giovedì 14 gennaio 2021

QUEL GRAN FIGLIO DI INDAGATI. - Bruno Fusco

Con Conte, l'Italia ha riacquistato stile, dignità e ruolo, sa parlare con tutti, dall'ultimo operaio in difficoltà, ai massimi esponenti mondiali, lo ha fatto dal primo giorno in cui ha assunto la carica di Presidente del Consiglio con grande visione e lungimiranza del M5S.

Conte è una figura che finalmente non fa figure di merda, ricordiamo tutti le corna di Berlusconi e le risatine di Francia e Germania, ricordiamo il cappotto di Tatteo Tenzi, abbottonato a cazzo di cane, e il suo inglese imparato da un corso in edicola, pieno di sputazzelle gutturali, ma parla come mangi, impara dall'altro cazzaro verde, almeno la base dei rutti liberi!
Ricordiamo il loden di Monti che portava l'Italia a vittima sacrificale sull'altare dell'austerità!
Conte sa usare le parole, scansiona il giornalista di turno, che spara le sue domande come un fucile puntato, e lui, con la stessa capacità di un'aquila reale, di avvistare un topolino da un chilometro, risponde al colpo senza ferirsi, Conte conosce i suoi polli, ha un bagaglio di serenità e professionalità raro da confrontare, e non ha bisogno di far pubblicare foto di case di giornalisti, incitare all'odio sui social, o cacciarli dalla RAI, come hanno fatto Renzi e Berlusconi, lui risponde a tono, con chiarezza e competenza, vola più in alto dei suoi interlocutori, soprattutto, non ha lobby e interessi da difendere.
Sa scegliere i giusti contenitori per comunicare, credo mai lo vedremo in programmi scadenti e rabbiosi, tipo quelli di De Debbio, Porro e Giordano, almeno spero.
Gli attacchi di Renzi hanno il sapore della vendetta, puzzano di odio fritto e rosolato per mesi, sputato tutto in una volta con una rabbia incontrollata, ha fallito su tutto e prova ad esporsi per riconquistare credibilità, ma non puoi ingannare chi ti ha già giudicato un nulla!
L'Italia merita un presidente del consiglio come Giuseppe Conte, persone di questo calibro sono preziose e attirano su di sé invidie e gelosie ai limiti dell'autodistruzione e chiunque sappia distinguere le opportunità dall'opportunismo è tenuto a difenderlo.
Renzi trascina nell'oblio ogni cosa che tocca, lascia tracce di perplessità in ogni sua dichiarazione e sputa frasi che gli rimbalzano come riflesse in uno specchio, che gli mostrano la bestia che ha governato con decreti leggi, ghigliottine, canguri, 32 voti di fiducia in un solo anno, e tutto questo senza un Virus maledetto da tenere a bada!
Mi auguro che chi lo ha seguito nel suicidio politico si svegli prima del baratro e lo lasci, da solo, a rimuginare sui suoi fallimenti e i suoi rancori personali, e abbandoni questo gran figlio di indagati al suo destino triste.

Nessun commento:

Posta un commento