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Al via la sperimentazione di una tecnologia tutta italiana, partendo dalle aziende per poi spostarsi sulle abitazioni: si parte da Salerno con le batterie a base di sabbia utile per edifici energivori.
Si sa che la crisi energetica con relativo aumento dei prezzi del gas hanno dato la spinta per il progresso di energie rinnovabili alternative al gas. Del resto è proprio il settore industriale ad essere stato pesantemente compromesso dai salassi delle bollette energetiche, essendo le aziende molto energivore. Quindi, cercare fonti di energia meno costosa e che sia sostenibile è diventata una sorta di priorità.
Ma il maggior ostacolo per l’utilizzo di tecnologie rinnovabili nell’ambito industriale che richiedono alte temperature è da sempre legato alla difficoltà che pompe di calore e batterie di accumulo non arrivavano oltre ai 90 gradi. Ma EnelX con la collaborazione del Gruppo Magaldi Green Energy stanno sperimentando una nuova tecnologia chiamata TES, Thermal Energy Storage. Si tratta di Power to Heat. Si tratta di un sistema di storage termico da 13 megawattora che genera vapore termico. Questa maxi batteria si alimenta con fonti rinnovabili, utilizzando sabbia silicia come materiale di stoccaggio.
Come funziona la batteria a base di sabbia.
Il progetto sperimentale di EnelX con Magaldi avrà una prima realizzazione presso una azienda di Salerno. Si tratta della Igi di Buccino, la quale è famosa per produrre olii vegetali che fornisce al gruppo dolciario Ferrero di Alba.
Secondo i due gruppi, questa collaborazione diventa un passo importante per offrire una alternativa valida con fonti rinnovabili e incrementare la decarbonizzazione dei processi industriali, sostituendo di fatto il gas.
Dal punto di vista economico, esso è conveniente visto che si arriva a 20€ a megawattora, più ovviamente il costo per produzione energia rinnovabile. Se pensiamo che una batteria al litio costa dai 40 ai 60 € a megawattora, la convenienza è evidente.
Stoccaggio energetico, il futuro dell’Italia
Il Belpaese ha risorse e competenze adeguate per svolgere un ruolo rilevante nell’ambito dello stoccaggio energetico. Si tratta di un fattore abilitante nella produzione di energie rinnovabili in modo continuativo allo scopo di creare un sistema stabile e sicuro. Ormai da oltre un anno si sono avviate sperimentazioni per trovare soluzioni innovative e alleggerire pertanto i processi industriali, ma non è detto che le batterie a base di sabbia siano destinate solo a questo uso esclusivo.
Infatti, grazie alla loro efficienza energetica anche in caso di raggiungimento di temperature elevate, si potrebbe pensare a una alimentazione di edifici diversi dalle industrie come interi quartieri o addirittura interi paesi. In questo modo, si potrebbero elettrificare e soprattutto decarbonizzare lavorazioni come quello della ceramica, ma anche alleggerire il peso e il costo delle batterie di accumulo presenti sul mercato. Per ora, ci si sofferma al settore industriale: ci sono state sperimentazioni in Sardegna, Cile e Spagna: quest’ ultima per elettrificare i processi produttivi degli impianti della Renault.
Si potrebbe pensare di avere un concorrente diretto dell’idrogeno green in quanto l’energia rinnovabile convertita in calore ed accumulata con questa tecnologia, ha un’efficienza superiore al 90% ed è in grado di elettrificare almeno il 50% dei processi industriali in Italia, ma anche all’estero. Si pensa anche agli orari migliori per caricare e scaricare il sistema di accumulo e quando conviene immettere energia in rete per una efficienza e un risparmio senza eguali.
https://www.casaideadesign.it/attualita/risparmio-in-bolletta-con-le-batterie-a-base-di-sabbia.php
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