Umberto Bossi: “Liberi dal sud, un grido che fa tremare quei coglionazzi di Roma (ma lei signor ministro, non sono 26 anni che è seduto sulle poltrone romane? nda). E i giornalisti, prima o dopo vi spacco la faccia, o vi denunciamo. Verrà un giorno in cui la gente vi piglia per il collo: finora abbiamo accettato la critica, ma prima o poi viene il momento della rabbia. Scrivete dei pezzi che meritereste di essere mandati in galera, pezzi sulla mia famiglia, prima o poi o vi spacchiamo la faccia o vi denunciamo. La gente ne ha piene le scatole. Questi graffiano le pagine con tutte le balle e i magistrati non li condannano. Loro scrivono, perché si sentono difesi alle spalle, qualcuno meriterebbe qualche cazzottone in faccia".
A sorpresa sul palco arriva anche il ministro Tremonti.
Lo spread sono numeri, questa è la realtà
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