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martedì 22 aprile 2025

AMERIKA .

 

Per capire che razza di Stato criminale siano gli Stati Uniti d’Amerika, bisogna tornare a raccontare questa storia.
5 febbraio 2003. Palazzo di Vetro, New York. Colin Powell, segretario di Stato degli Stati Uniti, prende la parola davanti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU. È un momento solenne, grave.
E poi arriva la fiala.
Piccola, contenente una polverina bianca. Powell la solleva tra pollice e indice, la agita con studiata perizia. La platea trattiene il fiato.
“Questo è antrace”, annuncia. Un veleno mortale. E, colpo di scena, Saddam Hussein ne avrebbe Venticinquemila litri.
Per rendere il tutto più credibile, il Segretario di Stato proietta immagini satellitari, grafici, prove inconfutabili. Sullo schermo, Baghdad si trasforma in un covo diabolico di laboratori segreti e arsenali invisibili. L’aria è densa di retorica e minacce.
Se solo fosse stato vero.
Ma niente paura, c’è un precedente su cui far leva. Tra ottobre e novembre 2001, lettere contaminate con antrace mietono cinque vittime negli Stati Uniti. Panico, paura, un déjà-vu a orologeria. Perfetto per preparare il terreno.
Sei settimane dopo, il 20 marzo 2003, gli Stati Uniti e i loro alleati decidono che il tempo delle parole è finito: Baghdad va rasa al suolo, Saddam Hussein deve cadere. Poco importa che gli ispettori ONU abbiano dichiarato che in Iraq non ci sono armi di distruzione di massa.
Risultato? Otto anni di guerra, mezzo milione di morti, un paese disintegrato. Più del 60% delle vittime uccise direttamente nei combattimenti. Il resto, vittime collaterali del caos: ospedali al collasso, infrastrutture in pezzi, la vita che si sgretola tra le macerie della “liberazione”.
E le prove? Falsi. Clamorosi, sfacciati, costruiti a tavolino. Le armi di distruzione di massa? Mai esistite. I laboratori segreti? Un’invenzione. Qualche anno dopo, nel 2005, lo stesso Powell si lascerà sfuggire una confessione: quel discorso è stata una “macchia” sulla sua carriera.
Macchia? Mezzo milione di morti.
Nel 2008, il cerchio si chiude. L’FBI annuncia di aver trovato il responsabile degli attacchi all’antrace del 2001: Bruce E. Ivins, microbiologo del governo. Niente processo, però. Ivins muore prima. Si suicida. O viene “suicidato”.
This is America. Yeah.
(Alfredo Facchini)
Casimira Furlani