giovedì 5 luglio 2012

Vai avanti tu, che a me mi viene da ridere ... - Claudia Petrazzuolo



Un anno luce...
I giornali, i tele notiziari, le news che tutti noi subiamo andando in una edicola, accendendo la televisione o ascoltando, magari distrattamente, la radio hanno, in questi giorni, un tormentone che gira intorno ad un canovaccio noto: 
la figura istituzionale del pdr Napolitano, 
la diatriba tra i due presidenti di camera e senato, 
la nuova legge elettorale, 
i tagli alla spesa, 
chi vuole allearsi con chi, 
chi non ammette alleanze con, 
chi l’alleanza non si fa senza 
o ed ancora e purtroppo e , temo, per sempre Berlusconi ci sarà o non ci sarà … . 
Da quando gli uomini veri, i politici per eccellenza e scienza, sono nell’andar del tempo tutti spariti per sopravvenuta scadenza biologica, degli OGM della politica, che già definire politicanti è un innalzarli ad un rango di cui non sono degni, non fanno altro che ammorbarci l’aria di ogni santo giorno con le loro astruse chiacchiere il cui unico scopo è quello di INSTUPIDIRCI per acquetare la nostra capacità di raziocinio ben sapendo che il “ sonno della ragione genera mostri ” di cui tutti loro, nessuno escluso, nemmeno i nuovi ed i nuovissimi, sono la massima espressione vivente.
In ogni paese la Carta Costituzionale, lì dove essa è presente, è considerata come una sorta di Bibbia da seguire e prendere alla lettera nei suoi principi e dettami. Si riconosce ad ogni Costituzione quella importanza e quella sacralità derivante dal suo nascere condiviso tra relatori saggi e di idee differenti tra loro; si rispetta perché espressione di regole generali validate da tutti e quindi da ognuno condivise. 

Questa verità mondiale ha delle eccezioni: di solito si tratta di paesi sotto sviluppati o preda di dittature, militari e non, o di paesi che sono agli albori della loro storia e quindi possono essere considerati come “ work in progress “
Verso queste eccezioni si può avere una propensione all’aiuto, un atteggiamento di condanna, una paziente attesa del risultato finale; ma, quando tra le eccezioni si riscontrano stati con una cultura millenaria, quando in un paese la costituzione diventa una pastoia della quali liberarsi o sulla quale agire affinché si possano giustificare e legalizzare abusi e soprusi e atteggiamenti prevaricatori o liberticidi, a quale linea di comportamento ci si deve attenere? E’ consentito ad un popolo disconoscere rinnegare e destituire una sua intera classe politica? C’è bisogno per forza di sangue e di morti per pretendere il semplice rispetto di un documento condiviso?.
Dalle menti di questi cantastorie dai mille programmi mai realizzati, dalle bocche di questi signori dalle mille utopie escono, come sempre del resto, vaneggiamenti del tipo “ … allunghiamo il settennato presidenziale … “, “ il lavoro non è un diritto, ma bisogna conquistarselo … “, “ il posto fisso è una noia mortale … “, “ allunghiamo l’età lavorativa, ma esodiamoli prima … “, “ tagliamo le spese alla sanità ed alla pubblica amministrazione … “, “ salviamo l’Italia e chi se ne sbatte degli italiani … “ ed il tutto in funzione di quella prerogativa conseguente ad una espressione di voto vecchia di 5 anni. 

Subito detto che questo governo in carica è già di per sé una forzatura costituzionale, aggiunto che quello precedente già dalla fuori uscita dei finiani non aveva più una maggioranza e aveva stuprato ogni ragione abusando di una premio di maggioranza a cui non aveva più diritto, sottolineato che le ultime amministrative hanno gridato al mondo lo scollamento esistente tra il paese reale e questo immondo spettacolo recitato da nani, ballerine, prostitute, mestieranti senza arte né parte, esaltati, delinquenti, vecchiacci senza patria né Dio, ex di qua ed ex di là, preso atto che non esiste una opposizione credibile capace di un’alternanza seria e finalmente costruttiva, io mi chiedo e vi chiedo, quand’è che ci decideremo a prenderli a calci in culo e chiedo scusa per l’uso della parola calci?
Questi protagonisti del niente, questi attori del “ volevamo stupirvi con effetti speciali, ma siamo degli imbelli dediti solo al proprio portafogli e voi fottetevi branco di scimmie urlanti senza dignità ed onore al punto che continuate a permettere la nostra ignobile esistenza “, questi grassatori dello stipendio mensile rubato secondo dopo secondo alle nostre tasche, continuano una vita da sogno lasciando in preda agli incubi più terrificanti e avvilenti coloro stessi che li hanno eletti …
9.460.800.000.000 sono i Km che la luce attraversa dal primo di gennaio al 31 dicembre di un qualsiasi anno della storia umana, ma se la distanza da compiere fosse quella intercorrente tra i politici italiani ed il popolo italiano, alla luce non basterebbero mille anni … 
POVERACCI … ! ( NOI O LORO?, ndr).



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