Per la procura di Napoli il colonnello avrebbe intascato oltre un milione di euro per non compiere controlli su imprenditori napoletani. In manette anche un commercialista.
Dopo Spaziante, altri due ufficiali della Guardia di Finanza finiscono in un’inchiesta per tangenti. Uno, il comandante provinciale di Livorno Fabio Massimo Mendella, è stato arrestato. L’altro, il generale Vito Bardi, comandante in seconda delle fiamme gialle, è indagato. Le indagini sono condotte dalla Procura di Napoli e girano intorno a accertamenti fiscali “pilotati” in alcune aziende della zona. Secondo le accuse un milione di euro in 6 anni è arrivato attraverso un commercialista sui conti di Mendella. Da capire invece il ruolo di Bardi. Certo è che il corpo della Guardia di Finanza subisce un nuovo colpo dopo l’arresto di Emilio Spaziante, generale ora in congedo al centro dell’inchiesta sul Mose che di Bardi è stato il predecessore: Spaziante ha lasciato il corpo nel settembre 2013 e il comandante in seconda è diventato proprio Bardi.
Il colonnello Mendella è stato arrestato a Livorno dagli agenti della Digos di Napoli. Insieme a lui è finito in carcere anche il commercialista Pietro de Riu, di Napoli. Le ipotesi di reato contestate nell’ordinanza sono di concorso in concussione per induzione e rivelazione di segreto d’ufficio. Dall’indagine emerge che alcuni imprenditori napoletani avrebbero versato oltre un milione di euro tra il 2006 ed il 2012 a De Riu, che faceva da tramite a Mendella, all’epoca responsabile verifiche e accertamenti del Comando provinciale Guardia di Finanza di Napoli. Dal comando di Napoli Mendella era poi stato trasferito a Roma. E per questo anche la holding “Gotha s.p.a.“, oggetto di una verifica pilotata eseguita dall’ufficio coordinato da Mendella, avrebbe trasferito la propria sede legale nella Capitale. Le indagini, ancora in corso, sono state condotte dalla Digos, con il contributo della Direzione centrale di Polizia criminale, del Comando Provinciale e del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Roma.
Bardi era stato indagato nel 2011 con le accuse di favoreggiamento e rivelazione di segreto nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P4. L’anno successivo, tuttavia, la sua posizione fu archiviata dal gip su richiesta dello stesso pm Henry John Woodcock. Al centro dell’inchiesta era l’ex deputato del Pdl Alfonso Papa, per il quale ora è in corso il processo. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’ex parlamentare riceveva notizie coperte da segreto su indagini in corso e se ne serviva per ricattare alcuni imprenditori dai quali riceveva così denaro o altre utilità. Nell’inchiesta era coinvolto anche l’uomo d’affari Luigi Bisignani che ha patteggiato la pena.