domenica 6 dicembre 2020

Lombardia “no vax”, per Fontana la colpa è della magistratura. - Andrea Sparaciari

 

La lettera - Surreale missiva spedita ai pm.

Non era mai successo che un presidente di Regione scrivesse ai magistrati – gli stessi che lo stanno indagando per frode in pubbliche forniture – dichiarandosi pronto ad assumersi “in prima persona” tutte le responsabilità derivanti da una procedura di acquisto senza gara, perché i suoi funzionari si rifiutano di procedere senza “l’autorizzazione della Procura”. Attilio Fontana il 2 dicembre ha voluto stabilire il precedente. In quella data, come riportato dal Corriere, i suoi legali hanno inviato alla Procura di Milano una missiva nella quale spiegavano che, vista l’emergenza dovuta alla mancanza di vaccini antinfluenzali, la difficoltà di reperirli sul mercato, le gare andate deserte, l’Agenzia regionale per gli acquisti (Aria) si apprestava ad aprire una trattativa privata con la svizzera Unifarma per 300 mila dosi, aggiungendo che, poiché “il timore di intraprendere iniziative o decisioni suscettibili del vaglio di legittimità da parte della Magistratura, paralizza di fatto l’opera dei funzionari”, Fontana “lungi dal richiedere salvacondotti”, avrebbe comunque proceduto all’acquisto, “assumendosene la responsabilità”.

Un concetto ribadito ieri dal presidente: “Per esigenze di tempestività in una situazione complicatissima per il mercato dei vaccini, si trattava di acquistarne un quantitativo a trattativa privata superando l’obbligo della gara pubblica. Ho quindi voluto rappresentare questo paradosso ai pm per rassicurare Aria sulle eventuali responsabilità”, ha fatto sapere.

Scontata la risposta della Procura. L’aggiunto Romanelli in serata ha sottolineato come “le forniture pubbliche sono di responsabilità esclusiva della pubblica amministrazione. La Procura non ha alcun ruolo. Non è la magistratura che blocca l’azione amministrativa”. La Procura “si limita a considerazioni generali” e “la magistratura ha il ruolo di verifica della legalità in relazione all’eventuale commissione di reati”. Tradotto: voi fate ciò che dovete, noi interverremo se ci sarà qualcosa di non chiaro.

Ma dalle parti di Aria c’è tutto tranne tranquillità. Del resto è la stessa agenzia che aveva accordato alla società Dama, di proprietà della moglie e del cognato di Fontana, l’affidamento senza gara da 513 mila euro per i camici. Un appalto cui sono seguite le indagini su Fontana e famiglia e le dimissioni del dg di Aria, Filippo Bongiovanni (anche lui indagato). Tuttavia Aria ha continuato a lavorare. Il 3 dicembre (il giorno dopo la lettera ai pm), l’Agenzia ha chiuso un affidamento per 150 mila dosi di vaccino. Pur ancora da assegnare ufficialmente, a vincere la 13esima gara dell’anno, aperta il 30/11 e chiusa il 4/12, è stata la Solstar Italia Srl, che ha piazzato 120 mila dosi di Influvac Tetra a 17,85 euro l’una e 30 mila di Fluquadri a 18,90. Incasso totale: 2.709.000 euro.

Al di là delle gare, una cosa è chiara: se la Lombardia il 6 dicembre si ritrova senza vaccini – ne mancano almeno 700 mila –, la responsabilità è di Aria, la società voluta dall’assessore al Bilancio, il leghista Davide Caparini. “Aria è una maxi aggregazione di tre società pubbliche (Infrastrutture Lombarde, Lombardia informatica e Arca) che doveva migliorare le performance. Invece è un mostro senza guida che ha combinato il pasticcio dei camici, ritardato l’acquisizione dei dpi, gestito l’operazione delle mascherine pannolino, fallito sui vaccini”, dice il Pd, Bussolati. Tranchant, l’M5s, Fumagalli: “Fontana non può pensare di cavarsela solo assumendosi le responsabilità dei disastri di Aria. Aveva il dovere politico di sostituirne il Cda quando a luglio abbiamo chiesto la revoca del ‘board’ e chiesto al Tribunale di Milano di nominare un commissario giudiziale”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/12/06/lombardia-no-vax-per-fontana-la-colpa-e-della-magistratura/6028100/

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