Ieri ho visto il film "Sulla mia pelle" ispirato alla tragica vicenda di Stefano Cucchi.
Nel film, oltre ai fatti che conosciamo, è raccapricciante constatare come si è svolta la sequela delle connivenze tra carabinieri, guardie carcerarie e sanitari.
Tutti responsabili di efferatezze inimmaginabili, dall'azione iniziale perpetrata dai carabinieri, alla mancanza di responsabilità dovuta alla paura o alla volontà di proteggere i colleghi responsabili del misfatto.
Stefano si sarebbe potuto salvare se ognuno di loro avesse adempiuto al proprio dovere.
Le guardie carcerarie e i medici ed infermieri avrebbero dovuto denunciare ciò che era evidente a tutti, ma che è stato nascosto per proteggere infami personaggi che meriterebbero lo stesso trattamento riservato a Stefano.
Tutti hanno fatto finta di niente, anche il giudice non si è accorta dello stato in cui era stato ridotto Stefano.
Tutti collusi.
Cetta
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