Secondo il garante della Concorrenza, il gruppo televisivo prendeva con molta calma le richieste di disdetta dei servizi aggiuntivi a pagamento.
Mediaset Premium dovrà sborsare una multa da 200mila euro per ordine dell’Antitrust. Il garante della Concorrenza ha ritenuto che il Biscione, nell’ambito dei
suoi servizi sul digitaleterrestre, abbia consapevolmente evaso alcune richieste di recesso pervenutegli da abbonati che volevano disdire il servizio “Easy Pay”. Insomma, gli utenti volevano liberarsi del servizio aggiuntivo rispetto ai pacchetti base, ma Mediaset li accontentava con molta calma. E intanto continuava ad addebitare.
MULTONE – L’Antitrust, sommerso di reclami, ha spiccato una sostanziosa multa che ora Mediaset dovrà sborsare.
L’autorita’ Antitrust ha comminato a Rti – Reti Televisive Italiane (gruppo Mediaset), una sanzione da 200.000 euro per pratica commerciale scorretta in relazione alla fatturazione agli abbonati “Easy pay” dei canoni per l’abbonamento “Mediaset Premium” anche dopo che gli abbonati avevano esercitato il diritto di recesso dal contratto. La decisione dell’authority, si legge nel testo della delibera, prende avvio da numerose segnalazioni pervenute nel periodo dicembre 2009-febbraio 2011. Il procedimento dell’Antitrust ha avuto avvio il 9 dicembre 2010 e si e’ svolto attraverso una serie di comunicazioni con Rti e di accertamenti, al termine dei quali l’Antitrust ha verificato l’esistenza di una pratica di ampia portata circa l’inefficiente gestione delle richieste di recesso da parte dei clienti e la conseguente interruzione della fatturazione ai clienti del servizio Mediaset Premium.
I numeri sono presto detti. Secondo l’Antitrust, sul totale delle richieste di recesso pervenute a Mediaset, un buon 10% veniva sostanzialmente evasa. E non da indagini dell’Antitrust, visto che una buona percentuale dei reclami è stata riconosciuta e ammessa dalla stessa azienda.
Le parole del garante della Concorrenza sono nette.
Le dimensioni del fenomeno non sono dettagliate nel provvedimento ma come ordine di grandezza l’Antitrust scrive di (100.000-500.000) richieste di recesso/disdetta registrate tra dicembre 2009 e di circa (5.000-60.000) reclami per tardiva cessazione dell’abbonamento, di cui il (20-80%) riconosciuti fondati dalla stessa Rti. L’Antitrust sottolinea anche la consapevolezza di Rti circa la natura e la dimensione del problema e il fatto che non siano state prese adeguate misure atte a superarlo. Contro il provvedimento dell’Antitrust e’ possibile ricorso al Tar del Lazio entro 60 giorni.
COMPORTAMENTO CONSAPEVOLE – RTI era dunque consapevole della pratica che veniva messa in piedi dai suoi impiegati, e non fece assolutamente nulla per fermarlo. Così, la multa, vista l’ammissione da parte dell’azienda, sarebbe addirittura meritata. Secondo il Codacons, che si è fatto portavoce della gran parte dei reclami all’azienda, la battaglia è vinta.
Un’importante vittoria dei consumatori”. Cosi’ il Codacons giudica la multa da 200mila euro inflitta dall’Antitrust a Rti. “La vicenda – spiega l’associazione – nasce da una nostra diffida inviata lo scorso anno a R.T.I. – Reti Televisive Italiane Spa, Antitrust e Agcom, nella quale si denunciavano i comportamenti scorretti dell’azienda con riferimento proprio alle modalita’ di recesso e disdetta dei servizi Mediaset Premium”.
Contro il provvedimento dell’AGCM è proponibile l’appello ante il Tar del Lazio. Ma RTI ha ammesso la gran parte delle violazioni, per cui ci si potrebbe aspettare che non impugnerà la sentenza. Ma staremo a vedere.
http://www.giornalettismo.com/archives/122830/lantitrust-multa-di-200mila-euro-a-mediaset/2/
Nessun commento:
Posta un commento