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domenica 16 settembre 2018

"Sulla mia pelle"

Risultati immagini per stefano cucchi

Ieri ho visto il film "Sulla mia pelle" ispirato alla tragica vicenda di Stefano Cucchi.
Nel film, oltre ai fatti che conosciamo, è raccapricciante constatare come si è svolta la sequela delle connivenze tra carabinieri, guardie carcerarie e sanitari.
Tutti responsabili di efferatezze inimmaginabili, dall'azione iniziale perpetrata dai carabinieri, alla mancanza di responsabilità dovuta alla paura o alla volontà di proteggere i colleghi responsabili del misfatto. 
Stefano si sarebbe potuto salvare se ognuno di loro avesse adempiuto al proprio dovere.
Le guardie carcerarie e i medici ed infermieri avrebbero dovuto denunciare ciò che era evidente a tutti, ma che è stato nascosto per proteggere infami personaggi che meriterebbero lo stesso trattamento riservato a Stefano.
Tutti hanno fatto finta di niente, anche il giudice non si è accorta dello stato in cui era stato ridotto Stefano.
Tutti collusi.

Cetta

lunedì 3 novembre 2014

Liberi tutti! [intermezzo]


Caso Cucchi, nessun colpevole. Nel rispetto delle tradizioni.

Gli imputati per l’omicidio di Stefano Cucchi sono stati tutti assolti. E poi dicono che lo Stato non protegge.

Il verdetto di primo grado è stato ribaltato. E non vi dico lui nella tomba.

(La sentenza di primo grado è stata stravolta a tal punto che Stefano Cucchi ora è indagato per diffamazione)

Per la morte di Stefano Cucchi nessuno andrà in carcere. Sembra sia pericoloso.


[clicca sulle immagini per ingrandirle]

Tutti gli imputati sono stati assolti in appello. Per vederli beatificati dovremo attendere la Cassazione.

Né gli agenti né i medici sono stati giudicati colpevoli della morte di Stefano Cucchi. Provato col dietologo?

(Cucchi sarebbe morto per denutrizione. Come in un paese del terzo mondo)

I genitori di Cucchi: “Lo hanno ucciso di nuovo”. Tanto hanno visto che si può.

Ora si attendono le motivazioni della sentenza. Scherzo dai, non ce ne frega un cazzo.

(Per commentare la sentenza sarebbe opportuno ascoltare le motivazioni. Ma a Zelig manca una settimana)

Si riaccendono le polemiche per la foto in cui uno degli imputati mostra il dito medio. Di Cucchi.


Il cardine della sentenza Cucchi è l’insufficienza di prove. A ucciderlo fu l’improvvisazione.

Gli imputati: “Non auguriamo a nessuno di subire quello che abbiamo subito noi”. È tremendo sapere di essere stati assolti ingiustamente.

”La nostra unica colpa è quella di essere stati in servizio quel giorno”. Non avrei saputo dirlo meglio.

Giovanardi applaude la sentenza. Cosa vi aspettavate da una frase che inizia con “Giovanardi”?

Secondo Giovanardi “Cucchi doveva essere alimentato coattivamente”. Figurati se c’era una soluzione non violenta.

Ignazio Marino propone di intitolare una piazza a Stefano Cucchi. Sarebbe perfetta per farci manifestare i lavoratori.

Il comune di Roma intitolerà una strada a Cucchi. Così nessuno si lamenta delle buche.



Il sindacato di polizia: “Cucchi è morto in conseguenza di una vita dissoluta”. Consideriamolo un monito per Morgan.

Secondo il segretario Tonelli, Cucchi è morto a causa del suo stile di vita. Fosse stato sano sarebbe sopravvissuto al pestaggio.

“Se uno conduce una vita dissoluta ne paga le conseguenze”. A differenza di chi gliela toglie.

La sorella di Stefano Cucchi: “È il fallimento di uno Stato”. Nonostante tutto è riuscita a trovarci il lato positivo.

Michele Boldrin: “Giustizia di merda in un paese di merda”. Ora rischia una querela da parte della merda.

“Non si può accettare che lo Stato sia incapace di trovare i colpevoli”. Il problema non è mica trovarli.

Ilaria Cucchi: “Per fermarmi dovranno uccidermi”. Eh, ma così non si finisce più.

Intorno ai parenti di Stefano Cucchi si stringono i Sandri, gli Aldrovandi e gli Uva. Io al posto loro mi sparpaglierei.

La famiglia Cucchi: “Meritiamo giustizia”. Occhio, potrebbe far male.



* * *

Autori: sofino, batduccio, george clone, dan11, miguel mosè, luce so fusa, masss, xanax, misterdonnie, sosco, semola, goemon ishikawa, paniruro, lowerome, doctorc, pirata21 e pollo.

http://www.spinoza.it/2014/11/01/liberi-tutti-intermezzo/

martedì 22 ottobre 2013

Cucchi, accordo raggiunto risarcimento alla famiglia.



Dall'ospedale Sandro Pertini di Roma, la struttura nella quale il giovane morì durante il ricovero. Grande riserbo sulle cifre in ballo. La sorella Ilaria: "I medici hanno fatto errori ma giustizia contro i  responsabili".

Accordo raggiunto: l'ospedale 'Sandro Pertini' di Roma, struttura sanitaria nella quale Stefano Cucchi morì quattro anni fa durante il suo ricovero e una settimana dopo il suo arresto per droga, corrisponderà un risarcimento danni alla famiglia del geometra romano. "Quei medici hanno fatto gravissimi errori ma devono esser assicurati alla giustizia coloro che lo hanno pestato", ha detto Ilaria Cucchi nel quarto anniversario della morte del fratello commentando l'accordo con l'ospedale Sandro Pertini sul risarcimento.

L'intesa è stata formalizzata dall'avvocato Fabio Anselmo per conto della famiglia Cucchi con i legali del nosocomio romano. Grande riserbo sulle cifre in ballo, anche perché devono essere definiti gli ultimi dettagli. Domani o al massimo fra due giorni, saranno apposte le ultime firme. 

Il risarcimento del danno porterà a una sorta di "contrazione" degli atti d'appello. Non ci sarà più la parte civile nei confronti dei medici (gli unici condannati, cinque su sei per omicidio colposo), mentre la famiglia Cucchi (padre, madre, sorella e nipoti) appellerà la parte della sentenza con la quale la III Corte d'assise di Roma assolse gli agenti della polizia penitenziaria.

Secondo l'accusa, Stefano Cucchi era stato 'pestato' nelle celle di sicurezza della Città giudiziaria di Roma (dove si trovava in attesa dell'udienza di convalida del suo arresto per droga) e i medici del 'Pertini' lo avevano abbandonato a se stesso. Per la Corte – si legge nella sentenza di primo grado – il giovane morì di malnutrizione. "Senza quel pestaggio riconosciuto dalla stessa Corte Stefano non sarebbe morto - ha continuato Ilaria Cucchi - Abbiamo accettato soltanto con la garanzia del nostro avvocato Fabio Anselmo di poter continuare la nostra battaglia processuale contro gli agenti. Altrimenti non avremmo accettato nessuna somma. Abbiamo dato mandato al nostro avvocato di rappresentare gli interessi della nostra famiglia - ha concluso la sorella di Stefano - Oggi‚ l'anniversario della morte di Stefano., possiamo dire che non avremo pace fino a quando non avremo verità e giustizia"

"La famiglia Cucchi ha accettato il risarcimento offerto da Unipol per la sola responsabilità dei medici - ha detto l'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi - La famiglia ha rifiutato qualsiasi somma che potesse essere messa in relazione a quanto sofferto da Stefano per il pestaggio subito. La condizione essenziale è la possibilità per la famiglia di proseguire la sua battaglia giudiziaria nei confronti di coloro che pestandolo ne hanno causato la morte", ha concluso l'avvocato


http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/10/22/news/cucchi_accordo_raggiunto_risarcimento_alla_famiglia-69177884/