Mentre in Libia va in scena la prima azione militare dei tornado italiani, a Roma la spaccatura nel governo è sempre più evidente. Nei giorni scorsi, dopo l'annuncio dei bombardamenti da parte di Berlusconi, Bossi si è ribellato, il Consiglio dei ministri è saltato e il ministro dell'Interno Maroni ha rincarato la dose: "Non siamo in Aula solo a pigiare i pulsanti" (leggi l'articolo di Elena Rosselli). L'asso nella manica della Lega è il ministro dell'Economia: "Per finanziare nuove missioni all’estero non ci sono fondi, a meno che non si aumentino di due centesimi le accise sul carburante". Il premier minimizza, dice che Tremonti è al lavoro insieme a lui per ricucire con la Lega. E sostiene di essere tranquillo rispetto all'eventualità di un voto in Parlamento. Questa mattina la mozione del Pd è stata calendarizzata: la Camera si dovrà esprimere il 3 maggio. Sarà l'occasione per verificare davvero la tenuta della maggioranza (leggi l'articolo).
VIDEO - BORGHEZIO: "BERLUSCONI E' SOLO UNO SCARSO IMITATORE DI MUSSOLINI"
MILANO, LEGA: "PDL PARLI DELLA CITTA' E NON DEI TRIBUNALI".
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MILANO, LEGA: "PDL PARLI DELLA CITTA' E NON DEI TRIBUNALI".
Maroni e la Lega lo hanno capito solo adesso o lo dicono solo perchè gli incominciano a venire le scarpe strette anche a loro?
RispondiEliminaDi B. non c'è da fidarsi, Fini e i suoi se e sono accorti dopo 15 anni, ora sta aprendo gli occhi anche la Lega che non ci sta a dividersi la torta con gli Irresponsabili.
Bossi lo diceva "mai con Berlusconi, è un mafioso", cosa è successo dopo?
Eppure non è che ci voglia tanta intelligenza per capire che B. è in politica per salvaguardarsi dai processi che si tira addosso per la sua innata disonestà mentale.