Silvio Berlusconi è il più grande truffatore della storia italiana. Non lo dico in senso penalistico. Non voglio occuparmi dei suoi processi. Lo dico in termini politici. Il 14 dicembre, ha consumato una colossale truffa politica ai danni del Paese e del Parlamento. Ha chiesto la fiducia delle Camere, per preparare il terreno alle elezioni anticipate. Silvio Berlusconi è il più grande truffatore della storia italiana. Non lo dico in senso penalistico. Non voglio occuparmi dei suoi processi.
Lo dico in termini politici, e mi spiego. Col voto del 14 dicembre, il presidente del Consiglio ha consumato una colossale truffa politica ai danni del Paese e del Parlamento. Egli ha chiesto la fiducia delle Camere, presentando un programma di governo, ma, in realtà, il suo obiettivo era l'esatto opposto. Soprattutto nelle ultime settimane, egli si è speso molto, anche in prima persona, per convincere i riottosi e raccattare i consensi necessari per restare a Palazzo Chigi. Ha invocato l'interesse nazionale, la crisi economica, lo spettro della speculazione internazionale, l'urgenza delle riforme, per dimostrare la necessità di dare un governo al Paese. Mentiva, ingannando il Paese e il Parlamento. Egli non aveva e non ha alcuna intenzione di governare il Paese, ma vuole solamente andare alle elezioni, il più presto possibile, con questa legge elettorale, e senza dare tempo alle opposizioni di organizzarsi.
Il voto di fiducia delle Camere, ottenuto anche con modalità assimilabili a consolidate pratiche corruttive, non gli serviva per governare, ma solo per dimostrare all'opinione pubblica, e sopratutto al Capo dello Stato, che nel Parlamento non esiste numericamente una maggioranza alternativa al suo governo. Insomma, come ha ossessivamente ripetuto in queste settimane, o lui o le elezioni. Un uso così spregiudicato del Parlamento e del voto di fiducia non ha eguali in nessun'altra democrazia parlamentare del mondo. L'anomalia berlusconiana è anche questo. In queste ore e nei prossimi giorni il presidente del Consiglio si affannerà ancora, o farà finta di farlo, per assoldare qualche altro ascaro. Qualcuno lo troverà pure, probabilmente fra i vecchi fascisti, quelli che a parole sono tutti onore e valori, ma non cambierà nulla. Non cambierà sopratutto il suo piano. Quando, nelle prossime settimane, il governo comincerà a collezionare bocciature parlamentari a ripetizione, Silvio Berlusconi salirà al Quirinale, manifesterà al Capo dello Stato le sue difficoltà, accuserà di irresponsabilità le opposizioni e chiederà lo scioglimento delle Camere e nuove elezioni. Molto probabilmente per la fine di marzo. Berlusconi aveva davanti a sé una strada diversa. Gliel'avevano indicata, sia Gianfranco Fini, che Pierferdinando Casini. Una crisi parlamentare, per mettere insieme una maggioranza più ampia, con un programma adeguato alla gravità dell'ora. Avrebbero consentito persino che a guidarlo fosse ancora lui. La legislatura sarebbe arrivata sino alla fine, il Parlamento avrebbe potuto fare le riforme e le leggi necessarie per la ripresa della produttività, il Paese sarebbe stato posto al riparo da ogni turbativa interna e internazionale. Invece, no. A Berlusconi non interessa la governabilità del Paese. Lui vuole solo sbarazzarsi di ogni opposizione. Ha puntato, con ogni mezzo, alla maggioranza, ma porterà il Paese alle elezioni. Approfittando anche di una legge elettorale, che gli regala un premio di maggioranza, inferiore per ampiezza solo a quello dellalegge Acerbo, che dette il potere a Benito Mussolini, spianando la strada alla dittatura.
Prepariamoci, quindi, a una lunga campagna elettorale. Sarà durissima, senza esclusione di colpi, e, temo, anche virulenta, se non addirittura violenta. Le avvisaglie ci sono tutte e sono preoccupanti. Il Paese ne uscirà stremato e lacerato, ma gli italiani debbono tenere a mente, sin da oggi, che tutto questo è stato scientificamente voluto e preordinato da un solo uomo, che non è solo un grande truffatore, ma anche un insano irresponsabile.
Salvatore Tatarella
Se lo dice Salvatore Tatarella, figlio di Pinuccio, c'è da crederci a 360°!
RispondiEliminaNon lo conoscevo, mi sono documentata.
RispondiEliminaTu lo conosci?
Si, il padre, DEFUNTO, la vera testa d'uovo di AN.
RispondiEliminaNon mi sembra che tu lo abbia in grande considerazione....
RispondiEliminaBada che 'testa d'uovo' è un complimento, ma io non sono mai stato di destra!
RispondiEliminaNon ho mai pensato che tu fossi di destra...ma ora incomincio ad avere dei sospetti...
RispondiEliminaScherzo, naturalmete.
Io il tizio non lo conoscevo, non ne avevo mai neanche sentito parlare.
PS. Auguri per il tuo compleanno, trentasette anni sono una bellissima età, goditela!
;-D
Nuovamente grazie!
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