Nuova campagna per la fertilità e nuova bufera.
A poche ore dal Fertility Day, diventato una barzelletta(online) dopo la sfortunata campagna che lo annunciava, un altro scivolone del ministero della Salute di Beatrice Lorenzin. I nuovi opuscoli inneggianti a «Stili di vita corretti» (li segnala il sito ufficiale qui) per la prevenzione della sterilità e dell'infertilità mettono a confronto due spaccati possibili, rappresentati da altrettante foto (acquistate, fra l'altro, da uno stock).
Il primo, auspicabile, con quattro personaggi giovani, sani e sorridenti. E bianchi.
Due potenziali coppie con due componenti di sesso maschile e due di sesso femminile, tanto per mantenere un equilibrio anche da questo punto di vista. Il secondo, caratterizzato da un'ombreggiatura seppia che dovrebbe renderlo inquietante, con personaggi altrettanto giovani che si intrattengono con sigarette e droghe. Peccato che (solo) in questo scatto ci siano ragazzi neri accompagnati dalla dicitura «cattivi compagni». L'accusa che sta rimbalzando sui social network è di aver diffuso un messaggio razzista.
«Il razzismo è negli occhi di chi guarda, noi pensiamo alla prevenzione», ha prontamente replicato il ministero. A inizio settembre, era stato fatto invece un passo indietro con la rimozione delle due cartoline più contestate: quella della clessidra brandita al grido di «la bellezza non ha età. La fertilità sì», e quella che invita le donne in età fertile a darsi «una mossa».
Il Fertility Day, istituito il 28 luglio scorso, ricorre il 22 settembre di ogni annoper sensibilizzare donne e uomini sulla prevenzione dell’infertilità. Sulla campagna ampiamente criticata, era intervenuto anche il premier Matteo Renzi: «Non ne sapevo niente, non l’ho neanche vista. Se vuoi creare una società che scommetta sul futuro e torni a fare figli devi intervenire sulle cose strutturali. La questione demografica esiste, ma la vera questione è un ragionamento complessivo». Oggi Sinistra Italiana ha presentato a Montecitorio una mozione parlamentare di censura per un'iniziativa definita ideologicamente aggressiva, ricattatoria, minacciosa.
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