sabato 12 settembre 2009

Allevare un figlio.

Sono stata e sono ancora mamma di adolescenti, due hanno superato di gran lunga l'età adolescenziale, una lo è ancora.

Non ho mai avuto problemi con i primi due, non ne ho con l'attuale.

Sono una mamma fortunata?

Forse, ma mi piace pensare che pur essendo stata impegnata con il lavoro e il governo della casa, non ho mai tralasciato di seguire i miei figli.

Io conosco tutti gli amici dei miei figli, da quando frequentavano le medie, i licei, ora molti di loro sono sposati, hanno figli, ma ancora mi vengono a trovare.

I figli non vanno messi al mondo e poi abbandonati a se stessi, i figli vanno seguiti sempre a discapito di quelle che sono le aspirazioni e gli interessi personali.

Il compito di un padre o di una madre, dal momento in cui si decide di mettere al mondo i figli, è il "sacrificio, l'annullamento di se stessi", come hanno fatto con noi i nostri genitori.

Con questo non voglio condannare i genitori meno fortunati di me, perchè non è mio compito giudicare chi non conosco, ma solo dare un po' della mia esperienza a chi ha ancora figli adolescenti.

I figli vanno seguiti, amati, guidati: loro non hanno la nostra esperienza, gliela dobbiamo trasmettere noi, senza, però, interferire sul loro carattere.

Educare, dal latino educere, significa proprio questo: tirare fuori le potenzialità di ognuno.

Nessun commento:

Posta un commento