È straordinaria l’involuzione totale dei 5 Stelle. Davvero straordinaria. Dall’omicidio politico del Conte 2 per mano di quello lì, non ne hanno beccata una. E ogni giorno peggiorano.
Si sono arresi a Draghi, rinunciando in partenza pure a trattare (pur avendo la maggioranza in Parlamento). Hanno spacciato Cingolani per grillino. Hanno ammainato tutte le loro battaglie identitarie (tranne il reddito di cittadinanza, ma vedrete che a breve verrà raso al suolo pure quello). Si sono ridotti all’irrilevanza più totale.
Molti parlamentari hanno accettato, o addirittura avallato, il vergognoso accoltellamento dello PsicoBeppe a Conte. Una roba da vomito, per cui Grillo dovrebbe chiedere scusa in eterno (ma ovviamente non lo farà mai). E adesso i 5 Stelle si sono arresi pure su giustizia e spazzacorrotti: la battaglia delle battaglie, per loro. Una resa patetica, ridicola, colpevole. Non solo: già che c’erano, si sono arresi pure sulle clausole obbligatorie nel Dl Dignità. Leggende.
La loro mancanza assoluta di palle, morale e dignità nei confronti di San Draghi è ormai oltre ogni mitologia immaginabile. Masochismo, sete di potere, incoerenza, dilettantismo e sindrome di Stoccolma. Siamo al top!
Non so se se ne sono accorti, ma allo stato attuale i 5 Stelle paiono oltre ogni putrefazione politica. O si ripijano (cit) in fretta o ciao core. La loro è una noiosissima agonia autoimposta, che mette un po’ rabbia e un po’ malinconia. Potrebbe salvarli solo Conte, ma molti nei 5 Stelle non lo vogliono. La lentissima mediazione dei “pontieri” (?) tra Conte e l’ormai diversamente lucido Grillo prosegue mestamente. E Conte stesso, a questo punto, nicchia.
Giustamente: con un M5S ridotto così, per Conte sobbarcarsi questa sorta di salma politica rischierebbe di risultare più una zavorra che non una spinta. Forse gli conviene andare da solo, lasciando i 5 Stelle al loro imbarazzante - nonché inspiegabile - suicidio al rallentatore.
Condoglianze.
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