veleni: anzi più la vernice è brillante e spessa, più è vicina alla testa del sistema, più la putrefazione sottostante cresce e comincia a colare nonostante l’opera degli imbianchini dell’informazione.
Prendiamo gli Usa dove il processo neoliberista e neo medioevale fa sentire i suoi effetti con maggiore forza: nonostante tutti i proclami e le statistiche, nonostante la comunicazione insista grottescamente sul sogno americano si verificano fenomeni inspiegabili alla luce del pensiero unico. Per esempio due economisti  hanno pubblicato uno studio sconcertante nel quale evidenziano che dal 1999 al 2013 c’è stato un drastico incremento della mortalità tra i bianchi americani di età compresa tra i 45 anni ai 54 anni che in sostanza ha causata la morte di mezzo milione di persone in più rispetto agli anni precedenti. Sono cifre che non hanno corrispondenza nelle altre etnie e gruppi di età denunciando con chiarezza che è stato l’impoverimento delle classi medie, saccheggiate dai ricchi, a determinare questa sorta di strage silenziosa che avviene nella grandissima maggioranza dei casi per le conseguenze dell’alcolismo. La cosa è particolarmente interessante per l’età della fascia presa in considerazione che comprende la parte di popolazione bianca che dovrebbe essere al vertice della propria carriera e capacità, ma comprende anche gli ex giovani e adolescenti che sono stati esposti per primi all’esplosione nemica e poi soprattutto commerciale della fitness, del “sano”, del benessere, del light mostrandone la natura di facciata sia mentale che sociale visto che essa si è sviluppata proprio mentre una percentuale sempre maggiore di persone cessava di potersela permettere.
E che dire del medesimo Paese dove ogni mese  si inventa un nuovo “genere”, un nuovo ircocervo  da innalzare sugli altari della libertà? Bene sorprendentemente e senza che nessuno ne avesse sentore è diventata la nuova Tailandia: eccolo il piccolo sporco segreto. Il traffico di minorenni in Usa è diventata  l’ attività  in più rapida crescita, la più redditizia dopo droga e armi: ogni due minuti un bambino viene sfruttato dall’industria del sesso e secondo le cifre riportate da Usa today che ovviamente sono molto imprecise per difetto, ogni anno ci sono circa 2,5 milioni di violenze a pagamento su minori. Si stima che circa 100 mila bambini e bambine dagli 8 ai 13 anni vengano venduti ogni anno sul mercato del sesso: alcuni vengono rapiti, altri fuggono di casa e cadono nelle grinfie di questi “imprenditori” del sesso, ma una consistente percentuale viene venduta dai parenti, spesso con la complicità di organi di polizia. E con 800 mila bambini che scompaiono ogni anno, soprattutto fra le fasce di recente immigrazione, non si fa fatica a comprendere le dimensioni del “mercato”. Secondo alcuni questo fenomeno è dovuto alla “pornizzazione di una  generazione”, ma probabilmente di un’intera società privata di centro e di speranze come indicherebbe anche il fatto che  – stando alle testimonianze e ai rapporti che cominciano ad emergere – il sesso con bambini e adolescenti diventa sempre più violento. 
E’ assolutamente chiaro che il traffico di bambini si salda a un continuum che va dalla crescita dei senzatetto, al dilagare di lavori precari e con salari che non consentono di vivere senza aiuto, ai problemi di autostima in un sistema dove le vittime sono costrette a colpevolizzarsi, a un sistema generale di comunicazione che fa dell’ipocrisia la sua cifra. 
Il primo marcio al posto del primo maggio.

mercoledì 1 maggio 2019

Onde gravitazionali, catturati 4 nuovi possibili segnali.


Rappresentazione grafica dell'onda gravitazionale generata dalla fusione di due buchi neri (fonte: T. Pyle/LIGO)

Grazie a Ligo e Virgo, fermento tra fisici e astronomi.

Quattro nuovi 'cinguettii' dall'universo, probabilmente generati da onde gravitazionali, sono stati intercettati ad aprile dopo la riaccensione dei rivelatori Ligo e Virgo negli Stati Uniti e in Italia: i primi tre segnali sembrerebbero riconducibili alla fusione di buchi neri, mentre l'ultimo segnale, catturato il 25 aprile, sta suscitando grande fermento tra gli astronomi perché sembrerebbe provocato dalla collisione di due stelle di neutroni.
Se confermato, questo evento potrebbe rivelarsi una miniera di informazioni come quello che nel 2017 ha permesso l'osservazione della controparte visibile di una sorgente di onde gravitazionali aprendo le porte alla nuova astronomia multimessaggera. La notizia, anticipata su Twitter della collaborazione Ligo della National Science Foundation, è confermata anche dal fisico Giovanni Prodi, dell'Università di Trento e associato all'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), nonché coordinatore dell'analisi dati dell'osservatorio europeo Virgo a Cascina.
"I segnali che abbiamo captato sembrano molto convincenti, ma è troppo presto per fare annunci, perché sono ancora in corso le verifiche che richiederanno qualche mese". L'ultimo segnale intercettato il 25 aprile "sarà quello più difficile da ricostruire - spiega Prodi - perché il fenomeno è stato osservato solo da due rivelatori, mentre il terzo non era in funzione: al momento abbiamo dato agli astronomi informazioni piuttosto vaghe sulla posizione nel cielo e sulla distanza a cui sarebbe avvenuto l'evento, ma contiamo di affinare i dati nei prossimi giorni".
Per ora sembra che la sorgente del segnale sia più debole e lontana di quella individuata nel 2017, e per questo trovarla sarà una sfida ancora più ardua: "la volta scorsa gli astronomi dovettero vagliare una cinquantina di galassie che potevano ospitare l'evento, mentre stavolta saranno migliaia". Probabilmente martedì ci sarà già una prima comunicazione ufficiale, "perché si chiude il primo mese di raccolta dati ed è tempo di fare bilanci".

Remarkable Rocks, Australia.






martedì 30 aprile 2019

Picchiato a morte: 8 fermi,6 sono minori.

 © ANSA

Contestati i reati di tortura e sequestro di persona.

La polizia ha eseguito il fermo di otto persone, di cui sei minori, della cosiddetta "Comitiva degli Orfanelli", considerata responsabile del pestaggio di Antonio Cosimo Stano, il 66 enne deceduto il 23 aprile scorso dopo essere stato picchiato e bullizzato da una baby gang a Manduria. I reati che la Procura contesta ai fermati sono quelli di tortura e sequestro di persona.
Picchiarono a morte anziano, fermati 8 della babygang

Gli agenti di polizia della Questura di Taranto, a seguito delle indagini della procura di Taranto, guidata dal procuratore Carlo Maria Capristo, e della procura per i minorenni, guidata dalla procuratrice Pina Montanaro, hanno dato esecuzione ad otto provvedimenti di fermo di indiziato di delitto nei confronti di altrettanti soggetti (di cui sei minori di età) ritenuti a vario titolo gravemente indiziati in concorso dei reati di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravati.
I video delle aggressioni e delle torture hanno consentito di attribuire responsabilità precise agli otto giovani (6 minori di 17 anni e due maggiorenni di 19 e 22 anni) sottoposti a fermo dalla Polizia perché ritenuti responsabili del pestaggio di Antonio Stano, il 66enne pensionato di Manduria (Taranto) morto lo scorso 23 aprile dopo essere stato picchiato e bullizzato da una baby gang a Manduria. Altri sei minori restano indagati in stato di libertà. La misura cautelare non riguarda l'ipotesi di omicidio preterintenzionale perché si attende il responso dell'autopsia eseguita dal medico legale Liliana Innamorato per stabilire l'eventuale nesso di causalità tra violenze e decesso, o se le percosse abbiano aggravato lo stato di salute di Stano fino a determinarne la morte. Le contestazioni che hanno portato al fermo sono relative ai reati di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravati. I giovani, secondo gli inquirenti, durante gli assalti nell'abitazione dell'uomo e per strada si sarebbero ripresi con i telefonini - poi sequestrati dagli investigatori - mentre sottoponevano la vittima a violenze e torture con calci, pugni e bastoni di plastica, per poi diffondere i video nelle chat di Whatsapp. I componenti della baby gang, che si facevano chiamare "gli orfanelli", si erano accaniti contro il pensionato, ex dipendente dell'Arsenale militare, che soffriva di un disagio psichico ed era incapace di difendersi e di reagire.

"I video circolavano non solo nelle chat ma in tutta la cittadina di Manduria. In tanti sapevano". Lo ha detto il procuratore del tribunale per i minori Pina Montanaro illustrando i dettagli dell'inchiesta sulla morte del 66enne pensionato di Manduria (Taranto), Antonio Stano, deceduto il 23 aprile scorso dopo essere stato bullizzato, rapinato, torturato e picchiato in più occasioni da un gruppo di giovani, otto dei quali (sei minori e due maggiorenni) oggi sono stati sottoposti a fermo.
Ma lo stato dov'è?
Se un cittadino non viene difeso da chi ha il compito di farlo e se nessuno interviene ad aiutare chi è in difficoltà per paura di ritorsioni, succederà che le baby gang cresceranno a dismisura e acquisteranno sempre più potere creando il panico e destabilizzando la popolazione civile.
Il saggio direbbe che il male va sradicato alla radice e senza perdere troppo tempo...: mafia insegna....
Cetta.

L'Italia è fuori dalla recessione, Pil primo trimestre +0,2%.


Shopping nelle vie del centro a Roma.

Stima flash dell'Istat, su base annua aumento dello 0,1%.


Nel primo trimestre dell'anno il Pil italiano (corretto per giorni lavorativi) è cresciuto dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. L'economia è così uscita dalla recessione tecnica dovuta ai due cali consecutivi del prodotto interno lordo registrati negli ultimi due trimestri del 2018, entrambi chiusi a -0,1%. Secondo i dati della prima stima flash dell'Istat, su base tendenziale, cioè nel confronto con il primo trimestre 2018, la crescita è stata dello 0,1%.

I dati comunicati dall'Istat mettono in evidenza "il positivo andamento del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che scende a marzo al 10,2%". Lo afferma il ministro dell'Economia Giovanni Tria commentando i numeri resi noti dall'Istituto di statistica. Da segnalare in particolare, "oltre all'aumento dei giovani occupati e delle posizioni permanenti, il miglioramento del tasso di occupazione che risale al 58,9%, tornando ai livelli massimi da aprile 2018. Numeri che testimoniano la solidità e la tenuta dell'economia italiana".

All'inizio del 2019 l'economia italiana ha registrato "un moderato recupero che ha interrotto la debole discesa dell'attività registrata nei due trimestri precedenti". Nel complesso, "l'ultimo anno si è caratterizzato come una fase di sostanziale ristagno del Pil, il cui livello risulta essere nel primo trimestre del 2019 pressoché invariato rispetto a quello di inizio del 2018". E' il commento dell'Istat ai dati sul Pil del primo trimestre 2019, chiusosi con un aumento dello 0,2% rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno.

La crescita del Pil acquisita per il 2019 (quella che si otterrebbe cioè se i prossimi tre trimestri si chiudessero con una variazione nulla del prodotto interno lordo) è pari a +0,1%. Lo comunica l'Istat in base ai dati preliminari dei primi tre mesi dell'anno che mostrano un aumento congiunturale dello 0,2%.

A 11 anni dall'inizio della crisi economica, il Pil italiano è ancora del 5% inferiore ai livelli precrisi, nonostante il moderato rimbalzo dei primi tre mesi del 2019. Il dato emerge dal confronto tra le ultime rilevazioni Istat sul primo trimestre di quest'anno e il primo trimestre del 2008, considerato il picco precedente la grande recessione.

Di Maio, direzione giusta, avanti come un treno - "L'Italia fuori dalla recessione dimostra che la direzione intrapresa è quella giusta". Lo afferma il vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio commentando i dati sul Pil appena diffusi dall'Istat secondo i quali nel primo trimestre 2019 si registra un +0,2% sui tre mesi precedenti. "Andiamo avanti come un treno verso il cambiamento", ha concluso Di Maio.

Salvini, bene ma ora flat tax senza dubbi - "I dati positivi sul Pil, sul lavoro e sulla ripresa economica impongono al governo una doverosa e sostanziale riduzione delle tasse. È obbligatorio realizzare al più presto la Flat Tax per imprese, lavoratori e famiglie, come da contratto di governo, senza dubbi o ritardi." Così il vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini.

lunedì 29 aprile 2019

MARTE, dopo la scoperta della “Stonehenge marziana”, trovati altri siti Megalitici nella regione di Nilosyrtis Mensae. - Massimo Fratini

La Mars Orbiter Mission, nota anche con la denominazione informale di Mangalyaan, è stata la prima missione per l’esplorazione di Marte dell’Indian Space Research Organisation (2014-2015) e orbitando intorno al Pianeta Rosso, aveva scattato alcune immagini nella regione di Nilosyrtis Mensae, una zona di Marte che si trova nel quadrilatero Casius, a nord ovest di Utopia Planitia. In alcune di queste fotografie spettacolari sono state trovate, oltre alla MarHenge (la Stonehenge marziana), una zona in cui vi sono due cerchi di pietre con alcune rocce sparse ma disposte in modo circolare e che fanno pensare a due siti megalitici.
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I ricercatori che hanno scoperto la prima collina di rocce megalitiche, l’hanno rinominata “MarsHenge”, appunto una sorta di Stonehenge marziana. Come detto sopra, in altre immagini scattate dal Mars Orbiter Mangalyaan, sono visibili due cerchi di pietre, ovvero formazioni rocciose circolari, che fanno pensare alla presenza di altri siti megalitici nella regione Nilosyrtis Mensae.
presenza di siti megalitici nella regione Nilosyrtis Mensae
Nell’immagine ad alta risoluzione della collina MarHenge (foto sotto), si possono osservare due cerchi di pietre e un quadrato nel suo centro. Questa non è la prima volta che vengono osservate formazioni rocciose e altre strutture misteriose in decine di foto di Marte, poi per giunta sempre disposte a cerchio. Abbiamo trovato misteriose piramidi, cupole, sfingi e tanto altro ancora, ma ora questa formazione di rocce chiamata MarsHenge continua a far discutere gli esperti, appassioanti di UFO e Alieni e poi gli scettici.
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La formazione misteriosa poggia su un cumulo che sale dalla terra ed è  chiaramente visibile come sia circondata da un fosso.  Questa formazione rocciosa misteriosa assomiglia chiaramente alla ben nota Stonehenge in Gran Bretagna ed è molto improbabile che sia il risultato di Madre Natura.
stonehenge_marshenge
E’ possibile che siamo di fronte ai resti di un antico monumento su Marte o a una più antica costruzione? Questo indica che antiche civiltà aliene hanno abitato il Pianeta Rosso migliaia di anni fa, come alcuni scienziati suggeriscono. L’immagine fornita dall’Orbiter è una delle fotografie più controverse di Marte non sarebbe un effetto ottico o un fenomeno naturale.Le persone che hanno esaminato l’immagine e l’hanno confrontata con una fotografia della veduta aerea di Stonehenge credono che queste due immagini messe a confronto abbiano certe somiglianze che non possono essere trascurate.
Risultati immagini per Stonehenge" on Mars
Altri cerchi di pietre e sospetti siti megalitici compaiono nelle immagini della missione indiana Mars Orbiter Mission, nota anche con la denominazione informale di Mangalyaan. Le fotografie scattate a nord ovest di Utopia Planitia, mostrano sospetti siti megalitici con blocchi di pietre anche triangolari, forse residui di vecchie Stonehenge, ma che potrebbero essere andate quasi distrutte con il passare del tempo e solo attraverso le fotografie satellitari, sono ancora visibili nella loro forma e geometria.
Gli scettici dicono che non ci sia niente di speciale nelle immagini e che i blocchi di pietre fotografate dal satellite indiano sulla superficie del Pianeta Rosso, non hanno analogie di sorta a quelle che si trovano in Gran Bretagna. E sostengono che questi cerchi di pietre possono essersi formati come risultato di processi naturali, previsti anche qui sulla Terra. Per alcuni ufologi e cacciatori di alieni, è possibile che queste formazioni rocciose circolari possono essere strutture artificiali e non il risultato di Madre Natura o il fenomeno ottico della pareidolia.
Ipotesi affascinanti, ma improbabili.