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mercoledì 10 marzo 2010

L'Ira di Silvio! La Russa placca freelance!


Regionali, 'contestatore' attacca Berlusconi durante conferenza stampa.

Roma - (Adnkronos/Ign) - Il 'disturbatore'Rocco Carlomagno ha interrotto ripetutamente il premier durante il suo intervento in via dell'Umiltà. La Russa interviene per placarlo. L'ira del Cavaliere: ''E' un villano, si vergogni''. Nel suo pedigree contestazioni anche a Pannella, Violante e D'Alema (VIDEO)

Roma, 10 mar. (Adnkronos/Ign) - Si è conclusa con una bagarre la conferenza stampa di Silvio Berlusconi in via dell'Umiltà sul caos delle liste del Pdl. Un uomo presente in sala ha ripetutamente interrotto l'intervento del premier. ''Questa è una conferenza per i giornalisti e non per gli individui come lei...'', ha detto il Cavaliere prima di lasciare il piccolo palco, di fronte alle urla del contestatore. ''Vede - ha aggiunto il premier -, a nessuno di noi passerebbe neppure per la testa di andare a disturbare una conferenza stampa di un leader della sinistra in un momento come questo. Ciò dimostra la sua assoluta antidemocraticità e per questo motivo - ha concluso mi sono permesso di dirle prima 'Si vergogni' e lo ripeto anche adesso con convinzione...''.

Berlusconi viene interrotto una prima volta quando termina il suo intervento e ''si consegna alle domande dei giornalisti''. Ad alzare la mano è un uomo con il cappotto e una mazzetta di giornali sulle gambe. Si chiama Rocco Carlomagno e chiede con insistenza di fare ''una domanda al presidente''. Il Cavaliere sembra dargli la parola, ma uno dei suoi più stretti collaboratori gli fa notare che ci sono altri prima di lui e che non si tratta di un giornalista ''Lei è fuori ordine, in questo momento non ha l'opportunità di intervenire'', dice il premier. Il contestatore urla tra l'altro: ''Anche stavolta avete precofenzionato tutto''.

Intanto, si avvicina Ignazio La Russa che lo invita a stare zitto e a rispettare l'ordine delle domande. Il leader del Pdl non ci sta: ''Non abbiamo precofenzionato nulla, lei è un villano e i villani meriterebbero ben altra cortesia rispetto a quella che io sto avendo nei suoi confronti, si vergogni!''. Il coordinatore nazionale del Pdl si siede accanto: ''Ora basta, calmati''. Telecamere e fotografi si concentrano sul botta e risposta. ''Non è vero che non sono un giornalista, mi chiamo Rocco Carlomagno tutto attaccato, sono un free lance, guardate anche sul mio sito...'', sbotta l'uomo che continua a protestare prendendosela anche con Guido Bertolaso.

E proprio quando punta il dito sul capo della Protezione civile che si sfiora la bagarre. ''Presidente, che dite delle tangenti di Bertolaso?'', ripete più volte Carlomagno. Berlusconi controbatte: ''E' solo un provocatore, un villano, questa è la verità...''. La Russa lo strattona e gli chiede ancora una volta di calmarsi. Gli uomini della sicurezza e della scorta del ministro sono in allarme. Tutto intorno si crea una sorta di imbuto, fatto di giornalisti e fotoreporter, nessuno riesce a muoversi.

Il contestatore grida rivolto a La Russa: ''Ho fatto semplicemente delle domande, giù le mani picchiatore fascista! Io la querelo per aggressione fisica''. La Russa controbatte: '' Stai zitto, sei un ospite qui!''. Arriva anche Denis Verdini per capire cosa sta succedendo ma resta bloccato qualche fila più sopra. Poco prima, di fronte alle accuse contro Bertolaso, Berlusconi aveva chiesto il nome a Carlomagno: ''Per quello che ha detto può essere denunciato da Bertolaso''.

Il Pdl precisa poi in una nota: ''La persona in questione è subito risultata non essere iscritto all'Albo dei giornalisti professionisti, né essere neanche semplicemente pubblicista''. ''All'ingresso - spiega il comunicato - ha fugacemente esibito, contando sulla buona fede degli addetti alla reception un tesserino tipo pass per il Senato, qualificandosi falsamente come ufficio stampa del Senato, circostanza risultata falsa''. Secondo il Pdl ''anche questo modesto esempio di provocante intolleranza'' è indicativo di ''un modo alterato di intendere il confronto politico estraneo alla cultura del Pdl''.

Carlomagno non è nuovo a esternazioni di questo tipo. Un paio di anni fa riuscì a far sbottare Pannellanel corso di una conferenza stampa dei Radicali: "Toglietegli quel microfono!", disse il leader Radicale. Da leader del 'Coordinamento nazionale di lotta contro i siti di stoccaggio nucleare' a tesserato del Pd in Basilicata, da simpatizzante del circolo San Lorenzo di Roma a sostenitore del Popolo viola, Carlomagno si è presentato di volta in volta a svariati appuntamenti pubblici senza resistere alla tentazione di 'disturbare'.

Uno degli episodi più recenti ha coinvolto Luciano Violante e Massimo D'Alema. In occasione di un convegno sul processo penale organizzato da Italianieuropei, Carlomagno si è alzato in piedi interrompendo l'intervento di Violante e criticando l'ex presidente della Camera sul tema dell'immunità parlamentare.



mercoledì 13 maggio 2009

dal blog di Beppe Grillo.

Cettina posta alle 18.31 di IERI*************************************
Pochi?
Per me erano anche troppi, con Beppe, davanti al Parlamento.
Bastava Beppe da solo, vestito da Pittima.
Lui è il leader, lui è la mente, lui sa quel che fa.
Lui sa toccare i tasti giusti, ha il coraggio di un leone, è l'unica vera opposizione al governo.
Beppe ha le idee chiare, sa essere incisivo, dice solo la verità, nessuno può contestargli ciò che dice, parla di ciò che si può e si deve fare per migliorare l'ecosistema, la situazione sociale, per vivere una dimensione più umana.
Beppe è un profeta in terra dissacrata.
Beppe fa paura, ma solo a chi ha la coscienza sporca.
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Condivido in gran parte l'intervento di Cettina
Grillo non e' cambiato, caso del tutto RARO nel mondo dei Camaleonti del Mondo Sociale e dello Spettacolo, dai tempi del suo attaccare i GROSSI Dinosauri del Mondo Bizantino Italiano
Quel mondi impreparato a rappresentare un Paese uscito a pezzi da una serie di Guerre, le piu' recenti, di portata non comune
I Nonni e le Nonne che abbracciarono spontaneamente la Resistenza al Male, sono state deluse da chi, al POTERE a Roma, calo' le braghe ed altro ai Piani dei Liberatori
Anni di vere sofferenze, distruzioni, morti, prove di coraggio ed onore che solo un buon CITTADINO possiede, vennero barattate per un branco di promesse e tessere e colori da FURBASTRI che si GENUFLESSERO senza condizioni a chi pianifico' oltre il liberarci
Beppe vide e vede questo..
Con rispetto per chi in quel periodo genuinamente venne in nostro aiuto da tanti Paesi, esisteva anche chi l'affare lo cercava ed offri' a deboli Uomini di Stato polpette avvelenate, dall'aspetto smagliante (polpetta smagliante.oouch)
Tutt'ora deboli, questi Uomini, ed incapaci, sono del tutto alienati dal Paese che non conoscono
Uomini indottrinati (Vizzini) sul cosa fare, non si rendono conto del danno, o forse, veramente NON POSSONO FARE poi molto.adesso
Giovanni P. 13.05.09 01:26