Saranno contenti i delatori di Di Pietro e Grillo, gli unici che non gliele mandano a dire, ma gliele dicono proprio, o che ci informano.
Questi delatori, spregevoli sostenitori del PD, il partito che non sa dove e come collocarsi, che ha perso la sua identità, che si è dissociato da tutti e tutto, che ha permesso che un "conflitto di interessi" approdasse sullo scranno più alto in parlamento, hanno regalato la vittoria ad un piduista.
Che differenza c'è tra loro e i mercenari della politica?
Entrambi contribuiscono a mantenere una situazione incerta, destabilizzante.
Io non so dove il PD voglia approdare, di una cosa sono certa, debbono ritrovare se stessi, si sono persi in un oceano di forse, ma, se.
Vi sono troppi comandanti, e nessuno di questi vuole sacrificarsi per designare, finalmente, un capo carismatico con un carattere forte, un condottiero che riporti la sinistra a riguadagnare la credibilità ed il rispetto che merita un partito di sinistra, quella che protegge i lavoratori che sono, poi, l'unico e vero sostegno di una nazione.
Che vadano a fare in cu...o i vari Fassino, D'Alema, Franceschini e Bersani stesso: gli manca il carisma perchè abbarbicati al loro potere o perchè senza carattere.
Io sento di appartenere alla ideologia di sinistra, ma non mi sento più rappresentata da questa sinistra composta da padroni assoluti e sempiterni, mi manca il terreno sotto i piedi e, conscia del fatto che il mio voto può fare la differenza, voto il meno marcio o chi, almeno, dice pubblicamente ciò che anch'io direi.
Meglio Di Pietro, Grillo, Vendola che, con tutti i difetti possibili riscontrabili in comuni esseri umani, sono ancora gli unici che mi ispirano fiducia.
Comprendo la tua esasperazione, che è anche la mia, ma qualche osservazione è opportuno svolgerla. Un capo carismatico non si designa ma si impone. Io però credo che non occorra un capo carismatico ma un gruppo politico solido, compatto, coriaceo, che contribuisce ad esprimere una politica non imposta dall'alto ma accettata da tutti, insomma, occorre un 'primus inter pares' e non c'è. Neanche l'elettorato è stato capace di enucleare il leader, anche quando contava qualcosa, oggi meno che mai. Oggi il Parlamento, com'è noto, viene nominato dai segretari di partito. La mancanza di un gruppo dirigente di prestigio ha azzoppato gravemente l'azione delle forze di centro-sinistra. Quanto alla 'vittoria di Pirro' di Berlusconi, Gianfranco Fini si è fatto impallinare come un pollo da chi temeva un regime di instabilità politica nello scenario mondiale della crisi prima finanziaria e adesso economica. Come? Rinviando di un mese la discussione della mozione di sfiducia per un preciso input del capo dello Stato. Quando l'ho capito, leggendo oggi un articolo di Marco Travaglio e uno de La Stampa sono rimasto di sasso. Specialmente l'articolo de La Stampa è esplicito. Fini è stato impallinato e adesso che l'ha capitosi rode il fegato. Un mese fa Berlusconi era bollito, dargli un mese di tempo gli ha consentito di prodursi in ciò in cui è veramente forte, catturare parlamentari per parare il colpo e c'è riuscito. Ancora una-due settimane e la divaricazione dei voti sarebbe stata più importante. Adesso è tardi, è difficile che potrà portare dalla sua parte al molto poco onorevoli deputati. Quindi, avrà vita breve, perché tutti i componenti del suo governo sono degli eletti e o fanno i ministri, vice ministri, sottosegretari o stanno in aula per le votazioni. Ne vedremo delle belle, a breve scadenza.
RispondiEliminaSpero tanto che ciò che dici si avveri. Anche mio marito la pensa come te, ma io credo che l'ignominioso sia in grado di comprare altri mercenari. La politica non è mai stata pulita, ma adesso è arrivata a toccare il fondo.
RispondiEliminaSono delusa e schifata.
Non pensavo che si potesse arrivare a tanto.
Perché non hai mai diretto un carcere! ;-)
RispondiEliminaHai ragione, mio buon amico, non ho la tua stessa esperienza. :-)
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