Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
giovedì 30 novembre 2023
Questo è il DAVID di MICHELANGELO! - Simone Terreni
mercoledì 29 novembre 2023
Auto ad idrogeno - Luciano Atzeni
Mentre da noi si cercano le ultime gocce di petrolio, in Australia viene commercializzata la prima auto ad idrogeno, con tanto di stazioni per la ricarica in soli 5 minuti.
L’auto percorre 900 chilometri con un pieno e mentre si muove purifica l’aria.
Per la prima volta la tecnologia del fuel cell ad idrogeno viene applicata di serie su un’autovettura commercializzata e che soprattutto permette di avere un’autonomia così significativa, con tempi di ricarica bassissimi.
Si tratta della Hyundai Nexo un auto di piccola cilindrata che batte tutti i produttori di auto mondiali e stabilisce un record di sostenibilità, con un carico di 6,27 chilogrammi di idrogeno purifica 449.100 litri di aria durante il tragitto (quanto il consumo del respiro di 33 persone per un giorno intero) e dal suo tubo di scarico emette solo acqua. Questa automobile non produce CO2, nè altre emissioni inquinanti; basti pensare che un veicolo equivalente, con motore a combustione tradizionale, sulla stessa distanza emette circa 126 kg di CO2.
Il motore ad idrogeno entra così nel mercato delle auto e punta ad affiancarsi a quello elettrico tra le soluzioni di mobilità sostenibile che il mondo sta adottando. La Hyunday diventa così la prima casa automobilistica mondiale a produrre un veicolo a celle a combustibile a idrogeno per il mercato.
L’auto monta un sistema di celle a combustibile a idrogeno che per generare elettricità fa passare il gas attraverso una struttura membranosa dove incontra l'aria presa dall’ambiente esterno, un processo che alimenta un motore elettrico. L'elettricità generata in eccesso, compresa l'energia accumulata durante la frenata, viene immagazzinata in una batteria agli ioni di litio. Il rifornimento della Nexo impiega 5 minuti.
La prima nazione dove l’auto è stata messa in vendita è l’Australia, dove sono state costruite anche le prime stazioni di rifornimento.
Una vera visione di futuro sostenibile.
#autoidrogeno #idrogeno #savetheplanet
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Ogni giorno riescono a fare sempre peggio rispetto al giorno prima. - Giuseppe Salamone
Adesso hanno deciso di consegnare tra le grinfie del mercato dell'energia 5 milioni e mezzo di famiglie italiane.
Il regime di mercato tutelato è resistito perfino con Renzi e Draghi, ma non ce l'ha fatta con il governo Meloni, quello patriota e sovranista che minacciava multinazionali, banche e "burocrati de Bruxelas" in campagna elettorale per poi diventare la loro sostenitrice e curatrice dei loro interessi più accanita che Thatcher spostati!
Dopo aver fatto zero per inflazione, caro prezzi e caro carburante, con la scelta di eliminare appunto il mercato tutelato dell'energia lasciando campo libero alle multinazionali, si lava le mani anche sulle bollette facendo in modo che decine di milioni di italiani vengano inghiottiti nella voragine dei grandi fondi finanziari senza uno straccio di sensibilizzazione e salvaguardia.
Questo perché aziende come ad esempio Iren, Acea, Estra, A2a, ed Hera che sono società quotate in borsa e detenute in larga parte dai grandi fondi finanziari, avranno carta bianca sulle bollette della luce e del gas. Ovviamente l'unica cosa a cui penseranno è a come spennare per bene i cittadini italiani consegnati loro da Meloni e Company come se fossero agnelli sacrificali.
Io mi chiedo e chiedo soprattutto a chi l'ha votata: l'avete votata per fare queste robe qua?
T.me/GiuseppeSalamone
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Menroe: le prove di una tecnologia avanzata. - Minerva Elidi Wolf
martedì 28 novembre 2023
TRE INVENZIONI "MODERNE DAL PASSATO. - Minerva Elidi Wolf
lunedì 27 novembre 2023
Rilevata misteriosa particella ultra energetica proveniente dallo spazio. - Angelo Petrone
Su Science pubblicato uno studio su raggio cosmico “precipitato” dallo spazio sul nostro pianeta, senza che sia chiaro da dove provenga o cosa sia esattamente
Una nuova particella è stata scoperta dai ricercatori dell’Università Metropolitana di Osaka e dello Utah e sta intrigando gli scienziati. La ragione? La sola particella è un milione di volte più energetica dell’energia prodotta nei più potenti acceleratori di particelle mai realizzati. Le è stato dato il soprannome di Amaterasu, come la divinità del sole nella mitologia giapponese – e proprio come quella figura, anche la particella ha un’origine avvolta nel mistero. Toshihiro Fujii, ricercatore dell’Università Metropolitana di Osaka, ha spiegato che ancora non si sa da dove provenga la particella né quali processi ne abbiano portato la creazione. Amaterasu è stata rilevata nel 2021 dall’esperimento Telescope Array, composto da più di 500 rilevatori in un’area di 700 km², posizionati per identificare raggi cosmici ultraenergetici. La sua energia è tale che, inizialmente, il team ha rifatto i calcoli, perché pensavano che il rilevamento fosse un errore strumentale. La particella ha un’energia di 224 exa-elettronvolt (Eev), dove ogni Eev equivale a 10¹⁸ elettronvolt. In altre parole, Amaterasu ha un livello energetico paragonabile ai 320 EeV della particella chiamata Oh My God, rilevata nel 1991 nei raggi cosmici più energetici conosciuti.
I raggi cosmici provengono dagli eventi più energetici dell’universo e sono costituiti da particelle con diversi livelli di energia. Quando raggiungono l’atmosfera terrestre, si scontrano con altre particelle e formano una pioggia di nuove particelle, che possono essere rilevate da strumenti come il Telescope Array. Secondo Fujii, Amaterasu è il frutto di qualche fenomeno estremamente energetico nell’universo, ma per scoprirlo è necessario prima determinarne l’origine. “Una possibilità è che sia stato accelerato da fenomeni estremamente energetici, come un lampo di raggi gamma o un getto proveniente da un buco nero supermassiccio che si è diretto al centro di un nucleo galattico attivo“, ha suggerito. Il team di ricercatori ha analizzato le caratteristiche di questo raggio cosmico e ha concluso che, forse, proveniva da qualche fenomeno fisico sconosciuto alla scienza. “Nel caso della particella Oh My God e di questa nuova, si ricostruisce la traiettoria fino alla sua origine e non c’è nulla di abbastanza energetico per produrla. Questo è il mistero: cosa sta succedendo?“, ha osservato il coautore John Matthews.
Chrysina limbata. - David Attenborough
No, non è cromo, è una meraviglia naturale di un insetto originario del Costa Rica.
Chrysina limbata è una specie di scarabeo che si trova in Costa Rica e nelle foreste pluviali tropicali del Messico e del Sud America.
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