Contestazione a Lecco, città natale e feudo del governatore. Cori e contestazioni e fronteggiamento tra oppositori e amici.
Nemmeno il ritorno nella celeste Lecco, città natale e feudo naturale (ma da maggio il sindaco è del Pd), è stato immune alle contestazioni al celeste governatore Formigoni. E così anche il convegno organizzato venerdì sera dal Pdl locale su "Una buona politica è possibile", occasione per presentare il suo libro "Il buon governo", è stato bersaglio di cori e contestazioni. Da una parte le urla di una trentina di militanti di Rifondazione, Movimento 5 stelle e Qui Lecco libera, riuniti dietro lo striscione che citava Franco Battiato sui versi di "Povera patria". Dall'altra la claque del partito, che tentava di rispondere coi cori "Roberto, Roberto " agli strilli "Vergogna, vergogna " e "Vai ad Hammamet come Craxi". In mezzo, un robusto cordone di poliziotti e carabinieri che ha negato l'ingresso nella sala ai contestatori. Ne è nata una trattativa dai toni aspri, ripresa dai cellulari e finita su Youtube. E un livido Formigoni, all'uscita, è schizzato via non prima di aver ribattuto muso a muso ad alcuni militanti che lo avevano atteso.
L'assedio delle opposizioni a Palazzo Lombardia, dopo i terremoti giudiziari sui legami con Daccò e Simone e gli arresti per voto di scambio con la 'ndrangheta, si rinnoverà fisicamente domani sera sotto i vetri del nuovo Pirellone. L'appuntamento è per le 20.30 in viale Melchiorre Gioia a Milano dove Pd, IdV, SeL, Psi e ApI riuniranno le loro bandiere sotto lo slogan "Formigoni dimettiti, tempo scaduto". L'appello, pubblico, è ad ammini-stratori, associazioni e società civile. Lo hanno già raccolto parte della giunta Pisapia, mezzo consiglio comunale e la Cgil milanese, i sindaci di Monza, Lodi e Lecco, Roberto Vecchioni, Giorgio Gori. "La maggioranza uscita dal voto del 2010 non c'è più" sottolinea il segretario regionale Pd, Maurizio Martina. Un altro presidio domenica 21 guidato da Alessandra Kustermann mentre Libertà e Giustizia sta organizzando per il 24 novembre una grande manifestazione per parlare di corruzione.
L'assedio delle opposizioni a Palazzo Lombardia, dopo i terremoti giudiziari sui legami con Daccò e Simone e gli arresti per voto di scambio con la 'ndrangheta, si rinnoverà fisicamente domani sera sotto i vetri del nuovo Pirellone. L'appuntamento è per le 20.30 in viale Melchiorre Gioia a Milano dove Pd, IdV, SeL, Psi e ApI riuniranno le loro bandiere sotto lo slogan "Formigoni dimettiti, tempo scaduto". L'appello, pubblico, è ad ammini-stratori, associazioni e società civile. Lo hanno già raccolto parte della giunta Pisapia, mezzo consiglio comunale e la Cgil milanese, i sindaci di Monza, Lodi e Lecco, Roberto Vecchioni, Giorgio Gori. "La maggioranza uscita dal voto del 2010 non c'è più" sottolinea il segretario regionale Pd, Maurizio Martina. Un altro presidio domenica 21 guidato da Alessandra Kustermann mentre Libertà e Giustizia sta organizzando per il 24 novembre una grande manifestazione per parlare di corruzione.