lunedì 10 dicembre 2012

Monti: non potevo evitare le dimissioni. Europa preoccupata guarda all'Italia.


Schulz: 'Berlusconi minaccia stabilita' Italia ed Ue'. La replica del Cav: 'Inaccettabile'.

- "Sono convinto di aver fatto la cosa giusta e in ogni caso non potevo farne a meno, dopo quel che è successo. Ma sono preoccupato naturalmente non per me ma per quel che vedo". E' la spiegazione delle ragioni delle sue dimissioni che il premier Mario Monti ha dato a chi lo ha chiamato per un saluto, come riferisce Repubblica in un resoconto firmato dal direttore, Ezio Mauro. Il premier sottolinea di non sapere proprio quale sarà il suo futuro al termine dell'esperienza del governo tecnico: "Se dovessi candidamente dire il mio sentimento oggi, direi che sono molto preoccupato. E non mi riferisco soltanto a quella parte politica da cui è venuto questo epilogo con le mie dimissioni. La mia preoccupazione è più generale".
Una decisione, quella di rassegnare le dimissioni dopo l'ok alla legge di stabilità, maturata "proprio durante il volo da Cannes a Roma", ricordando anche "cosa aveva rappresentato per l'Italia Cannes lo scorso anno, con quel G8 all'inizio di novembre in cui il nostro governo fu messo alle strette". La sua scelta, comunque, sottolinea il premier, "non ha avuto bisogno di un confronto politico. Non è vero che mi sono confrontato con gli onorevoli Bersani e Casini prima di andare al Quirinale. Non ne avevo il tempo e in qualche modo potrei dire che non ne ho avvertito la necessità. Nel senso che mi era ben chiaro cosa dovevo fare. Ecco perché non ne ho parlato nemmeno con esponenti del governo. Ho voluto confrontarmi solo con il Capo dello Stato. Poi a cose fatte ho chiamato Bersani e Casini. E dopo anche l'onorevole Alfano".
L'annuncio nel giorno di festa è arrivato per dare "a mercati chiusi, ventiquattro, trentasei ore di tempo per riassorbire un 'colpo', nella speranza naturalmente che il colpo non ci sia". E determinante non è stato tanto il timore di un 'Vietnam parlamentare' dopo la dichiarazione di Alfano, ("interpretata veramente come un attestato di sfiducia anche se non espressa in modo formale", non necessario perché "le cose sono chiare"). Il fatto "decisivo - spiega il premier - è un altro: io non sento più intorno a me una maggioranza che, sia pure con riserve e magari a malincuore, sia capace di sostenere con convinzione la linea politica e di programma su cui avevamo concordato". E "non potevo fare altrimenti. Non sarebbe stato giusto e nemmeno possibile".

NAPOLITANO: VALUTAZIONI FRA 8 GIORNI - 'Parlero' solo tra 8 giorni e lì farò le mie valutazionì, lo ha annunciato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai cronisti che, dopo il concerto di Natale, gli chiedevano se fosse preoccupato dalla crisi di governo. 'Vedremo cosa faranno' i mercati, ha aggiunto. Per Mario Monti domenica a Milano, dove é andato con la moglie Elsa a messa. 'Non si poteva andare avanti così'. E' stato il pensiero del premier Mario Monti nel racconto con il Corriere della Sera della giornata nella quale ha annunciato al capo dello Stato la sua intenzione di dimettersi una volta approvata la legge di stabilità. Il premier ha infatti valutato l'intervento del segretario del Pdl Alfano come una mozione di sfiducia e ha preso la sua decisione a mercati chiusi. Il Quirinale prende atto della mossa a questo punto il voto potrebbe arrivare già a febbraio.All'indomani dell'annuncio delle dimissioni del premier, il segretario del Pdl Angelino Alfano assicura che 'la stima per Monti rimane' e garantisce l'approvazione della legge di stabilità e decreto Ilva. 'Non c'é tempo da perdere, si approvi la legge di stabilità in fretta e poi si vada al votò, dice dal Pd Dario Franceschini. fretta e poi si vada al votò, dice dal Pd Dario Franceschini
SCHULZ, BERLUSCONI MINACCIA STABILITA' ITALIA E UE  "Berlusconi è il contrario della stabilita" ed il suo ritorno può essere una minaccia per l'Italia e per l'Europa "che hanno bisogno di stabilità". Lo ha detto il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, in un'intervista all'ANSA alla vigilia della consegna del Premio Nobel per la pace all'Unione europea a Oslo
BERLUSCONI, PAROLE SCHULZ ASSURDE E INACCETTABILI- "E' assurdo e inaccettabile che il presidente del Parlamento europeo possa esprimere giudizi così sulla politica italiana". Lo ha detto Silvio Berlusconi sulle parole di Martin Schulz, aggiungendo che quest'ultimo è anche "male informato, perché se in Italia c'é una persona più europeista di Silvio Berlusconi me la facciano trovare".
La foto di Monti, apparsa su molti quotidiani, ossequioso e in piedi dietro "i tre dell'avemaria" seduti comodamente è emblematica, oscena, direi. Dà l'idea di come fossero già tutti d'accordo sul "da farsi"..
Napolitano, del resto, non ha fatto altro che salvaguardare Berlusconi, allontanandolo, solo momentaneamente, dalla scena politica per dargli "respiro" e farlo ripresentare sulla scena politica "con rinnovata alterigia". Nulla è cambiato, è solo aumentato il nostro debito pubblico. Perchè non si può pretendere di cambiare un qualcosa alla radice se si cambia solo la testa di un pesce avariato come ha fatto Napolitano cambiando solo lo staff di governo senza sciogliere le camere. A Monti è stato ordinato di fare ciò che B. non è riuscito a fare: quello che "il potere chiedeva fosse posto in essere", e non si doveva transigere. Svolto il "lavoro sporco", tutti concordi, Napolitano, Monti e Berlusconi, sono passati alla fase successiva, tutto ritorna come prima. 
Noi cosa rappresentiamo in tutto ciò? Bella domanda! Sarebbe il caso che incominciassimo a domandarcelo!
Per quanto riguarda Schulz non dimentichiamo che è un europeista per eccellenza, nulla da contestargli per ora, ma teniamo questa consapevolezza nella giusta considerazione...non tutto l'oro luccica...ognuno tira l'acqua al suo mulino...tanto per intenderci.
Cetta

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