Ne avevamo parlato qualche tempo fa. Hugo Chavez aveva annunciato di voler riportare in Patria l'oro nazionale, che si trovava al 64% conservato in banche estere. Detto, e fatto: la prima spedizione di lingotti è stata scaricata da un aereo cargo e si trova già al sicuro nella banca Centrale venezuelana.
Lo zio Hugo sente venti di tempesta sui mercati internazionali, e soprattutto dev'essere rimasto un filino impressionato dalla brutta fine di Gheddafi. Un Presidente che, proprio come lui, era seduto su una montagna di petrolio, una montagna di riserve auree e aveva un governo parecchio chiacchierato. Chissà che fine ha fatto l'oro libico, forse se lo sono diviso in mezzo alla polvere uno a me e uno a te come nei film sulla rapina al treno.
L'Italia ha riserve auree pari a otto volte quelle del Venezuela. Un piatto ghiottissimo che, qualcuno ipotizza, potrebbe essere venduto per tappare le nostre falle. E visto che i proprietari della Banca d'Italia sono personcine come Banca Intesa e Unicredit, potete immaginare le sorti dei nostri lingotti. Come si ricordava tempo fa su Crisis, infatti, se le leggi europee impediscono agli Stati di imporre alcunché alle banche centrali, queste ultime, essendo di fatto private, possono disporre della nostra roba a loro discrezione. Diceva Pietro:
Più correttamente resterà nelle disponibilità della Banca D'Italia e quindi dei suoi azionisti di riferimento, ovvero i principali istituti di credito Bancari del Belpaese, come certamente ricorderete.
La Banca, di concerto con la BCE e secondo il proprio Statuto, regolamento, mandato, etc etc si comporterà, di volta in volta, come meglio crede con le 2542 tonnellate (per circa 78 miliardi di euro) di riserve auree a disposizione.
La Banca, di concerto con la BCE e secondo il proprio Statuto, regolamento, mandato, etc etc si comporterà, di volta in volta, come meglio crede con le 2542 tonnellate (per circa 78 miliardi di euro) di riserve auree a disposizione.
L'oro, brutale semplificazione, più che alla patria, in caso di suprema necessità, andrà a... loro.
E non è che "loro" non ne abbiano disperato bisogno, al momento.
Siamo noi, che forse avremmo più bisogno di uno Chavez che di un governo di banchieri tecnici.
(Anche Chavez, come da foto, non se la passa troppo bene quanto a salute)
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