L' incisione sulla pietra a Meroe, nella Nubia, sembra rappresentare un missile pronto al decollo o un'antenna, certamente copiata come era uso degli Egizi da un altra ancora più antica, ci porta indietro nel tempo quando Thot abitava la terra e annientava i suoi nemici "sputando fiamme" con l'Occhio di Ra.
Thot ritenuto l'inventore della lingua, della scrittura, e della matematica anche considerato astronomo fu considerato il dio della Saggezza, della Scienza, e dell'Energia. I testi dicono che gli antichi egizi lo chiamavano "Dehuti", cioè "quello di Dehut". Si dice provenisse da una terra d'occidente che aveva due enormi vulcani, dove il sole un giorno si oscurò e tutti fuggirono attraverso il mare.
Era forse originario di Atlantide? Il papiro magico 500 lo definisce "..babbuino di sette cubiti ( 3 metri ) il cui occhio è d'oro, il cui labbro è di fuoco..." Praticamente un gigante. Thot il "tre volte grande", il Trismegisto. Nel testo sembra sia arrivato dal cielo sceso su un tumulo di terra noto come la "collina primordiale".
Nel tempio di Meroe, si trova la raffigurazione di un cono, la camera celeste che somiglia ad una capsula spaziale, con la quale Thot sarebbe atterrato, insieme a otto compagni, sull'isola delle due fiamme a Ermopoli.
I sacerdoti di quella città, in onore di questi uomini, la chiameranno "Chemenu": la città degli otto. Anche nel Nihongi, i più antichi testi del Giappone, formato da trenta volumi storici, ci raccontano di otto persone che scesero dal cielo e atterrarono "con fragore assordante" in mezzo ad una nuvola di fumo.
A Ecbatana, antica capitale dei Medi, sconosciuti esseri discesero dal cielo su "destrieri di metallo". Sembra che l'oggetto in grado di scendere sulla terra si trovava a Eliopoli e il suo nome era: "Ben Ben".Un testo di Abido ci dice che avesse la forma conica. Dai testi delle piramidi sappiamo dove veniva custodito e che sei edifici, come quello di Eliopoli, furono eretti dalla quinta dinastia (2480-230 a.C.) per ricordare gli dèi del cielo e per custodire i loro "Occhi". Le città di Dendera, Edfu, Abido vengono indicate, in alcuni testi, come luoghi di ricovero degli occhi volanti. Alcune zone dei loro templi erano interdette ai profani e considerate sacre.
L'ingegnere tedesco Hans Herbert Beier seguendo le indicazioni fornite da Ezechiele ha ricostruito un tempio che presenta una rampa di manutenzione a diversi piani, che si allarga verso l'alto, con officine e alloggi per gli equipaggi e consente l'accesso ad un veicolo dalla curiosa forma a trottola, come quello elaborato dall'ex progettista della NASA Josef Blumrich, sempre seguendo le dettagliate descrizioni del profeta Ezechiele.
Nelle città di cui sopra vi sono delle rampe considerate "scale rituali". Il Dio Ptah fece costruire una struttura particolare, dove da una finestra si poteva ammirare la barca con la quale Ra era giunto sulla terra, ossia il Ben Ben. La stele funeraria del Faraone Pi-Ankhi recita: "...s'inerpicò sulla scala per raggiungere la grande finestra e vedere il dio Ra dentro il Benben. Da solo spostò la leva e aperte le duplici porte, scorse suo padre Ra nello splendido santuario Het-Benben. Vide Maad, la barca di Ra e Sektet il vascello di Aten."