Slittano al 2021 i rimborsi fino a 300 euro e il super incentivo da 1.500 euro. Subito 150 euro, ma i fondi sono limitati.
Rinviato a gennaio il cashback ordinario, in questo “Natale sobrio”, per dirla con le parole del premier Conte, ci sarà comunque spazio per il rimborso degli acquisti effettuati con carte di credito, bancomat e app, con esclusione però dell’online, sia per incentivare la lotta al contante ma soprattutto per stimolare i consumi falcidiati dalle restrizioni anti-Covid. L’ultimo tassello necessario per far partire il “Piano Italia cashless” è arrivato con la stesura del regolamento del ministero dell’Economia in cui emergono un paio di novità rilevanti per il tris di misure previste (il cashback, il super incentivo e il bonus di Natale), che potrebbero ridare agli italiani fino a 3.450 euro nel 2021 sommando i vari rimborsi. Dall’acquisto dell’auto alla fattura del meccanico, dall’abbigliamento al caffè al bar, vale la pena capire come funzionano i rimborsi e quanto si avrà indietro, direttamente sul proprio conto corrente.
Il meccanismo. Per richiedere i rimborsi bisogna essere maggiorenni, residenti in Italia e dichiarare che le carte registrate vengano utilizzate solo per acquisti al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione. Serve iscriversi all’app “Io” della Pa (si può accedere con Spid o carta d’identità elettronica) o su altri sistemi degli operatori convenzionati con PagoPa, fornire il codice fiscale e gli estremi delle carte con cui si faranno gli acquisti e l’Iban per l’accredito.
Cashback sperimentale. Il meccanismo ribattezzato bonus di Natale è l’ultima novità. Valido per il solo mese di dicembre, è un rimborso fino a 150 euro per tutti coloro che spenderanno almeno 1.500 euro (vale a dire il 10% di tutti gli acquisti). Per ottenerlo vanno fatti almeno 10 acquisti con carte e app (Apple Pay, Samsung Pay, Satispay o Paypal). Il rimborso verrà erogato a febbraio 2021. Ma se le richieste sforeranno l’importo di 227,9 milioni, il pagamento verrà proporzionalmente ridotto. Fondi che dovrebbero accontentare 1,5 milione di persone.
Piano ordinario cashback Saltata la campagna informativa prevista per presentare la misura (complice l’invito a rimanere a casa), è slittato anche l’inizio del vero e proprio cashback. Il regolamento del Mef prevede che il normale rimborso slitti da dicembre 2020 al primo gennaio 2021 per concludersi il 30 giugno 2022. Le modalità restano invariate: un rimborso del 10% delle spese effettuate per un massimo di 300 euro all’anno (150 euro a semestre). Vanno fatte almeno 50 operazioni sempre ogni sei mesi. Non si possono superare transizioni superiori a 3mila euro annui. I soldi saranno erogati a luglio 2021, gennaio 2022 e luglio 2022. Uno slittamento che ha permesso di prevedere un fondo di 1,7 miliardi nel 2021 e poi 3 miliardi nel 2022. Arriveranno molto probabilmente risorse aggiuntive.
Rimborso speciale. Al cashback ordinario si affianca un bonus di 1.500 euro che sarà erogato ai centomila consumatori che effettueranno più transazioni in tre semestri: gennaio-giugno 2021; luglio dicembre 2021; gennaio-giugno 2022. Ogni semestre il conteggio ripartirà da zero.
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