domenica 15 maggio 2011

Municipalità, trentacinque nomi sospetti La Digos ha inviato un elenco in Prefettura


L'individuazione dei cognomi anche da parte dei carabinieri. Ci sarebbe una ripartizione trasversale degli incandidabili tra destra e sinistra.

NAPOLI— Spulciando i casellari giudiziali dei candidati napoletani per le municipali, polizia e carabinieri hanno trovato di tutto. Fonti politiche parlano di ventisette nominativi inviati dalla Digos di Napoli alla Prefettura, mentre i carabinieri, riferiscono fonti dell’Arma, hanno comunicato una lista di otto nominativi. Le forze di polizia mantengono stretto riserbo sulla faccenda, che si presterebbe, altrimenti, a facili strumentalizzazioni.
Ad ogni modo, il capo della Digos di Napoli si limita a spiegare che il numero di nominativi inviati in Prefettura è di molto superiore a ventisette, e che i reati commessi dai candidati— si parla di sentenze passate in giudicato— sono più svariati.

Alcuni politici parlano di una ripartizione trasversale degli incandidabili, che apparterrebbero dunque quasi tutti i partiti presentatisi in occasione delle elezioni del 15 e 16 maggio. La polizia non ha la responsabilità di decidere in merito all’eventuale incandidabilità di soggetti con precedenti penali. A dover decidere in questo senso è la Prefettura, che in una nota spiega: «proseguono senza sosta le verifiche sui candidati per l’accertamento di eventuali cause ostative previste dall’articolo 58 del decreto legislativo 267 del 2000, anche se dal momento dell’intervenuta affissione dei manifesti elettorali, le commissioni elettorali, secondo un costante orientamento del Consiglio di Stato, non possono più cancellare i nominativi degli incandidabili dalle liste» . In buona sostanza, anche nel caso in cui venisse acclarata l’incandidabilità di un soggetto, questi non potrebbe comunque essere cancellato dalle liste elettorali.

«Eventuali casi di incandidabilità — prosegue la Prefettura— faranno scattare la denuncia alla Procura della Repubblica per falsa dichiarazione dei candidati e la segnalazione al Consiglio comunale neo-eletto affinché in sede di convalida prenda atto della nullità della elezione dei soggetti che presentano cause ostative» . In buona sostanza, gli incandidabili rimarranno in lista, e soltanto dopo l’avvenuta elezione, in sede di convalida, si potrà procedere alla loro rimozione. Il fenomeno delle liste inquinate raggiunge il suo apice nell’hinterland partenopeo, dove sembra che i candidati non abbiano alcuna preoccupazione davanti al fatto di proporre il proprio nominativo anche in condizioni per così dire «delicate» . Risalgono a una decina di giorni fa i quaranta arresti effettuati dai carabinieri di Napoli, guidati dal colonnello Mario Cinque, che hanno praticamente «commissariato» il Pdl di Quarto.

Fra le persone raggiunte dall’ordinanza dei pm della Dda napoletana Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio e Maria Cristina Ribera, figurano anche due candidati del Pdl. Si tratta di Salvatore Camerlingo, cugino del boss Salvatore Liccardi, e di Armando Chiaro. I due sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta sul clan camorristico Polverino e sul traffico di droga gestito dal clan tra l’Italia e la Spagna. La fase pre-elettorale, inoltre, risulta gravemente macchiata dai ben noti (e sfuggenti) fenomeni di compravendita del voto. Un candidato collegato alle liste pro-Morcone ha denunciato alla polizia di aver ricevuto minacce di morte e atti intimidatori dopo aver cercato di raccogliere, nei Quartieri Spagnoli, prove schiaccianti su presunte operazioni di compravendita del voto messe in atto da altri candidati. Ancora, da altri quartieri — come quello di Pianura — giungono voci di voti messi in vendita per la modica cifra di trenta euro. Bastano pochi spiccioli, a Napoli, per comprarsi la preferenza di chi, a una condizione economica precaria, affianca un discutibile senso della moralità. S. P.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/elezioni2011/notizie/municipalita-trentacinque-nomi-sospettila-digos-ha-inviato-elenco-prefettura--190644135025.shtml


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