Ieri 30 ottobre 2025 la tanto contrastata legge è passata. Sarebbero stati contenti Berlusconi e Gelli che volevano entrambi una Magistratura non libera e indipendente dal potere esecutivo ma soggetta al Governo. Ora contro questa legge liberticida ci sarà un referendum.
La nuova legge prevede anche che la Magistratura sia retta da Magistrati scelti per sorteggio da un elenco fatto dalla maggioranza parlamentare e dunque dal Governo, cosa che sarebbe assurda per ogni ordine professionale, e che ci sia un’Alta Corte disciplinare, sempre scelta dal Governo, che sanzionerà i Magistrati per i loro illeciti professionali al posto del Consiglio Superiore della Magistratura. Dunque questa non sarà più un potere autonomo e indipendente ma sarà sotto il tallone del Governo.
Dopo una contesa di un anno e mezzo la riforma passa con 112 voti risicati che non raggiungono la maggioranza dei due terzi richiesti dalla Costituzione per le leggi di riforma costituzionale (267 voti), per cui dovrà passare per un referendum confermativo, che si terrà la prossima primavera.
Gli organi di autogoverno diventeranno due, entrambi presieduti, come ora, dal Presidente della Repubblica. Ne faranno parte rispettivamente il primo Presidente e il Procuratore Generale della Corte di Cassazione. Ci saranno due terzi di Magistrati e un terzo di professori o avvocati scelti dal Parlamento e dunque dalla maggioranza di Governo.
I Magistrati del Csm non saranno più eletti dai colleghi ma selezionati tramite sorteggio all’interno di un gruppo ristretto, ancora da definire, così da annullare il potere delle correnti, ma il sorteggio sarà fatto su un elenco di persone fatto dalla maggioranza parlamentare, quindi dipenderà da chi sta al Governo. Con questo escamotage il Governo prende le redini della Magistratura, che cessa di essere un potere autonomo.
La funzione disciplinare nei confronti dei Magistrati passa dal Csm a un nuovo organismo, l’”Alta corte disciplinare“, composta da 15 giudici, 6 laici e 9 togati. Tra i primi, tre saranno nominati dal presidente della Repubblica tra accademici e avvocati d’esperienza, altri tre “estratti a sorte” da un elenco compilato dal Parlamento secondo lo stesso metodo di prima, dunque nominati dal Governo. Un punto centrale della nuova disciplina riguarda i ricorsi: mentre ora le decisioni della Sezione disciplinare del Csm possono essere impugnate di fronte alle Sezioni unite della Cassazione (quindi a un giudice ordinario) contro le sentenze dell’Alta corte dovrà essere fatto appello alla stessa Alta corte, che deciderà in secondo grado “senza la partecipazione dei componenti” che hanno deciso in primo grado e anche qui si torna alle decisioni del Governo.
GELLI VOLEVA LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE PER UNA MAGISTRATURA NON PIU' LIBERA. LA MELONI PURE. LA MASSONERIA HA FATTO UN ALTRO PASSO AVANTI.
La nostra democrazia si basa sull’equilibrio dei poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario, cioè Parlamento, Governo e Magistratura, in modo che nessuno prevalga sull’altro e si controllino a vicenda. Ma tutti i distruttori della democrazia attaccano questo equilibrio che garantirebbe ai cittadini democrazia, buona amministrazione e giustizia. Il Piano massonico di Rinascita democratica di Gelli voleva distruggere la bilancia dei tre poteri per dare tutto il potere al solo capo del Governo (marcia verso il presidenzialismo assoluto). Ora la Meloni c'è riuscita con la connivenza di Nordio che separa la funzione di Pubblico Ministero da quella di Giudice, vietando l’attuale possibilità di passare da un ruolo all’altro e pone i massimi organi della Magistratura sotto il tallone del Governo. Questo bel risultato piace molto anche alle tre mafie come ad ogni tipo di criminalità, politica o eccellente, perché indebolisce la giustizia, per cui da oggi c'è grande euforia nella destra che fa dipendere dal Governo non solo la carriera dei Magistrati, ma anche le loro sentenze e le loro punizioni.
Oggi Giudice e Pubblico Ministero lavorano collegati e dovrebbero essere entrambi liberi e indipendenti dai partiti e dal potere. Il PM deve capire se ci sono prove di reato, il Giudice emette la sentenza se le prove sono accertate. Nei fatti è raro che uno passi da una funzione all'altra: non si può farlo più di 4 volte e servono 5 anni di permanenza e un concorso di idoneità ogni volta, bisogna cambiare Distretto e anche Regione e a volte nemmeno basta, perché chi passa a un Distretto diverso non potrà occuparsi di indagini del primo. Per cambiare funzione bisogna andare lontano, cambiare città, terremotare vite e infatti lo chiedono in pochi e sembra una cosa inutile, ma per il Governo è il primo passo per rendere i Magistrati dipendenti dal Governo così che sarebbero i Governi stessi a decidere di volta in volta quali sono i reati da perseguire, quali sono i Magistrati da promuovere e quali da punire e quali prove considerare come quali sentenze dare, per cui avremmo reati diversi per Governi diversi, praticamente reati stagionali, à la page, e una giustizia variabile secondo i comportamenti delinquenziali dei politici, tesa a proteggere la casta politica o i suoi affiliati. È chiaro che i partiti delinquenziali saranno più liberi di delinquere impunemente con Giudici ai loro servizi. Non gli basta un sistema che allunga indefinitamente il processo ma poi lo taglia con la prescrizione breve (come accadrà presto per i reati della Santanchè) o lo archivia senza validi motivi (vedi assoluzione del processo per stupro al figlio di Larussa e presto anche quello del figlio di Grillo ), mentre Nordio si affanna ad eliminare dai reati l'abuso di ufficio e a ordinare l'avviso di perquisizione all'indagato 5 giorni prima affinché faccia sparire le prove o si renda irreperibile.
Insomma tutto il sistema marcia verso una distruzione programmata del Diritto Penale, per cui il nostro Paese sarà sempre più una pacchia per imputati eccellenti e la finiremo con la solfa di uno o due Fratelli d'Italia arrestati ogni giorno per corruzione o rapporti mafiosi!
E ora tutti i delinquenti politici o ricchi potranno delinquere in pace felici e contenti!
VIVA L'ITALIA! L'italiana, madre e cristiana ha colpito ancora!

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