(Un sagace e interessante commento all’articolo scritto da Sara Sapienza - Fabio Gagliano - Radio Off)
Premetto che anche io mi sono
sempre chiesta perché investire tanti soldi su un pianeta che è stato già
devastato quando viviamo in un pianeta vivo e fiorente che però stiamo
annientando a poco a poco.
Sicuramente
tutti gli investimenti per l’esplorazione e la terraformazione di altri pianeti
potrebbero essere usati per conoscere ancor meglio e salvaguardare il pianeta
che abitiamo (fondali ed abissi marini, creature esistenti ed ancora da
scoprire, habitat ed infine -ma non meno importante- investimenti da
utilizzare per abbattere la mal distribuzione della ricchezza nel mondo.
In fondo la domanda per me è sempre sorta spontanea: perché
volgere il proprio spirito su altri pianeti quando ne abbiamo uno ricco di
biodiversità della quale siamo dimentichi di far parte?
La lettura offre un punto di vista inusitato e da non
sottovalutare.
La gente vuol sognare, ha bisogno di sognare.
Da sempre l’uomo ha cercato risposte nel firmamento, guardando
ammirato la volta celeste , con i suoi segreti.
Nel cielo l’uomo ha ravvisato i propri dei, la propria
spiritualità, quindi è ragionevole pensare che l’uomo possa ancora volgere gli
occhi, volontà e spirito all’esplorazione di nuovi orizzonti.
È nello spazio che l’uomo come specie sembra volgere i propri
bisogni. Nello spazio vasto ed infinito, per cercare risposte a quesiti e
domande, per allargare i propri orizzonti come unica specie e magari potrebbe
anche comprendere il valore della vita, delle cose, avvicinandosi al “divino”.
Magari una volta partito potrebbe comprendere il vero valore
della Madre che ha abbandonato e sfruttato, comprendendo cosa ha realmente
lasciato alle proprie spalle.
Tuttavia, è assolutamente ragionevole pensare che ciò possa
comportare un pericolo, se ciò dovesse gravare sulle spalle di un pianeta già
gravato di un peso non indifferente che è l’uomo stesso. Ragionevole pensare
che le prossime esplorazione e terraformazione possano essere proposte da
“ricchi” per il servizio di altri “ricchi”… ragionevole pensare che tutto ciò
abbia un costo che possa essere pagato non da tutti e che possa essere permesso
solo da un sistema di produzione che non farebbe altro che aggravare la
disequilibrata situazione economica.
L’esplorazione dello spazio apre un dibattito che ricorda un
poco l’arte della filosofia, che aiuta a comprendere meglio ciò che abbiamo
intorno, pensandolo, ripensandolo, mettendolo in discussione ed infine, con
leggerezza , ironizzando, lasciando le porte aperte a nuove possibilità.
Sara Sapienza
Origine immagine: WEB
Sara è mia figlia ed io, da madre, ne sono orgogliosa.
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